“Panebianco cuore nero, le consegniamo noi il foglio di via”. E’ la contestazione degli studenti del collettivo Hobo contro il docente Angelo Panebianco che ha avuto luogo nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna a seguito di un articolo pubblicato sulle pagine del Corriere: testo che affronta le problematiche legate all’immigrazione e che per il collettivo presenta contenuti “razzisti”. II docente ha tentato un confronto con i ragazzi, che per tutta risposta glielo hanno negato. A scatenare la contestazione l’articolo intitolato “Troppe ipocrisie sugli immigrati”nel quale Panebianco propone di mettere in atto una distizione tra immigrati, basata su alcuni criteri specifici. Primo tra tutti la religione di appartenenza. “La richiesta di Matteo Renzi di inserire la riforma della Bossi-Fini fra i temi del contratto di governo, al di là delle motivazioni del neosegretario del Pd, potrebbe essere una occasione da cogliere per dare basi più razionali alla nostra politica dell’immigrazione” è la premessa. “Dobbiamo solo limitarci a tamponare e contenere i flussi migratori o abbiamo bisogno di interventi più attivi e, soprattutto, più selettivi?” si chiede poi Panebianco che prosegue:
“Per esempio, certi gruppi, provenienti da certi Paesi, dovrebbero essere privilegiati rispetto ad altri gruppi. È possibile che convenga favorire l’immigrazione dal mondo cristiano-ortodosso a scapito, al di là di certe soglie, e tenuto conto del divario nei tassi di natalità, di quella proveniente dal mondo islamico”. E infine la conclusione: “Una politica realistica, fondata sulla convenienza, si dovrebbe insomma porre problemi di scelta, di selezione (da monitorare e rivedere nel tempo, alla luce dell’esperienza). Non si tratta di inventare nulla. Altri Paesi hanno già imboccato questa strada”.