Forse con l’incognita della Legge di Stabilità, che non molti gradiscono, per qualche giorno le dinamiche politiche vertono più sul comprendere il significato di Trise, Tari e Tasi e sul parare gli attacchi che arrivano sia da dentro il palazzo che da fuori. E in mezzo a questo fuoco incrociato potrebbe essere passata in secondo piano la mossa di Monti, che ieri è intervenuto alla trasmissione In Mezz’ora. L’ex presidente di Scelta Civica non ha parlato dei guai del suo ex gruppo e neanche della presunta bontà di questa nuova Legge. Ha mirato al centro della questione denunciando il fatto che il governo è appeso alle sorti di Berlusconi, con uno “scambio” tra Legge di Stabilità e decadenza. Parole che probabilmente hanno colpito forte il Premier, visto che da Palazzo Chigi arriva solo un “La questione non lo turba”. Troppo netta la sentenza per non destare sospetti. E la prima domanda che ci si pone è cosa accadrà domani, visto che per domani era previsto un incontro tra i due. Sempre da Palazzo Chigi spiegano: “E’ fissato col presidente di Scelta civica quindi non sappiamo se viene lui”.
Da quello che è trapelato, il Premier l’ha presa male, anche perchè sa che Monti è rivestito dall’aura di interlocutore affidabile in svariati ambienti: serve la sua parola perchè vi sia un attestato di serietà, di legittimazione. E non è solo questo il problema: in molti nel Pd condividono proprio la lettura del Professore. Dice Dario Nardella, fedelissimo di Renzi: “Le larghe intese garantiscono grandi numeri ma con i grandi numeri devi fare grandi cose. Di fronte alla legge di stabilità questo concetto vale ancora di più. Al momento questa legge che parte da buoni intenzioni non è certo la legge della svolta”. E c’è un motivo se per dirla con Monti è “inginocchiata” al Cavaliere. Prosegue il dem: “L’impronta di Berlusconi è ovunque. Berlusconi ha sequestrato il dibattito politico”. Così, mentre si avvicinano le elezioni per il Segretario del Partito democratico, Letta non può non sentire la terra tremare forte sotto i suoi piedi. Perchè l’influenza di Berlusconi è forte e trapela e con tutte le fibrillazioni che caratterizzano Camera e Senato ad ogni incontro, solo Letta continua a pensare che “va tutto bene”. Parole che, ormai, sembrano dedicate a lisciare il pelo a chi prova a manifestare qualche dubbio…