“La stella della sinistra italiana”

matteo-renzi-tuttacronacaIl Wall Street Journal guarda all’Italia e dedica un articolo a Matteo Renzi, la “stella della sinistra italiana che ascende nelle primarie”. Il primo cittadino di Firenze, scrive il quotidiano finanziario, “è destinato a prendere il centro del palcoscenico della politica italiana”. La sua ascesa “potrebbe causare nuovi problemi al governo Letta”, al quale il nuovo leader del Pd chiede di “accelerare il passo delle riforme”. Il Wsj, dopo avere riassunto alcuni dei punti chiave del programma proposto da Renzi, ricorda che il sindaco di Firenze ha guadagnato consenso “in un momento di disgusto generalizzato per la classe politica” che ha dimostrato “scarsa capacità” nel dare risposta ai gravi problemi degli italiani. Ancora, il quotidiano scrive che il “traballante” governo Letta “non può permettersi di ignorare Renzi”, perché pur avendo “guadagnato un po’ di forza” dall’uscita dalla maggioranza di Silvio Berlusconi, il premier “ha una maggioranza risicata in Parlamento e dipende dal sostegno del Partito democratico”.

Ma il WSJ non è stato l’unico giornale straniero a parlare dell’ascesa del sindaco di Firenze, la notizia è rimbalzata in molte prime pagine:

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Con Matteo Renzi sarà possibile la svolta? Il post di Mario Monti

Mario-Monti_tuttacronacaMatteo Renzi riveste la carica di Segretario del Pd e Mario Monti si complimenta con lui in un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook, con il quale gli offre l’appoggio di Scelta Civica: “Faccio i miei complimenti e auguri al vincitore delle primarie del PD, che lo hanno contrapposto in una leale competizione agli onorevoli Cuperlo e Civati. La vittoria di Matteo Renzi può certamente segnare una svolta nell’azione di Governo e dare slancio alle riforme politiche, sociali ed economiche per cui Scelta Civica è nata e per le quali, oggi in modo più coeso e deciso di prima, si sente impegnata. Come il neo-segretario del Pd, infatti, non pensiamo che basti salvaguardare la tenuta dell’esecutivo guidato da un eccellente Primo ministro come Enrico Letta, ma che ancor di più occorra rapidamente cambiare il segno delle politiche del Governo, sia rispetto all’obiettivo della crescita che di una vera equità. Di Renzi era apprezzabile l’agenda con cui partecipò alle primarie del centrosinistra nell’autunno del 2012 – ad esempio in materia di mercato del lavoro – e rimangono valide, dal nostro punto di vista, molte delle proposte – dalle riforme istituzionali, alle liberalizzazioni del sistema economico – che hanno caratterizzato in queste settimane la sua candidatura alla segreteria del PD. Scelta Civica offrirà al nuovo segretario democratico una vera disponibilità sui provvedimenti concreti, sulle priorità e sulla tempistica delle riforme nell’ambito della nuova maggioranza. Alla definizione prima e realizzazione poi di un contratto di coalizione, come è noto da tempo, il nostro movimento intende condizionare il proprio sostegno al Governo in questa fase nuova i cui risultati concreti saranno decisivi per arginare le spinte populiste. L’Italia non può più permettersi di galleggiare, ma necessita di una stagione di riforme radicali che la liberino dai condizionamenti di parte, dalle rendite di posizione e dalla politica dei veti. Confido che queste ambizioni siano anche quelle di Matteo Renzi, da oggi responsabile del primo partito italiano.”

Brunetta, dalle larghe intese al trio? Renzi, Berlusconi e Grillo per la legge elettorale

renato-brunetta-tuttacronacaRenzi è stato eletto segretario del Pd e dopo appena qualche ora, ai microfoni di SkyTg 24 il capogruppo Fi alla Camera, Renato Brunetta, lancia la prima idea: “Se Grillo, Berlusconi e Renzi si mettono insieme, la legge elettorale si fa in una settimana”. E aggiunge: “Renzi vuole il bipolarismo, come Berlusconi e come Grillo. Bipolarismo sarà”. Quindi l’affondo per tentare di delegittimare le attuali Camere. “Questo parlamento non esiste più, non ha più il premio di maggioranza. Facciamo la legge e andiamo al voto il prima possibile”, ha concluso. Un richiamo forte era giunto anche ieri dallo stesso Berlusconi, durante la kermesse dei club Forza Silvio, che aveva annunciato la sua strategia: subito un governo per la legge elettorale che includa Cinque Stelle e Sel e poi elezioni politiche insieme a quelle europee. Anche il ministro Maurizio Lupi, per il Nuovo centrodestra, si rivolge direttamente a Renzi via Twitter: “Subito patto di governo chiaro e concreto per le riforme”

La solitudine di Epifani

epifani-primarie-tuttacronacaAveva provato a invitare i tre candidati al ruolo di Segretario del Pd a trascorrere con lui la notte delle primarie al Nazareno, ma sembra che ormai sia un luogo svuotato della sua importanza strategica. Deisderava sancire pubblicamente il passaggio di consegne con il segretario entrante ma tutti e tre, ultimo in ordine di tempo Cuperlo, hanno preferito declinare l’invito. Renzi preferisce Firenze, Civati una sala congressi vicino alla stazione Tiburtina. Nessuno che s’identifichi troppo con le stanze di un partito che paga disaffezione e distacco, anche a causa delle scelte sbagliate degli ultimi anni, tra tutte, il governo delle larghe intese. La morale è che Epifani al Nazareno resta solo, a commentare con lui il risultato solo il fido Zoggia. Solo, nel giorno in cui si poteva festeggiare l’affluenza alle urne.

Partecipazione inattesa alle primarie del Pd… e il seggio resta senza schede!

primarie_pd-tuttacronacaA Bagnolo di Po, in provincia di Rovigo, non ci si aspettava un tale successo per le primarie del Pd tanto che è stato necessario richiedere altre schede. Il seggio ne aveva in dotazione 50 ma verso metà mattina il presidente si è visto costretto a chiederne di nuove, arrivate in fretta e furia dal provinciale di Rovigo. Pietro Caberletti, che oltre a essere presidente di seggio è anche sindaco del paese, ha spiegato che il problema “è che il numero di schede era stato commisurato alle precedenti primarie del premier, quando c’erano stati 49 voti. Ma oggi dopo poche ore ne avevamo già distribuite 40 e sappiamo per certo che sono ancora parecchie le persone che si recheranno a votare nel pomeriggio. Abbiamo così dovuto chiedere rinforzi”. Gli iscritti al Pd nella sezione di Bagnolo di Po sono una trentina.

Le primarie del Pd e la sfida dell’affluenza minima

cuperlo_renzi_civati-tuttacronacaDalle 8 alle 20 resteranno aperti 9mila gazebo, sparsi per tutta Italia, per permettere ai cittadini che hanno compiuto i 16 anni di votare per le primarie del Partito Democratico. Per i minorenni, gli studenti e i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede era necessaria la registrazione online, scaduta venerdì alle 12. Prima di prendere la scheda elettorale, verrà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle primarie e la normativa sulla privacy. Indispensabile presentare anche un documento d’identità mentre i non iscritti al partito dovranno dare un contributo di 2 euro per le spese organizzative che pagheranno solo i non iscritti al Pd. Sulla scheda che verrà consegnata bisognerà barrare il nome del candidato scelto tra Giuseppe Civati, Matteo Renzi e Gianni Cuperlo: sarà eletto segretario chi otterrà la maggioranza assoluta delle preferenze, altrimenti si andrà al ballottaggio. I risultati delle primarie dovrebbero essere resi noti già questa sera, quando si saprà chi sarà il nuovo Segretario. Il dubbio resta quello dell’affluenza, con l’asticella minima fissata sui due milioni, non facili tuttavia da raggiungere. Chi ha già votato è Matteo Renzi, arrivato intorno alle 9.20 al seggio di piazza dei Ciompi di Firenze dove aveva già votato per le primarie l’anno scorso. Prima di entrare si è fermato a parlare con un gruppo di studenti dell’Isia, a rischio chiusura, che per l’occasione hanno inscenato un flash mob per chiedere attenzione sulla sorte della loro scuola. “Nessuna sfida sull’affluenza – ha detto – la sfida è tra chi arriva primo”. Su Twitter ha quindi scritto: “Ho già trovato coda. Buon segno!”. Alle urne si è già recato anche il premier Letta, che ha salutato i militanti impegnati nella gestione del seggio elettorale ed è andato a Messa.

Martino vs M5S: “I veri violenti sono solo loro”

piero-martino-tuttacronacaUna foto di Piero Martino era finita su Facebook accompagnata dalla scritta “Wanted, o animale Martino, picchiatore piddino”. Per questo motivo, il deputato Pd ha annunciato una denuncia penale e un esposto alla presidenza della Camera. “Ogni giorno è così, hanno attaccato nei giorni scorsi anche la presidente Laura Boldrini, se nessuno mette un argine… è pazzesco”. L’immagine era stata postata dal grillino Cosimo Petraroli e Martino si è sfogato in un’intervista rilasciata a Repubblica:

Martino, come mai è stato preso di mira?

«I 5Stelle hanno la necessità di alzare i toni e lo fanno spesso raccontando bugie terribili ».

Ma è una consuetudine?

«Nella loro logica è normale, e si comportano così anche in Parlamento. Dopo l’attacco ai giornalisti, ci mancano anche le liste di proscrizione contro i parlamentari. Bisogna mettersi di traverso al più presto, con le regole che ci sono ».

Lei però ha alzato le mani sui deputati 5Stelle?

«Mai picchiato qualcuno. È accaduta una cosa molto diversa: una lite in cui erano loro ad avere violato ogni regola, addirittura erano arrivati a sedersi sui banchi del governo, che è una cosa molto grave».

Però poi siete venuti alle mani?

«No. Mi sono avvicinato a loro, così come hanno fatto i questori e ho detto che stavano violando il regolamento riprendendo la seduta con i telefonini, mentre loro accusavano noi. Mi è stato sbattuto un telefonino in faccia, gliel’ho strappato, e poi restituito un secondo dopo. C’è un’istruttoria aperta in cui i questori stanno definendo come si sono svolti i fatti».

I grillini danno un’altra versione rispetto alla sua?

«Dicono il falso, è una bugia. Comunque ci sono i filmati. Ripeto, sono saliti sui banchi del governo, io mi sono difeso e gli ho levato il telefonino, restituendolo subito dopo».

È una gogna via web?

«Lo è, ma ho notato che ora il deputato 5Stelle ha tolto la foto wanted dal suo profilo» (…)

Tutto pronto per le primarie… ultime dichiarazioni e polemiche!

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Tutto pronto, mancano poche ore e poi il popolo Pd si recherà ai gazebo per esprimere la preferenza sul suo candidato alla segreteria dei democrat. Dalle 8 alle 20 di domani sul territorio italiano saranno aperti 9mila gazebo che consentiranno a chi ha compiuto almeno il 16esimo anni di età di votare.

Tra i tanti seggi ve ne è anche uno molto originale. Sarà infatti ultimata solamente nella serata di domani la scultura in ghiaccio dedicata al vincitore e che da domani sarà esposta all’esterno del seggio più alto d’Italia, sul ghiacciaio Presena a quota 2600 metri, dove sorge un gazebo-igloo. Un’iniziativa della sezione del Pd della Vallecamonica (Brescia) che, dopo aver annunciato la volontà di far realizzare una statua in ghiaccio raffigurante Matteo Renzi, ha deciso di rispettare la par condicio tra candidati. “Il viso della scultura verrà ultimato solamente quando sapremo il vincitore” ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Corrado Tomasi, legato a Matteo Renzi.

Intanto tutti i candidati hanno rilasciato le ultime dichiarazioni:

“Se nessuno prenderà il 51% alle primarie Pd io non darò il mio voto né a Renzi né a Cuperlo. Il ritorno di Prodi un bene per tutti. Perché è l’unico modo per cambiare davvero e radicalmente il partito democratico. Nel segreto dell’urna penso che persino Renzi alla fine voterà per me” ha detto Pippo Civati intervistato da Globalist.it. E alla domanda se pensa di essere l’unico di sinistra tra i tre candidati, Civati ha risposto: “Non devo essere io a dirlo. A volte me lo domandano come se fosse un insulto, io ne sono orgoglioso. La sinistra è anche una pratica quotidiana, non basta ‘dire qualcosa di sinistra’, lì son buoni (quasi ) tutti, occorre che quelle cose si facciano”.

Matteo Renzi, dato come favorito, ha scritto sul suo profilo Facebook: “Meno 1 al nuovo Pd che sogniamo insieme da sempre”. Oggi il sindaco di Firenze sarà alle 12 a Reggio Emilia e poi chiuderà la sua campagna alle 16.30 a Empoli. Ieri a La 7 e oggi sul alcuni quotidiani nazionali ha parlato anche di legge elettorale: “Che c’entra il governo? La fa il Parlamento la riforma, partendo da una proposta che farà il Pd” ha detto. “Quello che è si è capito è che le commissioni dei saggi servono solo a perdere tempo. Sono un modo per dilazionare le scelte. Domenica c’è la commissione di saggi più credibile di questo mondo: il milione e mezzo, due milioni di italiani che domani andranno a votare alle primarie”. E “se alle primarie decidiamo l’abolizione del Senato, il bipolarismo e il maggioritario perché vince il candidato che propone queste cose, i gruppi non possono mettersi di traverso” ha dichiarato. Quanto a Romano Prodi che ha cambiato idea e andrà a votare alle primarie, “sono felice”, ha commentato Renzi, “penso voterà per me o Civati. Io la penso come lui: il bipolarismo va preservato”.

Infine Gianni Cuperlo, ospite della trasmissione Omnibus su La 7 questa mattina, ha ammesso che “la cosa che più mi ha addolorato è che Io ho cercato di parlare di futuro, dell’idea di partito e di Paese che ho in testa. Della necessità di cambiamento. Ma io continuo ad essere descritto come l’uomo dell’apparato e della continuità. Ma se mi guardo attorno io trovo la continuità nelle ricette di Renzi”. E in occasione della manifestazione del popolo Lgbt in programma oggi a Roma ha affrontato il tema dell’omofobia e dei diritti civili: “L’Italia deve fare passi avanti sul tema dei diritti civili perché ha ritardi seri. Quindi, pari diritti per le coppie gay e lesbiche, tutela della genitorialità omosessuale, una buona legge contro l’omofobia e la transfobia, revisione della legge 40, riforma della legge 164 sui dati anagrafici per le persone transessuali, sono scelte ineludibili che vanno nella direzione di rendere l’Italia un Paese più libero e giusto”.

Come spiega La Repubblica:

La polemica è  scoppiata invece sulla norma che a meno di 24 ore dall’apertura dei gazebo l’assemblea per il congresso del Pd mette a punto e vota una delibera che definisce i membri di diritto in Assemblea: c’è il presidente del Consiglio Enrico Letta, ci sono gli ex segretari nazionali, ma anche i ministri Pd in carica (Franceschini, Delrio, Kyenge, Zanonato, Carrozza, Bray e il ‘tecnico’ Trigilia) – tranne quello dell’Ambiente Orlando che corre per le primarie a Genova – e persino il sottosegretario ai servizi di sicurezza Marco Minniti, il segretario nazionale dei giovani democratici, il dirigente del settore organizzazione.

L’unico che è intervenuto sull’argomento è stato Civati: “Ma non ne faccio un dramma- spiega – significa che tra qualche mese in assemblea ci saranno ministri diversi. Quelli di un altro governo”.

Berlusconi non va in Giunta: “sarò assolto dalla Corte dell’Unione Europea”

berlusconi-giunta-tuttacronacaIncontro con il capogruppo del Pdl Renato Schifani oggi al Senato per Berlusconi che, uscendo, ha reso noto che domani non sarà presente alla seduta pubblica della Giunta per le immunità del Senato che dovrà decidere sulla decadenza dal suo mandato di parlamentare. “Domani non vado in Giunta perchè abbiamo presentato una memoria in cui si evidenzia che questi giudici sono irresponsabili con un obiettivo personale trasferito in una cosa pubblica, cioè la Giunta, che ha funzioni giurisdizionali. Sono convinto che sarò assolto dalla Corte dell’Unione Europea e avrò l’annullamento della sentenza. In questo momento delicato, inoltre, desidero aggiungere che il Pdl è assolutamente unito, c’è solo qualche contrasto interno. Vedo tutto questo dissenso sui giornali, ma io stamattina sono stato due ore con Alfano. Non ci sono le cose che vedo sui giornali e sulle agenzie. Hanno sempre detto che il nostro è un partito di plastica, senza interlocuzione. Io penso che ora ci sia solo qualche contrasto interno e questo partito abbia finalmente personalità. Abbiamo personalità autonome. Anche nelle mie aziende i collaboratori migliori sono quelli che un rapporto dialettico con i loro superiori. Del resto, non mi sono mai piaciuti quelli che in azienda sono sempre d’accordo con il loro capo”. Il leader di Forza Italia ha quindi concluso:  “Abbiamo votato la fiducia perchè Letta ha dato assicurazioni sulle cose da fare ai nostri ministri e nel suo discorso”.

Berlusconi e quei soldi regalati a Sabina Began

sabina-began-Berlusconi-tuttacronacaBerlusconi regalò oltre un milione e mezzo a Sabina Began, l’Ape Regina, per comprare un appartamento nel quartiere Monti a Roma e costato solo 600 mila euro. E’ quanto emerge dalla carte della Procura di Bari mentre i magistrati vogliono vederci chiaro su quella differenza. Il sospetto è che possa trattarsi del prezzo del silenzio della Began, o di quello per dare la sua disponibilità a fornire dichiarazioni mendaci riguardo il presunto giro di escort reclutate per le serate a Palazzo Grazioli. L’inchiesta prende in esame anche delle intercettazioni telefoniche, in una delle quali vi è un colloquio telefonico tra Berlusconi e Tarantini, ne stabilisce il tenore: “Vedi Gianpaolo ora al massimo dovremmo averne due a testa. Tu porta per te e io porto le mie. Poi ce le prestiamo. Insomma, la patonza deve girare“. Sia la Vigilanza di Banca d’Italia che magistrati e Guardia di Finanza hanno accentrato l’attenzione su questa “cresta milionaria” e i relativi passaggi, con i versamenti di Berlusconi che transitano sulla società Moon & Stars di Began, una scatola vuota, dicono gli inquirenti, la cui unica attività corrisponde all’acquisto dell’appartamento a Monti. Si legge su La Stampa: “Ma che fine hanno fatto gli altri 900.000 euro? Dalla «Moon & Stars» partono tre bonifici per 600.000 euro intestati a Umberto Michelazzi, produttore/distributore cinematografico, con la «causale»: «A titolo di transazione per contenzioso legale». Ma chi è Umberto Michelazzi? E quale contenzioso legale lo ha visto in contrapposizione con una società, «Moon & Stars» che in pratica non ha fatto nulla se non l’acquisto di una casa? E i 300.000 euro rimasti sul conto della società, come residuo del milione e 505.000 euro di Silvio Berlusconi, che fine hanno fatto? Sono stati prelevati da Sabina Began?”

Tutte le donne del Cav? Grazia Capone: “Silvio? Lo sento ancora, gli voglio bene”

grazia-capone-tuttacronacaHa preso il via oggi l’udienza preliminare, del “processo Tarantini,” poi aggiornata al 14 ottobre, sulle 26 donne, molte delle quali ritenute escort, che Tarantini avrebbe portato nelle residenze di Berlusconi tra il 2008 e il 2009. Tra chi  ha deposto come testimone anche “l’Angelina Jolie di Bari”, com’è conosciuta alle cronache, Grazia Capone. La 29enne barese  avrebbe detto: “Sento ancora Berlusconi, è una persona alla quale voglio bene”. Un’ora e mezzo dopo la deposizione, la giovane ha raccontato ai cronisti: “Finalmente ho avuto l’opportunità di spiegare la mia verità davanti a un magistrato. Saranno passati quattro o cinque anni da quando si spala terra gratuitamente. Io capisco la curiosità…”.  “Ho raccontato la mia verità puntuale, determinata e precisa – ha sottolineato – e devo dire che sono anche molto soddisfatta”. “È giusto creare delle differenze: io soldi – ha rilevato – non ne ho presi, ho sempre lavorato onestamente e ho preso una regolarissima busta paga, ho solo svolto il mio lavoro. Sono anche un praticante avvocato, con una notevole difficoltà, perchè ho dovuto sempre dimostrare quello che valgo”. L’udienza è stata aggiornata perchè assente l’altra testimone citata dal giudice, la 29enne barese Lucia Rossini che ha inviato un certificato di malattia. Il gup Ambrogio Marrone  dovrà emettere sentenza con rito abbreviato a carico dell’avvocato Salvatore Castellaneta (accusato di aver reclutato con Gianpi le due ragazze affinchè si prostituissero) e decidere se rinviare a giudizio altri sette indagati, tra cui Gianpaolo e Claudio Tarantini. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione. Oltre ai fratelli Tarantini rischiano il processo la tedesca Sabina Began, la cosiddetta ‘ape regina’ delle feste dell’ex premier, le attrici Letizia Filippi e Francesca Lana, l’avvocato Castellaneta, ritenuto il referente per l’organizzazione delle feste private di Berlusconi a Milano e gli amici e soci in affari di Tarantini, Pierluigi Faraone e Massimiliano Verdoscia. Il reato associativo sarebbe inoltre contestato a Gianpaolo Tarantini, Castellaneta, Faraone e Verdoscia. Ventuno  sembrerebbero invece gli episodi contestati dal settembre 2008 al maggio 2009, in cui vengono citate le 26 ragazze che avrebbero partecipato agli incontri con l’allora premier. Dagli atti si legge che la Capone, che sognava di fare cinema e teatro e sperava nell’aiuto di Berlusconi, in un colloquio telefonico con Tarantini  avrebbe detto di aver trascorso da sola una notte con l’allora capo del governo. Tarantini: ”Con chi stai mò, con le ragazze vicino?”. Capone: ”No, io e lui e basta”. Tarantini: ”Ah quelle se ne sono andate”. Capone: ”Tutte… le ha mandate tutte”. (…) Tarantini: ”Ma è rimasto contento?”. Capone: ”Assolutamente!… io ho bisogno di dormire un pò, sono andata a letto tardissimo, cioè a letto… ho dormito un’ora”.  Dal colloquio tra i due emerge l’ambizione, poi archiviata, di Tarantini di essere candidato al Parlamento europeo e le speranze di Capone di fare cinema. Tarantini: ”Vabbè, ha parlato bene di me, sì?”. Capone: ”Sì, tanto”. Tarantini: ”Eh tu?” Capone; ”Vabbè certo, e vabbè poche domande alla fine”. Tarantini: ”Senti, l’ultima cosa, e ti ha detto che ti dà una mano, sì?”. Capone: ”Sì”. Tarantini: ”Meh!”. Capone: ”È stato lui, io zero…”. E per quanto riguarda l’ipotesi di un impegno politico di Gianpi a Bruxelles, dice Capone: ”(…) che poi anche in prospettiva di quello che accennavi ieri, capito, ti ho messo un attimino in luce”. Tarantini: ”Ma perchè gliel’hai detto?”. Capone. ”Di che cosa?”. Tarantini: ”Del Parlamento !”. Capone: ”Nooo! però lui per me ha parlato delle regioni, delle regionali”. Tarantini: ”Son contento”.

Le intercettazioni della Guardia di Finanza che smentiscono Berlusconi

berlusconi-tarantini-intercettazioni-tuttacronacaE’ il Fatto a riportare la notizia di un’informativa depositata il 22 marzo in Procura di Bari nell’indagine che vede Silvio Berlusconi e Walter Lavitola indagati per aver indotto a mentire davanti ai pm Gianpaolo Tarantini. Scopo dell’informativa era trovare “i punti di contrasto e contraddizione tra le dichiarazioni fatte dal Tarantini e quanto invece emerso dall’attività di indagine”. Passano due mesi e, il 17 maggio, l’ex premier, interrogato, conferma tutto quanto detto da Lavitola. A questo punto il confronto tra dichiarazioni e informativa mette in luce tutte le menzogne pronunciate: l’informativa del tenente colonnello Andrea di Cagno elenca infatti le intercettazioni che smentiscono quanto detto da Berlusconi ai pm. Due sono i punti in questione: ha riferito di non avere aiutato Tarantini nei suoi affari con Finmeccanica e negato di essere consapevole del pagamento delle ragazze ospitate nei suoi palazzi: “da parte mia ribadisco di non aver mai pagato alcunché per ottenere prestazioni sessuali”. Le intercettazioni dimostrano il contrario. Come si legge nell’articolo a firma Marco Lillo e Antonio Massari:

L’informativa riporta invece le dichiarazioni di Tarantini del novembre 2009 (“il Presidente non ha mai saputo, ma neanche lontanamente, che io potessi dare un centesimo alle ragazze”) e poi lo infilza così: “Si riporta un episodio da cui si evince che Gianpaolo Tarantini è stato sostanzialmente reticente sulla specifica questione”: è la serata del 16 ottobre 2010 a Palazzo Grazioli alla quale partecipano Ioana Visan, Patrizia D’Addario, Clarissa Campironi, Barbara Guerra con l’amica Milena Chellino. Secondo la Finanza: “trascorrevano la notte in compagnia del presidente Berlusconi, Barbara Guerra e Ioana Visan. L’indomani Berlusconi e Tarantini intrattenevano una conversazione avente ad oggetto un compenso riconosciuto alle donne che avevano trascorso la notte a Palazzo Grazioli. Berlusconi chiamava Tarantini e riferendosi alle ragazze tra l’altro sottolineava: “guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole eh (…) “E vabbé, ma non … perché tanto … sono …. sono foraggiatissime”. Ad abudantiam la Guardia di Finanza cita le intercettazioni di telefonate nelle quali Tarantini parlava con le ragazze dei pagamenti o di altri favori da Berlusconi dopo le serate del 6 settembre 2008, 23 settembre 2008, 28 settembre 2008, 8 ottobre 2008, 9 ottobre 2008, 16 ottobre 2008, 16 ottobre 2008, 4 novembre 2008, dal 26 al 30 novembre 2008 fino alla serata del 2 dicembre 2008, riguardo alla quale si legge: “Come già era accaduto in occasione della serata del 23 settembre 2008, Silvio Berlusconi, dopo essere stato informato da Tarantini su quali ragazze avrebbero partecipato alla serata, riferiva di voler invitare anche Fabrizio Del Noce che poteva interessare a Manuela Arcuri”. Riguardo al fatto che l’attrice volesse ottenere qualcosa in cambio dal presidente, la Finanza è più esplicita di mille articoli: “Era la stessa Arcuri, in più occasioni a ‘battersi’ per ottenere il compenso prima della prestazione sessuale a favore di Silvio Berlusconi”. Dice la Arcuri al telefono a Tarantini : “Poi se me lo fa il favore, poi, sarà ben ricompensato”. Poi.

Oltre ad aver negato di essere consapevole del pagamento delle ragazze ospitate nei suoi palazzi, l’ex premier ha anche detto ai magistrati di non avere aiutato Tarantini nei suoi affari con Finmeccanica. Anche in questo caso, l’informativa lo smentisce:

Nella sua memoria ai pm Berlusconi scrive “Per quanto riguarda Fimeccanica non ricordo di aver fatto alcuna segnalazione né di aver presentato il Tarantini ai vertici aziendali”. A verbale ha aggiunto categorico: “Sono sicuro di non aver mai telefonato al dr. Guarguaglini (ex presidente di Finmeccanica, ndr) per presentargli qualcuno. Io personalmente non ho mai fissato un appuntamento tra Guarguaglini e Tarantini”. La Finanza, per smentire Tarantini che dice ai pm nel 2009: “I miei contatti con Finmeccanica furono tutti grazie a Rino Metrangolo” riporta una telefonata del 5 dicembre del 2008 nella quale Tarantini chiede a Berlusconi se Bertolaso era rimasto contento del loro incontro, favorito da Cavaliere, e Berlusconi risponde: “Non ne abbiamo parlato. Invece ho fissato un appuntamento per martedì con Guarguaglini per quella cosa”. La Finanza riporta anche una telefonata del 10 dicembre nella quale Berlusconi dice: “Ho visto Guarguaglini e poi ti riferisco”. E poi una telefonata del 5 febbraio 2009 nella quale, scrive la Finanza, “a rassicurare definitivamente Tarantini ci pensava lo stesso Berlusconi che lo informava di avere parlato con Guarguaglini, il quale gli aveva assicurato che le trattative stavano proseguendo regolarmente”. Segue la trascrizione della telefonata nella quale Berlusconi dice a Tarantini: “Ora ho parlato personalmente”. Tarantini lo interrompe e si fa richiamare sul fisso di casa. Precauzione inutile. È intercettato pure quello.

Napoli-Arsenal termina 2-2, per la soddisfazione di Benitez

1napoli-arsenal-tuttacronacaE’ terminata 2-2 la sfida all’Emirates Stadium tra Napoli e Arsenal. Nel promo tempo le reti sono state siglate da Insigne e Pandev mentre nella ripresa si è visto anche Higuain. Giroud accorcia le distanze e Koscielny pareggia nel finale. Ad essere soddisfatto, per sua stessa dichiarazione, Rafa Benitez: “Per molti tratti della partita abbiamo dimostrato ciò che sappiamo e dobbiamo fare. Certamente ci è mancata l’intensità per tutti i novanta minuti; ma in questo periodo ci sta”. Ora bisogna però lavorare per correggere i difetti: “Dobbiamo migliorare nell’amministrare la palla e il gioco. Nel secondo tempo, per questo motivo, abbiamo sofferto la pressione dell’Arsenal. Ma lavoriamo per crescere: già vedo progressi”. In campo durante l’amichevole è spiccato Reina, in grado anche di parare un rigore oltre ad essere risultato provvidenziale in più occasioni: “Reina? Lo conosco e so quanto vale. È un portiere di alto livello. Il Napoli è una grande squadra italiana che vuole diventare grande anche in Europa”.

Benitez: la Juve? Già battuta!

benitez-napoli-tuttacronaca“Il rispetto e la buona educazione originano dalla famiglia, sono più importanti di qualsiasi altra cosa”. E’ un concetto chiave per l’allenatore del Napoli Benitez, che ha realizzato il sogno calcistico conquistando tutta l’Europa con le sue visioni calcistiche e con quel sorriso con il quale si può vincere: “Ho vinto dieci titoli in carriera: si può, purché ci siano rispetto e disponibilità. Mi arrabbio anch’io, ma so dove posso arrivare”. E’ uno che non vuole tanto apparire quanto raggiungere gli obiettivi, perchè “Il problema è ci sono tanti allenatori che amano la ribalta e parlano troppo. Dietro le vittorie c’è solo grande lavoro, non le chiacchiere”. Ma Benitez è anche uno che guarda al futuro, senza pensare a rivincite nei confronti dell’Inter: “Al 100 per cento dico di no. Anche se mi dissero che avrebbero preso giocatori. E invece zero acquisti. Hanno venduto anche Balotelli per far cassa. Non porto rancore. Ricordo solo che in 5 mesi ho vinto 2 titoli e un Mondiale per club che mancava da anni. Ora ho voltato pagina, Napoli è un’altra sfida”. E il futuro è la stagione che inizierà il 25 agosto. “La Juventus l’ho battuta con il Liverpool, bella soddisfazione. Loro sono in vantaggio ora. Ci sono altre squadre competitive, ma noi dobbiamo stare in gruppo. La Juve è forte e può essere ancora più forte: noi stiamo lavorando. L’Inter di Mazzarri? Deve puntare allo scudetto fin dal primo giorno”.

Il ministro degli Esteri indiano sui due marò

marò-tuttacronacaDopo le affermazioni di questa mattina di Emma Bonino, il ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, ha dichiarato all’ANSA: “Sono contento che da parte italiana ci sia una migliore comprensione e spero che tutti questi nostri sforzi portino a una decisione veloce” da parte del tribunale ad hoc incaricato di giudicare i due marò.

La protesta di Ruby: “Voglio essere ascoltata al processo”

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Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby, dichiarandosi “dispiaciuta di aver fatto una cavolata spacciandomi per parente di Mubarak”, ha manifestato oggi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano per chiedere di essere ascoltata al processo che porta il suo nome e che vede come imputato Berlusconi con l’accusa di sfruttamento di prostituzione minorile. Ruby è la figura chiave, oltre che in questo processo, anche di quello in cui sono imputati Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. Aspettando il 22 aprile, data in cui riprenderà il procedimento per il Cavaliere dopo la sospensione delle udienze decisa dai giudici in attesa della decisione della Cassazione sull’istanza di legittimo sospetto presentata dalla difesa del Cavaliere, Ruby ha preparato un lungo comunicato che ha letto alla stampa evitando però di rispondere alle domande. La ragazza ha esordito affermando di essersi sentita “strumentalizzata da parte della stampa e dalla magistratura” e di aver deciso “dopo due anni di rompere il silenzio”, lo ha fatto con questa protesta “per mia figlia Sofia e per la mia famiglia”. Tra le tante affermazioni contenute nel suo comunicato, Ruby ha dichiarato: “Non ho nulla di cui vergognarmi e nulla da nascondere. Chiedo di essere sentita dai giudici di Milano, spero che mi chiamino. Chiedo che qualcuno ascolti quello che ho da dire, e che questo avvenga nelle sedi istituzionali.” E ancora: “Non sono una prostituta, devono ascoltarmi. Per colpire Berlusconi la stampa ha fatto del male a me”. Dopo essersi scusata per le sue bugie, anche per quelle raccontate a Berlusconi, che afferma le servissero per “costruire una vita parallela, un’origine diversa dalla povertà”, non ha risparmiato un attacco alla magistratura: “La violenza che più mi ha segnato è stata quella del sistema investigativo. Dei ripetuti interrogatori che ho subito solo alcuni sono stati messi a verbale. Ho subito una tortura psicologica, un atteggiamento apparentemente amichevole ma improvvisamente mutato quando non ho accusato Silvio Berlusconi”, ha letto ancora Ruby. “A 17 anni non sapevo nemmeno chi fossero i pubblici ministeri, non leggevo i giornali, a malapena sapevo chi fosse Berlusconi. Oggi ho capito che è in corso una guerra nei suoi confronti che non mi appartiene, ma che mi coinvolge, mi ferisce. Non voglio essere vittima di questa situazione. Non è giusto. Chiedo che qualcuno ascolti quello che ho da dire, voglio raccontare l’unica verità possibile e lo voglio fare in sede istituzionale” E ancora: “Oggi ho capito che è in corso una guerra contro di lui e io ne sono rimasta coinvolta, ma non voglio che la mia vita venga distrutta”. Quindi Ruby si è congedata con un: “Quello che dovevo dire l’ho detto. Adesso spero che mi chiamino.”

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