Secondo quanto riportato da Tg Com, Rosy Bindi, parlamentare Pd, durante l’esame del decreto lavoro si è annoiata a tal punto che avrebbe deciso di estrarre il suo tablet e fare un solitario. Poi il gioco è diventato difficile e quindi ha chiesto anche aiuto a un suo collega. In fondo si trattava solo di una discussione noiosa?
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Che noia il Dl Lavoro… Rosy Bindi fa un solitario?
Pubblicato da tdy22 in agosto 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/08/che-noia-il-dl-lavoro-rosy-bindi-fa-un-solitario/
Ignoranza e lavoro o diploma e disoccupazione? “Bocciate mio figlio!”
Shock per la lettera inviata a La Repubblica da parte di una professoressa a cui un padre ha chiesto di bocciare il proprio figlio alla maturità, così il giovane poi avrebbe avuto un posto in pizzeria potendo usufruire del decreto legge Letta. Così scrive la docente al giornale:
Il padre di uno dei miei maturandi, che chiamerò Andrea, mi ha chiesto di bocciare il ragazzo. Andrea è stato uno studente molto volenteroso durante tutto l’anno e non è tra quelli che rischiano in alcun modo la bocciatura. Figlio di una famiglia dignitosa della periferia romana si è barcamenato con caparbia tra lo studio e il lavoro a nero in una pizzeria per aiutare la famiglia.
Non conoscevo il padre del ragazzo e inizialmente pensavo stesse scherzando. Solo dopo le sue insistenze accorate ho capito che diceva sul serio. Mi ha spiegato che i proprietari del ristorante dove Andrea lavora gli hanno assicurato che potevano finalmente assumerlo in maniera stabile grazie alla nuova legge sul lavoro in cui le agevolazioni sono però riservate unicamente a ragazzi senza diploma.
Non sono stata in grado di rispondere, per la prima volta in vita mia mi sono fermata a riflettere sulla mia funzione di educatrice. Un dilemma che non riesco a sciogliere: devo continuare a svolgere il mio ruolo con serietà o non è più giusto assicurare al ragazzo un lavoro stabile e bocciarlo? In fondo come mi ha spiegato il padre, Andrea si può tranquillamente diplomare il prossimo anno avendo però la fortuna di avere già un lavoro.
Io non so davvero cosa fare e spero di essere incappata in un caso limite. Mi chiedo però come sia stato possibile concepire una legge che premiando i giovani privi di diploma rischia di incentivare l’abbandono scolastico. È l’ennesima umiliazione del mio lavoro come di quello di tanti colleghi che nonostante tutto buttano il cuore e l’anima oltre le carenze strutturali della pubblica istruzione. Mi domando a questo punto quale senso abbia il mio lavoro.
Ecco i primi disagi del decreto Letta? Ignoranza e lavoro o diploma e disoccupazione?
Aggiornamento:
Arriva il Comunicato a La Repubblica che la lettera è in realtà un “fake”. Ecco le motivazioni:
“La lettera dell’insegnante è opera di KOOK Artgency.
L’idea è nata dalla delusione per il decreto lavoro ma più in generale dalla completa assenza di una politica economica del governo Letta. Nessuna risposta ai problemi delle imprese e nemmeno a quelle del lavoro. Per una micro impresa come la nostra, in cui i soci sono anche lavoratori, questo vuol dire essere colpiti due volte. Come imprenditori e come lavoratori.Nel nostro piccolo cerchiamo di conservare la nostra eticità, siamo onesti contribuenti, paghiamo subito i fornitori e, diversamente da quanto fanno la gran parte dei nostri concorrenti, non utilizziamo lo stage come strumento di lavoro (www.nostage.info).
I nostri strumenti per prendere la parola sono questi. Così facciamo per le aziende e i partiti con cui lavoriamo e così abbiamo fatto per dire la nostra. La lettera l’abbiamo costruita con il nostro stile. Una piccola operazione di comunicazione per suscitare delle riflessioni. Lo chiamiamo design fiction: costruiamo narrazioni che hanno un effetto sulla realtà.
Con questa lettera volevamo sottolineare le contraddizioni di un decreto di legge fallace approfittando della contemporaneità con gli esami di maturità.
Un’ora di lavoro per i nostri copywriter per creare uno storytelling semplice da dare in pasto ai media. Un indirizzo creato ad hoc e l’invio della mail alla rubrica delle lettere dei tre principali quotidiani italiani con preghiera di non pubblicare il nome inventato della latrice. Il resto è l’ordinario funzionamento della macchina mediatica. Non si sono fatti attendere gli inviti nei principali salotti televisivi. Ma non è questo che ci interessa.
È vero la storia è inventata, ma il decreto legge è così surreale che nessuno può essere certo che quanto raccontato non stia capitando o possa capitare da qualche parte in Italia. Quel che è certo è che questa legge non aiuterà noi, i nostri collaboratori, le tante piccole aziende come la nostra e nemmeno i tanti giovani costretti da tempo ad aprire una partita Iva per poter lavorare.
KOOK Artgency”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/27/ignoranza-e-lavoro-o-diploma-e-disoccupazione-bocciate-mio-figlio/
La Camusso felice dopo l’approvazione del Dl lavoro
“Dalle prime agenzie che abbiamo visto, non possiamo che confermare il fatto che è positivo che il provvedimento degli incentivi si rivolga ad assunzioni a tempo indeterminato, a trasformazioni di contratti precari in contratti a tempo indeterminato, quindi questo è sicuramente un segnale positivo”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, a margine di un’iniziativa sindacale a Firenze, commentando l’approvazione da parte del Cdm del decreto lavoro.
Pubblicato da tdy22 in giugno 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/26/la-camusso-felice-dopo-lapprovazione-del-dl-lavoro/
Lavoro per 200mila giovani e speranze per gli over 50?
Per quanto riguarda il lavoro, ha detto Letta, si tratta di un “provvedimento da circa un miliardo e mezzo” e che riguarderà circa 200 mila giovani italiani. “Puntiamo a dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile”.
Ma come si articolerà?
Per il Mezzogiorno sono in arrivo 100 milioni per il 2013, 150 per il 2014, 150 per il 2015, 100 per il 2016. Le altre regioni restano a stecchetto: 48 milioni per il 2013, 98 per il 2014, 98 per il 2015, 50 per il 2016.
In totale il pacchetto lavoro stanzia 1,5 miliardi tra fondi europei e risorse nazionali che andranno quindi a sostenere l’occupazione soprattutto al sud Italia, mentre il nord, in crisi con la piccola e media impresa, resterà a guardare. Riuscirà il sud per la prima volta nella storia d’Italia, a sollevarsi? Quello che non riuscì con la Cassa del mezzogiorno riuscirà ora con soli 100 milioni, in piena crisi economica?
Pubblicato da tdy22 in giugno 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/26/lavoro-per-200mila-giovani-e-speranze-per-gli-over-50/
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