“Fa parte della nostra linea, sono normali consultazioni” con le nuove forze politiche italiane, “ma di sicuro – filtra dall’ambasciata – s’è registrata reciproca cordialità”. Più volte annunciato e rimandato, si è finalmente svolto l’incontro all’ambasciata Usa tra gli esponenti del M5S e David Thorne.
Durata almeno un’ora, presenti i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi, oltre ai portavoce Massimo Enrico Baroni e alla senatrice Michela Montevecchi, che non hanno nascosto, a quanto s’apprende, soddisfazione per l’esito dell’incontro.
“Ambientalismo, sanità pubblica, inquinamento. Rapporto tra politica e web”, i temi trattati, raccontano dal M5S. Particolare curiosità per l’esperimento dei meet up, che negli stati Uniti sono stati presto abbandonati perché troppo politicizzati.
“Si è trattato di un incontro conoscitivo”, in cui Crimi e gli altri M5S “hanno illustrato le dinamiche interne del movimento in modalità 1.0”. “Loro ci guardano con interesse – riferiscono dal M5S – ci considerano una novità assoluta in un momento di stallo, che comunque li preoccupa”.
David Thorne pochi giorni prima in un prestigioso liceo romano aveva senza mezzi termini manifestato apprezzamento per i grillini. “Voi giovani siete il futuro dell’Italia. Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il MoVimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento”, furono le parole che avevano causato una mezza rivolta degli altri esponenti dei partiti.
Dal Pd al Pdl, si era parlato di ingerenza a stelle e strisce sul post voto. Il leader M5s non aveva mancato di rivendicare il successo. “Washington spieghi a Giovanardi cosa ha voluto dire il suo ambasciatore”, scrisse su Twitter, abbinando al tweet una foto di David Thorne con una delle frasi sul Movimento 5 stelle.