Il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, militante del Pd e pedagogo, ha sferrato un calcio contro un giovane manifestante che protestava contro l’inceneritore della città. Il ragazzo, Dario Alberici, mostrando la ferita alla gamba ha spiegato: “Volevamo fare irruzione in Provincia per protestare contro l’accensione dell’inceneritore. Volevamo portare sacchi dell’immondizia simbolici al presidente”.
Prima del consiglio provinciale i manifestanti hanno invaso l’ente con un carico di sacchi dell’immondizia con sopra le scritte “trasparenza“, “soldi pubblici” e “democrazia”. Nel corridoio di fronte alla sala del consiglio è arrivato Bernazzoli che ha cercato di fermali. Ma dopo poche parole sono volati i calci.
“Alla richiesta di scuse, il presidente si è chiuso nel suo ufficio” racconta Alberici, che dallo scontro ha rimediato una gamba dolorante con tanto di escoriazioni.
La Provincia naturalmente ha una versione diversa: “I ragazzi hanno lanciato i sacchi di immondizia contro il presidente, lui ha dato un calcio per respingerli e un ragazzo si è messo davanti ed è stato colpito involontariamente“.
Si danno i calci per respingerli? Questo insegna la pedagogia (o solo il buon senso)? Un’istituzione può prendere a calci i cittadini? Sono questi gli uomini che dovrebbero governarci? E quello che dispiace è l’atto di violenza che si respira tra le istituzioni e la popolazione… un clima di tensione che terrorizza anche il governo centrale. Sarebbe stato grave comunque, ma il gesto è ancora più grave se viene da un politico dell’aria Pd… possiamo almeno sperare nell’espulsione o dobbiamo strappare altre tessere?