I fedeli della parrocchia di San Vito Martire a Cosenza si sono ritrovati a fare i conti con il parroco della loro parrocchia fermamente schierato contro Halloween, la festa anglosassone della vigilia di Ognissanti che sta prendendo piede anche in Italia. Non è rimasto molto di celebrativo, in una festa che come tutte ormai è diventata una redditizia operazione commerciale. Ma per il religioso il problema di fondo è che prendere parte a questo evento corrisponde adorare inconsapevolmente i “sanguinari dei pagani” dell’antichità. E’ Il Quotidiano della Calabria a riportare l’intera spiegazione offerta dal bollettino parrocchiale di San Vito Martire, che non risparmia neanche il rito di “dolcetto o scherzetto:
“È parte dell’antico cerimoniale pagano in cui venivano chieste offerte ‘treat’ sotto la minaccia dell’ira di Samhain e della sua maledizione divina ‘trick’ in caso di rifiuto”. Nella lunga cronistoria fornita dalla parrocchia si avverte che “per il moderno satanismo, Halloween continua ad essere una festa privilegiata”, e che con le altre tre principali festività pagane sono “tutte celebrazioni notturne che si svolgono nel buio e nell’oscurità, a conferma della definizione evangelica di Satana come Principe delle Tenebre e dei suoi seguaci come Figli delle tenebre”
In poche parole: tutti i simboli di Halloween non sarebbero altro che una pericolosa invocazione del demonio che trascende i secoli. Cosa che non ha attinenza con la realtà visto che Halloween (dallo scozzese All-Hallows-Eve, letteralmente “Vigilia di Ognissanti”), deriva direttamente da un’antichissima tradizione celtica che segnerebbe il passaggio da un anno all’altro. In questa sorta di Capodanno, secondo l’antica religione, le anime dei defunti potrebbero tornare sulla Terra e far visita ai viventi. La Chiesa Cattolica, decisamente contraria a simili celebrazioni, vi ha sovrascritto la festa di Ognissanti e la successiva Commemorazione dei defunti. In ogni caso, con il passare del tempo, Halloween si è svuotato del contenuto religioso diventando una moda commerciale. Ma non si deve pensare che a Cosenza ci sia l’unico parroco che “rema contro”. A Bologna la Curia ha avanzato la proposta di organizzare una contro-celebrazione cattolica in aperta opposizione alle feste in maschera, una processione con tanto di fiaccolata per portare la luce in una festa che, secondo “il calendario delle streghe”, rende omaggio alle tenebre. Monsignor Gabriele Cavina, provicario generale della diocesi di Bologna, ritiene infatti necessario “riproporre lo spirito giusto della Viglia di Ognissanti”, a fronte della “deriva commerciale e carnevalesca di gusto horror»”imposta sopratutto a bambini e ragazzi. Storia simile a Imola mentre a Reggio Emilia si è provveduto ad annullare una festa in maschera. Ma anche tra il popolo della rete si trovano i novelli crociati che sfidano gli “infedeli” con contromanifestazioni ad hoc, organizzate da appositi gruppi e e pagine in Facebook.
Non lasciamoci dunque trascinare da tutto questo ed abbiamo il coraggio di dire No! Snudiamo le nostre spade spirituali e combattiamo cavallerescamente, la battaglia contro il Diavolo e i suoi Demoni! Armati della Fede, della Speranza e della Carità propri del Cristianesimo, troviamo il coraggio di opporci a tutto ciò! Ricordate tutti, che il peccato, non consiste solo nell’agire compiendo azioni contrarie al nostro Credo, ma anche nel rimanere indifferenti a ciò che accade!