I nostri 7 giorni: aspettando che tutti i pezzi vadano al posto giusto

7giorni-tuttacronacaGli italiani disinnamorati della politica o forse è che attendono risposte definitive per avere un quadro più chiaro? La domanda sorge perchè, nonostante si sia parlato molto della situazione italiana in questa settimana, sembra non sia stato il tema più seguito. Si attende il futuro, per capire cosa accadrà dopo la battaglia sull’Imu e come terminerà lo scontro sull’Iva: come “pagheremo” le nuove decisioni? Si attende anche di conoscere le sorti del governo, con Berlusconi che prima minaccia di farlo cadere salvo poi dire che deve continuare. Ma anche negli altri schieramenti politici non sembra esserci maggiore certezza del futuro: gli espulsi del Movimento 5 Stelle pensano a creare un gruppo riformulato mentre sul fronte PD si attende di scoprire dove porterà la sfida (sui palchi) a distanza tra Letta e Renzi. Occhi puntati sul “che sarà” quindi, e al riguardo non passa mai inosservato il tema delle pensioni: ora si parla di prestito da elargire a chi è a uno o due anni dalla pensione e che verrà ripagato negli anni successivi. Ma non possiamo certo dimenticarci che il futuro si costruisce passo dopo passo, per tutta la vita, partendo da una scuola che, in Italia, sembra avere ancora troppe lacune da colmare e una nuova direzione da trovare. Ma questa settimana, forse perchè l’estate è ormai agli sgoccioli ma ancora abbiamo voglia di evasione, ha tenuto banco anche il calciomercato: che “domani” attende i giocatori delle nostre squadre? Sono le ultime giornate utili per sferrare i colpi sul mercato e uno ha avuto a dir poco dello sconvolgente: il Milan ha ceduto Boateng, autore di una splendida doppietta nella partita che ha permesso al club l’accesso in Champions, e ora potrebbe arrivare Kakà, dopo che già Matri, con il rammarico di Conte, ha raggiunto la panchina rossonera. Il calcio fa sempre parlare… molti, ma non tutti però! Soprattutto in questo week-end e in special modo a Sperlonga, dove sono state “vietate” le partite trasmesse in tv per non subire la defezione maschile dalla processione per i santi Rocco e Leone. Insomma, nel nostro variegato panorama, non resta che aspettare che tutti i pezzi trovino il loro posto.

tuttacronaca-PuzzleMa questa settimana è anche iniziata la Mostra del Cinema di Venezia, giunta alla sua settantesima edizione, e sembra che un po’ di polvere di stelle sia rimasta attaccata anche a noi e molto si è parlato di… star! Non poteva passare inosservato l’intervento d’urgenza a cui è stato sottoposto Massimo Ranieri, ma neanche il presunto Alzheimer prima confermato e poi smentito che avrebbe colpito lo 007 più famoso di sempre: Sean Connery. Ma Mostra del Cinema sono celebrity che arrivano al lido e portano con loro il gossip. In primis George Clooney, approdato single ma… con il volante del motoscafo in mano: da qui l’arrivo di un esposto: ha la patente nautica? Perchè il tema delle imbarcazioni a Venezia è di grande attualità: si tratti degli inchini delle grandi navi o dell’incidente che ha causato la morte di un professore tedesco per la quale ora anche un gondoliere è entrato nel registro degli indagati. A Venezia, però, è atteso anche Marco Carta, cantante scoperto ad Amici e che ha curato la colonna sonora del corto Insieme: lo vedremo nei prossimi giorni sul tappeto rosso. Con lui anche un attore dell’opera: Nicolas Vaporidis: chi catturerà maggiormente l’attenzione dei fan? Di certo, anche se distante dalla città lagunare, l’ha captata Monica Bellucci, per un divorzio che nessuno si sarebbe aspettato: quello dal compagno e collega Vicent Cassel. E se sembra che l’attrice abbia già un nuovo amore in corso, oltreoceano giunge la notizia della separazione di Clint Eastwood dalla seconda moglie… ma non si sente parlare di altre passioni pronte a sbocciare. Forse una… quella per la cucina italiana: il Tricolore conquista l’America (e i divi di Hollywood volano verso la nostra Penisola)… almeno a tavola! Una moda passeggera o un rapporto destinato a durare? Lo scopriremo, con il tempo, in quel futuro che ci dovrà portare tante risposte. Del resto, così si dice, la pazienza è una gran virtù!

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

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Marco Carta e Nicolas Vaporidis a Venezia con il corto “Insieme”

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Marco Carta ha avuto una stagione veramente al top e dopo un tour che lo ha fatto rientrare con grandi soddisfazioni, alcune raccolte anche all’estero, il cantante sardo sarà lunedì 2 settembre a Venezia per presentare alla 70ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il cortometraggio “Insieme” di Annamaria Liguori, in cui compaiono i suoi brani dal titolo  ”Dentro ad ogni brivido” e “Ti sorriderò”. Sul red carpet anche Nicolas Vaporidis, uno degli attori del corto insieme a Euridice Axen, Giorgia Wurth e Monica Scattini. Il corto si vuole essere il ritratto di un problema sociale che colpisce molte persone in Italia e nel mondo: il cancro, quel male che ti avvelena corpo e anima e che il cantante sardo conosce molto bene, poiché influenzato la sua adolescenza in maniera irreversibile. Carta non ha fatto mai mistero infatti di aver perso la madre prematuramente proprio a causa del cancro. Episodio che lo ha segnato profondamente e che lo ha spinto a scrivere il brano “Ti voglio bene”, che ha riscosso un grande successo.

Un corto che sicuramente troverà all’interno della mostra il suo spazio e sul quale la regista si è espressa così:

Dirigere un cortometraggio, un film spesso oltre alla tecnica e all’esperienza richiede un qualcosa in più: sentire dentro una spinta a realizzare qualcosa che abbia un senso. Insieme, dopo il mio primo cortometraggio Rosso Vivo (presentato lo scorso anno alla 69a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) è il senso di questa mia lunga esperienza lavorativa. È il perchè del mio percorso professionale ed umano.
L’occasione giusta per coniugare, appunto, la tecnica del linguaggio cinematografico con un messaggio di speranza che sia di supporto sia ai malati in terapia oncologica che ai loro famigliari che li devono sostenere ed appoggiare.
Chi mi conosce bene sa che non amo dilungarmi troppo nelle parole. Amo la sintesi e l’essenzialità. Per tale motivo ritengo che siano le immagini a dover parlare arrivando allo spettatore senza troppe mediazioni, catturando la sua attenzione e facendogli scattare quella molla che lo porti a coinvolgersi per poi riflettere su ciò che un regista propone.
Con Insieme mi rendo conto di aver trattato un argomento di cui si parla da sempre con timore: il cancro. Un argomento delicato, difficile, con il rischio di essere un po’ scontati e ripetitivi. Il fine che si propone non è solamente quello di promuovere la speranza, bensì il messaggio forte che oggi, attraverso le nuove terapie di supporto e un adeguato sostegno medico oltre che familiare, si può essere molto più ottimisti sulle possibilità di sconfiggere questa malattia e rendere di conseguenza meno dolorosa e più accettabile la condizione di vita dei pazienti Ho potuto esprimermi al meglio grazie alla bravura ma soprattutto al calore umano degli attori che hanno saputo interpretare con reale partecipazione e commozione quanto la mia direzione artistica richiedeva: raccontare una storia breve, intensa e coinvolgente che regali solarità e speranza a tutti. Arrivare al cuore di chi saprà e vorrà “leggere” questa mia storia realizzata con un linguaggio semplice, quotidiano, senza alcuna retorica ma con estrema verità, sarà per me il risultato più significativo. Riuscire a trasmettere un messaggio concreto di speranza a chi soffre duramente in questo drammatico percorso è il mio intento e obiettivo. Mi auguro di riuscirci!

 

LO SCANDALO DEGLI F35… NON HANNO VISIBILITA’ POSTERIORE!!!

f35- fallimento-progetto-italia-crisi economica-tuttacronaca

Per il cacciabombardiere F-35 potrebbe essere la mazzata definitiva. C’è un nuovo rapporto del Pentagono secondo cui il jet da combattimento che dovrebbe equipaggiare anche l’Aeronautica italiana non funziona, e stavolta la bocciatura americana è più pesante di quella di qualche settimana fa, perché riguarda difetti strutturali e non problemi ordinari, di quelli che normalmente si scoprono e si risolvono nella fase di sviluppo di qualunque macchina. La critica all’F-35 è così radicale che il nuovo caccia viene definito per diversi aspetti peggiore dei velivoli più vecchi di decenni, che è destinato a sostituire.

L’F-35 viene prodotto dall’americana Lockheed Martin ma, come ormai è d’uso, lo si fabbrica nell’ambito di un’ampia collaborazione internazionale, che coinvolge anche l’Italia nello stabilimento di Cameri, in provincia di Novara. Ne esistono varie versioni, in particolare a decollo corto o verticale, pensate soprattutto per le portaerei, e a decollo normale per l’impiego da basi terrestri. Finora, i rapporti critici del Dipartimento della Difesa americano avevano coinvolto solo le varianti del primo tipo, mentre l’ultimo dossier le mette sotto accusa tutte.

La questione che aveva fatto rumore qualche tempo fa era la vulnerabilità dell’F-35 ai fulmini. Si era obiettato che il difetto c’è ma si può risolvere. Il nuovo rapporto invece cita, fra nuovi problemi, alcuni impossibili da eliminare, e in particolare la visibilità posteriore che risulta pessima e sarebbe molto penalizzante in un combattimento aereo. E non si dica che il problema non esiste, perché il pilota del terzo millennio non vede con gli occhi ma con gli strumenti elettronici: sull’F-35, dice il rapporto, fanno cilecca anche quelli, perché il display nel casco di volo non fornisce un orizzonte artificiale analogo a quello reale, a volte l’immagine è troppo scura o scompare, e il radar in alcuni voli di collaudo si è mostrato incapace di avvistare e inquadrare bersagli, o addirittura si è spento.

La tragica considerazione finale di questo rapporto del Pentagono è che in un futuro duello aereo l’F-35 verrebbe abbattuto dai vecchi caccia americani F-15, f-16 e F-18, che volano da 30 o 40 anni, dal pan-europeo Typhoon e dal Sukhoi 30 russo e dal J-10 cinese.

Ma non finisce qui perchè è stato riscontrato anche il problema della manutenzione che risulta troppo laborioso e limita l’efficienza operativa. Inoltre l’affidabilità tecnica generale lascia a desiderare e il dispositivo di carica delle batterie tende a non funzionare quando fa freddo, e, tanto per gradire, viene confermata la vulnerabilità dell’aereo ai fulmini.

E l’Italia ha investito 16 miliari di euro per la sola acquisizione, quindi a questa somma poi dovranno essere aggiunti i costi di gestione e manutenzione, più gli eventuali (che eventuali poi non sembrano data l’analisi del Pentagono) costi in caso di problemi tecnici e guasti.

ERA UNA SPESA INDISPENSABILE IN TEMPO DI CRISI ECONOMICA? CHI CI HA MANGIATO? CHI CI DOVRA’ MANGIARE? CHI CI DOVRA’ MORIRE SU QUESTI APPARECCHI CHE NON SONO SICURI E NEPPURE EFFICIENTI? POI PIANGEREMO I MORTI CHE SI POTEVANO EVITARE?

L’ultima volta di Taricone! Video inedito.

Pietro-Taricone-L'importanza di piacere ai gatti-tuttacronaca

Sguardo sincero, portamento elegante e un sorriso radioso, sono queste le ultime immagini di Pietro Taricone immortalate da un cortometraggio in cui è apparso per pochi minuti. Il titolo è “L’importanza di piacere ai gatti”, ed è l’ultima interpretazione del “Guerriero” prima della tragica morte.
Il filmato è stato proiettato in una delle sale del multiplex Cineland di Ostia. L’evento, celebrato alla presenza della regista e sceneggiatrice Claudia Nannuzzi, figlia e nipote d’arte alla sua opera prima, ha strappato applausi a scena aperta e un moto di commozione.
“Lui, come pure la moglie Kasia, era un mio carissimi amico – racconta Claudia Nannuzzi – Aveva appena finito di girare la miniserie Baciata dall’amore ed ha accettato di buon grado di prendere parte al mio corto. Era la figura maschile che cercavo giovane e seducente al tempo stesso, ed ha aderito come sempre con entusiasmo e impegno al personaggio. Rivederlo sul grande schermo, dopo il montaggio e dopo la lunga gestazione del film, ha suscitato anche in me come al pubblico una grande emozione, una commozione forte. È un ricordo bellissimo, anche se mi procura disagio il pensiero che lui non ci sia più e continui a sorridere dalle scene che ho ripreso”.
Il corto racconta in chiave ironica i tradimenti coniugali e riporta alla mente le immagini di un uomo molto amato del mondo dello spettacolo.

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