A Lanciano un fantino cade, un cavallo s’infortuna e il fronte degli ambientalisti che si apre. Il fantino Christian Atzori, di Corridonia, è caduto nella prima batteria di corse. All’ospedale di Lanciano, dove è ancora ricoverato, gli hanno riscontrato fratture alle costole. Il cavallo è andato giù nella finalissima, infortunandosi in modo grave tanto da far temere per la sua vita. Un altro cavallo si era infortunato nelle batterie. Sotto accusa la pista con il terreno che non sarebbe perfettamente manutenuto, anche perché da tempo non si correvano gare. Ma l’organizzatore dell’associazione “Corse e cavalli”, Nico Di Corinto, ricorda che come in tutti gli sport, anche nell’ippica possono verificarsi incidenti e spiega: «Innanzitutto spiace che sia stata messa in giro la voce che il cavallo era stato abbattuto, invece lo stiamo curando e speriamo di salvarlo. Al fantino Atzori e alla sua famiglia tutta la nostra solidarietà. Non si trattava di un Palio, come, a esempio, quello di Siena, dove si corre senza sella e si parte fra i canapi. Erano normali corse al galoppo, con selle e partenze dalle gabbie, che rientrano tra le manifestazioni popolari a carattere regionale: c’è una commissione per la sicurezza e un veterinario della Asl che controlla i cavalli. Con la sabbia la pista era stata resa idonea. Abbiamo fatto tutto secondo le regole per far gareggiare i cavalli nella massima sicurezza. Purtroppo, poi, nelle attività sportive gli incidenti possono sempre succedere».
Il dibattito resta aperto e gli animalisti non sono della stessa opinione, in fondo i cavalli non possono scegliere se gareggiare o meno, non possono decidere a quali e quante corse prendere parte e soprattutto, sono sarà il caso di Lanciano, ma molto spesso i galoppatoi non sono in regola e il terreno è ostico per i cavalli e i fantini. Il dibattito è aperto.