Fermato per un normale controllo, tradito dal pappagallo “è ubriaco!”

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Un normale controllo sulla strada che stava per concludersi nel migliore dei modi per il 49enne Guillermo Reyes quando invece la polizia di Città del Messico ha sentito una voce provenire dal fondo dell’auto “è ubriaco, è ubriaco!”. Ma non era una persona bensì il pappagallo che Reyes porta sempre con sè. Così i poliziotti hanno deciso di far effettuare l’alcol test al 49enne il quale è risultato positivo confermando quindi l’affermazione del pappagallo. In un primo momento gli agenti avevano pensato di portare l’uccello al dipartimento di sorveglianza per gli animali, ma Reyes ha detto loro che avrebbe sofferto troppo. Così è finito in prigione insieme a lui. Forse una piccola vendetta del padrone?

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Berlusconi dietro le sbarre! Ma solo nel Presepe…

berlusconi_carcerato-tuttacronacaAlla radio Francese Berlusconi ha dichiarato che, se lo dovessero arrestare, in Italia scatterebbe la rivoluzione ma c’è chi immagina la scena in modo diverso. Ecco allora che nella storica bottega Gambardella di San Gregorio Armeno a Napoli spunta la statuina di un Berlusconi dietro le sbarre con tanto di pigiama a righe. Il leader di FI è stato condannato dalla Cassazione nell’ambito dell’inchiesta sui diritti tv Mediaset e per lui sono previsti gli arresti domiciliari o l’affidamento ai servizi sociali.   Ma, appresa la notizia della sua decadenza, gli artigiani della ‘strada dei pastori’ di Napoli si sono sbizzarriti nel ritrarlo: prigione sì, ma con l’immancabile sorriso.

“Se mi arrestano, in Italia scoppia una rivoluzione”: così Berlusconi

silvio-berlusconi-tuttacronacaTorna ad alzare i toni Silvio Berlusconi, parlando alla radio francese Europe 1: “Se mi arrestano, in Italia scoppia una rivoluzione”. Il leader di Forza Italia ha spiegato:  “Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono. Ma non ho paura, se lo fanno ci sarà una rivoluzione in Italia”, aggiungendo che “non si può mettere in galera qualcuno che sta facendo campagna elettorale contro chi ha utilizzato il suo braccio giudiziario per impedirgli di fare politica”. E ha continuato: affermando che in Italia “non c’è stato un solo colpo di stato ma quattro. Il colpo di stato c’è ogni volta che un paese non può essere governato dagli uomini eletti dal popolo”. L’obiettivo, ora, è l’Europa: “Sono in campagna elettorale, stiamo cercando di convincere quei 24 milioni di italiani che non hanno ancora deciso di votare per la sinistra”. “Il governo – ha aggiunto Berlusconi – non è più eletto dal popolo, il 24 maggio è il giorno in cui si voterà per l’Europa, chiediamo di avere la possibilità di avere lo stesso giorno elezioni per l’Italia”.

Svendita totale! L’Italia al discount per ripianare il debito pubblico

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Svendita totale! L’Italia è pronta per finire su uno scaffale del discount? Sembra che tutto sia pronto e il governo ha annunciato un primo pacchetto di dismissioni da 10-12 miliardi che prevede, tra l’altro, la cessione di quote di controllo e non di controllo di alcune società, e la cessione del 3% di Eni con una operazione di buyback, cioè con un’operazione di acquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni.

Durante il Consiglio dei ministri “c’è stata una discussione – spiega il premier – sul tema di un primo pacchetto di privatizzazioni, di cessioni di quote di società pubbliche finalizzato a dare una prima risposta al tema di avere nel 2014 non solo il deficit sotto controllo ma che il debilito pubblico inizi un percorso di discesa dopo 5 anni di salita”. Operazione che secondo le intenzioni del governo dovrebbe valere 10-12 miliardi. Privatizzazioni che riguarderebbero il 60% di Sace e Grandi stazioni oltre al 40% di Enav e Fincantieri.

Questo è quanto affermato dal premier, Enrico Letta, che è intervenuto spiegando i punti salienti previsti per gli introiti che deriveranno dalla vendita di società e immobili e che  “andranno metà alla riduzione del debito 2014 e metà alla ricapitalizzazione della Cassa depositi e prestiti”.

Il neonato annegato è scivolato nel fiume durante lite dei genitori

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Sono stati fermati i genitori di quel bambino, di appena una settimana, il cui corpo ad agosto venne ritrovato annegato in un fiume nella contea cinese di Ruyang. Da una prima ricostruzione il piccolo sarebbe scivolato accidentalmente in acqua durante una lite animata dei genitori. I vigili del fuoco, primi ad arrivare sul posto, non poterono far altro che appurarne la morte.

Cina: quando l’aborto non é una scelta, ma una violenza

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Quando l’atrocità supera l’immaginazione, non ci sono più parole per raccontare la tragedia della nascita di un secondo figlio in Cina. La protagonista si chiama Lili Zeng e la sua storia è raccontata da un’agenzia di stampa cattolica AsiaNews e da Women’s Rights Without Frontiers. La donna incinta al nono mese subisce l’induzione delle doglie mentre al figlio viene fatta un’iniezione letale sul cranio… nonostante questo il bimbo nasce vivo, giusto il tempo per morire tra le braccia della madre poco dopo. Uscita dall’ospedale, Lili Zeng cerca per tre volte di uccidersi, ma per fortuna non ci riesce. L’operazione era stata imposta dal marito della donna

La tragedia di Zeng risale a due anni fa, ma è emersa solo in questi giorni. Tutto inizia con il marito che l’abbandona, che aveva  già un figlio dall’ex moglie e quindi firma la richiesta di far abortire, l’attuale moglie Lili Zeng.  Secondo la legge cinese questo è lecito:  l’aborto può essere imposto con la forza se uno dei due coniugi non vuole avere figli. Inoltre, il fatto che uno solo dei due sia già genitore basta e avanza per bloccare la gravidanza in corso. Zeng si rifiuta e dice che quella è solo una vendetta trasversale della prima moglie dell’uomo e chiede alle autorità di verificare l’abbandono del tetto coniugale da parte del marito, ma naturalmente non viene fatto. La burocrazia va avanti con tempi lenti, ma arriva in “tempo” per uccidere il bambino al nono mese di gestazione quando la donna viene richiusa in ospedale per l’intervento. Si tratta di una procedura rischiosissima, molto dolorosa e del tutto ingiustificata. «Mi sentivo come un maiale pronto per essere scannato» ha raccontato la donna a WRWF. La donna poi cerca di ottenere giustizia e si rivolge all’ufficio per la pianificazione della sua zona. La risposta arriva dopo mesi e le viene detto:

«se vuole biasimare qualcuno, se la prenda con la legge sul figlio unico o con suo marito. Se lui non avesse firmato l’autorizzazione, nessun dottore si sarebbe mai azzardato a intervenire sulla sua gravidanza. Ma ora l’avviso: se continua a importunarmi, sarò costretto a trovare qualcuno che la metta al suo posto».

Naturalmente in Cina il problema delle nascite è rilevante e va affrontato, ma sicuramente questo appare un caso estremo e forse c’è davvero dietro il fantasma di una presunta vendetta personale. Fermo poi restando che l’aborto deve rimanere una scelta, non deve diventare una violenza o una crudeltà.. .

Io lo penso, tu lo fai: l’esperimento che “connette” due cervelli!

brain-to-brain-tuttacronacaE’ un esperimento senza precedenti quello realizzato da Andrea Stocco, italiano classe 76, ora alla Washington University con il suo collega Rajesh Rao: ha collegato due cervelli umani tramite pc, dopo di che una delle due persone, con il pensiero, è riuscita a comandata il movimento delle dita dell’altra. Come Stocco ha spiegato all’Ansa: “È la prima volta che due cervelli umani sono collegati direttamente tramite un’interfaccia – spiega all’Ansa – e in modo non invasivo, senza sostanziale rischio”. Ma come funziona l’esperimento? Due soggetti si trovano in due stanze di due diversi edifici. Il primo osserva un videogioco in cui si devono distruggere astronavi pirata premendo il tasto ‘spazio’ con la mano destra. Però manca la tastiera, quindi il soggetto può solo immaginare di giocare: quando pensa di muovere la mano per premere il tasto le sue onde cerebrali vengono registrate da un apparecchio per l’elettroencefalogramma (EEG) e decodificate da un pc. A questo punto, il computer invia un messaggio a un secondo pc che controlla una macchina per la stimolazione magnetica trascranica (TMS) posizionata sulla testa del secondo soggetto. La TMS è un apparecchio che stimola il cervello in modo indolore. In questo caso la Tms va a stimolare l’area neurale che controlla la mano destra. Quando la stimolazione arriva, la mano del secondo soggetto si alza e preme il tasto ‘spazio’ sulla tastiera. Spiega Stocco: “La comunicazione dal primo al secondo soggetto è praticamente istantanea e il primo può usare il cervello del secondo per controllare la tastiera. In questo esperimento pilota io ero attaccato alla TMS, mentre il mio collega Rajesh Rao era attaccato all’EEG. Quindi, Rajesh pensava di muovere il dito per premere il tasto e controllava la mia mano”. E sottolinea: “L’esperimento dimostra che la trasmissione di informazioni da un cervello a un altro è tecnicamente possibile”. Questo esperimento permette di aprire una nuova frontiera. A livello teorico, infatti, potrebbe essere possibile per una persona ‘controllare’ il corpo di un’altra in situazioni dove questa non sa cosa fare, come, ad esempio, un chirurgo potrebbe mandare impulsi al cervello di una persona presente sulla scena di un incidente riuscendo così a operare a distanza. Oltre a questo, se si conoscesse come le informazioni vengono rappresentate nella corteccia cerebrale, sarebbe possibile trasmettere conoscenza tra due cervelli senza la necessità di usare il linguaggio. Conclude Stocco: “Ora cercheremo di trasmettere informazioni più complesse, di natura non motoria ma percettiva e sensoriale”.

Neonato annegato nel fiume… la Cina si scandalizza e si mobilita

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La Cina non vuole più vedere queste immagini, la Cina non vuole più la violenza sui minori, soprattutto sui neonati incolpevoli. E’ il Daily Mail a proporre l’ennesima immagine raccapricciante, di un bambino/a abbandonato in un fiume della Cina, nella zona a sud est del Paese. Sono scandalizzati gli utenti cinesi per la fotografia del bambino morto annegato, lasciato “galleggiare” per giorni. Probabilmente la morte è legata alla politica del figlio unico, in vigore in Cina dal 1979 e che obbliga ogni famiglia ad avere un solo bambino. E se questo nasce femmina, spesso viene abbandonata al proprio destino perché non può dare una mano nei campi, oppure i problemi sono legati ad altre esigenze, ma nessuno ha più voglia di tollerare questi atti criminali. Ora si sta cercando di risalire all’identità del neonato e dei suoi genitori.

L’immotivata violenza cinese: uomo aggredito e ucciso da passanti

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E’ inspiegabile l’ennesimo episodio di violenza immotivata avvenuta a  Shenzhen, nella Cina meridionale, dove un 41enne è stato improvvisamente aggredito e ucciso tra tre passanti. E’ agghiacciante che questo non sia un episodio isolato, ma l’ultimo di una lunga serie in meno di una settimana. . Giovedì scorso un uomo ha ucciso una bambina di due anni, strappandola dal passeggino e buttandola violentemente a terra , dopo un banale litigio con la madre per ragioni di traffico. Sempre giovedì un altro pazzo ha ucciso a coltellate cinque persone a causa di una disputa di affari, nella provincia dell’Henan. Martedì scorso, nella provincia del Guanxi, due funzionari del locale Dipartimento per la pianificazione familiare sono stati uccisi, sempre a coltellate, da un uomo che voleva protestare contro la legge che impone il figlio unico. La polizia ha arrestato per quest’ultimo episodio di violenza di un uomo che ha partecipato al massacro, ma ancora non sono chiare le dinamiche che hanno portato al gesto.

+++ Immagini adatte a un pubblico adulto +++

La crudeltà cinese… lo stato fa abortire al 7° mese!

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In Cina si sa, per avere un figlio si deve chiedere il permesso al governo, causa il sovraffollamento della popolazione nazionale. Eppure, una coppia di giovani cinesi, aveva deciso di portare avanti, di nascosto, la loro inaspettata gravidanza, nonostante avessere già un figlio e nonostante fosse loro proibito averne altri.
Ma, la spiata di un vicino di casa, riccamente ricompensato dallo Stato (in Cina funziona così), ha messo in moto la dinamica macchina investigativa cinese. O paghi una multa di 2-3 mila euro, o anche di più, oppure dobbiamo farti abortire forzatamente. Ma la coppia, non particolarmente benestante, non ha potuto accettare di pagare l’ammenda. E venerdi scorso il feto è stato abortito con un’iniezione letale. Era al settimo mese e il bimbo era totalmente formato, tanto che sarebbe stato in grado di sopravvivere già fuori dal ventre materno. Il fatto è avvenuto venerdì 22 marzo a Chuzhou, nella provincia orientale cinese dell’Anhui. Le informazioni sono state poi diffuse da alcune organizzazioni che operano in Cina e all’estero per la tutela dei diritti umani.
Il padre del piccolo, disperato e indignato per il fatto, ha deciso di pubblicare su internet la foto del feto del suo bimbo: “Penso che se abbiamo violato la quota sulle nascite le autorità avrebbero dovuto prendersela con noi che siamo adulti e non con un neonato innocente. Così hanno messo fine alla sua vita”.

Aggiornamento: qualche mese più tardi la Cina si è ancora scandalizzata e indignata per un neonato morto che galleggiava su un fiume. 

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L’auto in finestra!

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Incidente spettacolare a Lowestoft, nel Suffolk, sulla costa nord-est dell’Inghilterra. Un uomo, dopo aver perso il controllo del veicolo, è praticamente finito dentro questa abitazione. Probabilmente a causa dell’alta velocità, l’automobile è decollata sulle macchine parcheggiate e  si è schiantata contro la casa rimanendo incastrata nella finestra. Fortunatamente gli inquilini non sono stati coinvolti nella disaventura ma l’autista è stato ricoverato all’Addenbrooke’s Hospital, a Cambridge.

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Big Brother per micio e fido!

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Alla fiera di telefonia mobile di  Barcellona, quest’anno, il Mobile World Congress, è stato presentato un sistema in grado di controllare, a distanza, gli animali domestici. Il suo funzionamento si basa, sostanzialmente, su due elementi: un piccolo dispositivo da applicare al collare di fido o micio e un iPhone sul quale scaricare un’apposita “App”. Il dispositivo messo sul collare del cane o del gatto contiene infatti un chip GPS in grado di comunicare, al cellulare, le coordinate di micio o fido. Nome del – passateci il termine – congegno: Tractive Pet Tracking che, tra le diverse possibilità, ha anche quella di segnalare, con un allarme sonoro, quando Micio o Fido sorpassano l’area considerata sicura per avventurarsi nel mondo esterno. Una proposta che, per quel che riusciamo a capire, non passerà certo inosservata visto che il sistema permette di conoscere la posizione dei nostri quattro zampe – e quindi di localizzarli – in ogni momento.

Disponibile sul mercato a partire da aprile il dispositivo può costare fino a un massimo di 250 euro (mentre l’applicazione per il cellulare è di 4,99 euro)

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