Era il 2002 quando Berlusconi e Tremonti decisero il condono fiscale. Ma a 11 anni di distanza si scopre che i condonati non pagarono quanto dovuto e così oggi mancano circa 3 miliari e mezzo di euro. Insomma si è evaso sull’evaso d’altra parte le scappatoie per farlo c’erano tutte. Il condono si considerava infatti effettuato dopo il pagamento della prima rata e a chi optava per più rate non veniva richiesta la fideiussione quindi non vi era certo la “necessità di pagare le restanti quote”.
Se uno dopo la prima rata non pagava più, partiva la solita catena per la riscossione coatta tra Agenzia delle Entrate ed Equitalia; il tizio però nel frattempo non poteva essere accusato per i reati eventualmente commessi né gli si potevano applicare le multe cancellate dal condono.