E’ morto a 8 anni, a causa di una malattia rarissima che ha colpito appena 5 bimbi in tutto il mondo, il piccolo Manuele Costantino, i cui genitori chiedevano di accedere alle cure con il metodo Stamina di Vannoni. A renderlo noto Pietro Crisafulli, presidente di “Sicilia Risvegli Onlus” e vice presidente del Movimento Vite Sospese. Su Facebook, Crisafulli rivolge anche un appello a Papa Francesco: “Metta a disposizione il suo ospedale. Non c’è più tempo da perdere, qui muoiono donne, uomini e bambini”. Ma nel post non appare solo una richiesta d’aiuto, anche un attacco diretto allo Stato. E lo scontro viene alimentato sulla pagina “Movimento Vite Sospese” che parla di “Stato assassino” perché avrebbero negato le cure al piccolo Manuele. “È morto per colpa esclusiva di questo Stato – ha scritto Crisafulli su facebook – che ritengo assassino, dal momento che alcuni giudici di Palermo gli avevano negato la tanta discussa ”cura” con le cellule staminali del prof. Vannoni e del Dr. Andolina”.
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Bimbo di 8 anni muore per una malattia rarissima: “Stato assassino”
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/17/bimbo-di-8-anni-muore-per-una-malattia-rarissima-stato-assassino/
Stamina shock: “Nel protocollo dosi adatte ai topi, non all’uomo”
Dosi per topi e non per uomini. La quantità di cellule staminali mesenchimali indicata nel protocollo Stamina equivale a quella che viene utilizzata nei trapianti nel topo e non nell’uomo. Dai documenti prodotti dal Comitato scientifico del ministero della Salute – già “bocciato” dal Tar del Lazio perché ritenuto non imparziale – è emerso che le dosi di cellule staminali mesenchimali indicate nel protocollo Vannoni sono minime, adatte ai topi ma non certo all’inoculazione in un essere umano. Gli scienziati hanno infatti osservato che la dose utilizzata per i trapianti cellulari nell’uomo è di circa due milioni per chilogrammo di peso corporeo, mentre il protocollo Stamina prevede il trapianto di due milioni di cellule in totale, come nel caso della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), e l’adeguamento al peso corporeo non viene indicato con una dose esatta. Non solo, è stato rilevato dagli esperti che le cellule sono ottenute in coltura primaria senza ricorrere ai successivi passaggi seriali, che vengono normalmente utilizzati nei laboratori per ottenere una quantità di cellule adatta al trapianto nell’uomo. E ancora, il metodo non ha dimostrato prove di differenziazione cellulare, ossia di trasformazione delle staminali iniettate in neuroni e manca il rispetto dei criteri di sicurezza nella produzione e nella conservazione delle cellule. Non è stato neanche messo in campo alcun metodo per lo screening di patogeni: nessuna prevenzione di possibili infezioni. La metodologia di Davide Vannoni, secondo gli scienziati, non spiega come si riesca ad ottenere dalle cellule staminali i neuroni necessari a ottenere miglioramenti nelle patologie degenerative che Stamina Foundation sostiene di ottenere. Nel frattempo, l‘agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) diffida gli Spedali Civili di Brescia “dal procedere al prelevamento e al conseguente trasferimento di campioni cellulari riferibili al cosiddetto ‘metodo Stamina’”. È quanto si legge nel testo della diffida, indirizzato agli Spedali Civili di Brescia.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/09/stamina-shock-nel-protocollo-dosi-adatte-ai-topi-non-alluomo/
Paga 50mila euro per Stamina: il marito muore prima del previsto
E’ Milena Mattavelli, vedova di Umberto, a raccontare a La Stampa la sua esperienza con il metodo Stamina. La donna ha infatti denunciato di aver pagatooOltre 50 mila euro a Davide Vannoni per far curare il marito ma l’uomo è morto comunque dopo cinque anni. “Vannoni mi disse: ‘Stia tranquilla, le prometto che lo rimetto in piedi’. Ricordo che poi mi passarono una specie di preventivo, ho ancora il foglio. Prelievo midollo: 2000 euro. Preparazione cellule: 27 mila euro. 8000 euro a iniezione, 2500 euro per la crioconservazione. Ma la verità è che abbiamo pagato molto di più, oltre 50 mila euro”. Umberto, racconta, si è aggravato “subito dopo l’ultima infusione all’ospedale di Brescia. Domenica pomeriggio l’ho imboccato qui sul divano, lunedì mattina alle 8 è morto”. E ora Milena riflette: “Secondo i medici, mio marito doveva vivere 9 anni, dalla scoperta della malattia. Invece è morto dopo 5 anni appena. Magari per cercare di aiutarlo a guarire in tutti i modi, io gli ho accorciato la vita”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/09/paga-50mila-euro-per-stamina-il-marito-muore-prima-del-previsto/
Esaminato il misterioso protocollo Stamina… manca un passaggio!
E’ l’Ansa ad annunciare di aver visionato il “misterioso” protocollo Stamina, mai pubblicato in Italia e intorno al quale è aperto un acceso dibattito tra Ministero della Salute e malati. Il nodo cruciale è sulla mancanza di un passaggio:
L’assenza di spiegazioni sul ‘passaggio’ dalle staminali mesenchimali ai neuroni, su cui di fatto si fonda il metodo promosso dalla Stamina Foundation, era stata rilevata dal primo comitato scientifico del ministero (poi ‘cancellato’ dal Tar su ricorso di Stamina) ed è in contrasto con quanto chiesto dal Parlamento nel decreto che autorizzava la sperimentazione del trattamento. In alcuni documenti prodotti dal Comitato ministeriale si legge che il metodo Stamina per ottenere neuroni dalle cellule staminali mesenchimali è stato riprodotto in laboratori stranieri di livello internazionale sulla base delle indicazioni contenute nella domanda di brevetto, ma in nessun caso sono stati ottenuti neuroni. In realtà, per ragioni non comprensibili, Stamina avrebbe depositato due protocolli diversi e quello consegnato agli esperti del ministero, a differenza di quello presentato agli Spedali riuniti di Brescia, ometteva qualsiasi spiegazione sul passaggio dalle staminali ai neuroni.
L’Ansa lancia la notizia proprio nel giorno in cui di fatto la commissione d’indagine nominata dal Senato ha iniziato i suoi lavori e a quanto sembra dalle premesse ci sarebbero quindi i presupposti, se ciò fosse confermato, per attendersi un ulteriore blocco alla sperimentazione. La presidente della commissione sanità, Grazia De Biasi, nel presentare i lavori dell’organismo, ha espresso stamattina l’opinione che in attesa di un chiarimento “la sperimentazione del metodo Stamina” debba “continuare ad essere bloccata”: “Stiamo parlando del Servizio sanitario nazionale – ha detto – che non può permettersi in alcun modo di mettere a repentaglio la salute dei cittadini”.
I test, si leggerebbe nei documenti, hanno trattato le cellule staminali mesenchimali con acido retinoico (indicato come principio attivo per ottenere il differenziamento delle cellule) e con etanolo come solvente. I risultati ottenuti sono simili sia quando le cellule sono trattare con acido retinoico ed etanolo, sia quando sono trattate con il solo etanolo: la loro forma si è modificata nello stesso modo per effetto dell’ etanolo. Risulta poi una tossicità delle cellule così ottenute.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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2 volte nello stesso giorno! Il Governo fa ko su un emendamento sulle e-cig
2 volte nello stesso giorno! Il governo è stato di nuovo battuto, su un emendamento sulla tassazione delle sigarette elettroniche che alla Commissione Bilancio del Senato, secondo quanto reso noto da Forza Italia e confermato da fonti dell’esecutivo, è passato nonostante il parere contrario di governo e relatori.
I componenti di Forza Italia in Commissione Bilancio, Lucio Malan, Cinzia Bonfrisco, Remigio Ceroni, Andrea Mandelli e Antonio Milo, hanno dichiarato: “Un emendamento per cambiare le modalità di tassazione sul fumo elettronico è passato nonostante il parere contrario di governo e relatori grazie al voto di Forza Italia, Lega, GAL, M5S e SEL. L’emendamento, il 17.48, era stato presentato dal Sen. Sangalli (PD) che però non l’ha votato”.
I senatori hanno poi dichiarato: “In realtà non c’è minore introito per lo Stato perché la tassazione attualmente in vigore sta facendo chiudere o fallire molti negozi del settore oltre a mettere in difficoltà i produttori, quasi tutti italiani che, senza modifiche potrebbero o chiudere o trasferirsi all’estero”.
Silvana Comaroli e Jonny Crosio, senatori della Lega Nord, hanno detto: “Le sigarette elettroniche fanno male solo a Letta e ai suoi ministri. Pare che questa maggioranza non sappia proprio mettersi d’accordo, nemmeno sulle tasse”
Pubblicato da tdy22 in novembre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/24/2-volte-nello-stesso-giorno-il-governo-fa-ko-su-un-emendamento-sulle-e-cig/
L’Ilva arriva in Europa, aperta procedura d’infrazione contro l’Italia
E siamo a due! Dopo quella aperta per i limiti posti alla responsabilità civile dei giudici nell’applicazione del diritto europeo arriva una nuova apertura di procedura d’infrazione contro l’Italia per l’Ilva di Taranto.
La Commissione “ha accertato” che Roma non garantisce che l’Ilva rispetti le prescrizioni Ue sulle emissioni industriali, con gravi conseguenze per salute e ambiente. Roma è ritenuta “inadempiente” anche sulla norma per la responsabilità ambientale. La direttiva sulla responsabilità ambientale, sancisce infatti il principio “chi inquina paga”. Per questo motivo, su raccomandazione del Commissario per l’ambiente Janez Potocnik la Commissione ha inviato all’Italia una lettera di costituzione in mora, concedendole due mesi per rispondere.
Secondo quanto spiegano a Bruxelles, la maggior parte dei problemi deriva dalla “mancata riduzione degli elevati livelli di emissioni non controllate generate durante il processo di produzione dell’acciaio”.
Le prove di laboratorio “evidenziano un forte inquinamento dell’aria, del suolo, delle acque di superficie e delle falde acquifere, sia sul sito dell’Ilva, sia nelle zone abitate adiacenti della città di Taranto. In particolare, l’inquinamento del quartiere cittadino di Tamburi è riconducibile alle attività dell’acciaieria”.
Oltre a queste violazioni della direttiva IPPC e al conseguente inquinamento, risulta che “le autorità italiane non hanno garantito che l’operatore dello stabilimento dell’Ilva di Taranto adottasse le misure correttive necessarie e sostenesse i costi di tali misure per rimediare ai danni già causati”.
Ue, “pur ritenendo un segnale positivo i recenti impegni assunti dalle autorità italiane per rimediare alla situazione dell’Ilva, chiede tuttavia all’Italia di rispettare gli obblighi cui è tenuta ai sensi della direttiva Ippc e della direttiva sulla responsabilità ambientale”, si legge in una nota di Bruxelles. Inoltre, “la Commissione è pronta ad aiutare le autorità italiane nei loro sforzi per risolvere queste questioni gravi”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 26, 2013
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Aranciata sì, frutta no! L’ultimo scandalo alimentare e l’Italia china la testa in Ue
Non sarà aumentato il contenuto di frutta nell’aranciata e nei succhi di frutta dal 12% al 20% come previsto dal Decreto Balduzzi, emesso dall’ex ministro della Salute del governo Monti. Lo ha bocciato e cancellato la Commissione Europea perché in contrasto sulla libera circolazione delle merci. Ad esultare sono i produttori di Fanta, San Pellegrino, Schweppes, Kinley e Sprite, ma anche tanti altri piccoli produttori che ora si troveranno liberi di poter mettere nelle bevande a base di frutta solo il 12%. A farne le spese? La salute dei cittadini! La Coldiretti aveva esultato quando il decreto era passato e ora invece si trova di fronte a quella che è stata una vittoria di Pirro.
La Repubblica spiega
“Avevano parlato subito di costi insostenibili che sarebbero ricaduti sui cittadini, di distorsione del gusto originario delle singole bibite (amate proprio per quell’originalità dai consumatori). Quando, «con colpevole ritardo» ammettono al ministero, il mini-decreto Balduzzi è stato inviato a Bruxelles, è tornato indietro subito e con le diffide allegate: “Così si impedisce a un prodotto di entrare nella catena commerciale italiana”. La questione “quote frutta” doveva essere fissata a livello comunitario, non si poteva disciplinare nazionalmente”.
I costi insostenibili forse ora saranno quelli della sanità, visto ceh studi medici in gran parte del mondo hanno dimostrato come alcune bevande addizionate con coloranti e conservanti, a basso contenuto di frutta siano dannosi per i consumatori.
Inutili i tentativi dei tecnici del ministero di salvare il decreto, ora che Balduzzi non è più ministro:
“«Abbiamo proposto di lasciare libertà di scelta sui prodotti fabbricati all’estero vincolando solo le bibite italiane », racconta il direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti, Silvio Borrello. La risposta dell’Unione è stata una seconda diffida: la libertà di circolazione va garantita a tutti, anche alle vostre aziende”.
La battaglia non è ancora chiusa, spiega Borrello:
“«Insisteremo affinché l’Europa consenta ai singoli stati di far scegliere il quantitativo minimo di agrumi nelle confezioni»”.
Ma vincerla non sarà facile, spiega la Coldiretti:
“La Germania, va ricordato, più volte ha proposto l’etichetta “succhi di frutta” anche per le bibite senza alcuna aliquota di frutta. «Il problema è grave, bisogna continuare ad attaccare », dice la Coldiretti, pronta a vendere – grazie al decreto Balduzzi – 200 milioni di chili di arance in più. «La libera circolazione delle merci è una scusa, la verità è che questo intervento è contro la salute dei consumatori. L’Europa ha preso una cantonata enorme»”.
Quindi si continua a lottare, ma nel frattempo nel nostro organismo finisce solo il 12% di frutta quando tutto va bene.
Chi c’è dietro alle lobby dei produttori di bevande internazionali?
Il Ceo di Coca Cola, che produce Fanta e Kinley, è Muhtar A. Kent, un turco americano di religione islamica. Basterebbe solo vedere l’articolo pubblicato nel 2012 sullo sfruttamento dei lavoratori da parte di Coca Cola in Calabria dove è avvenuto ( e si spera non avvenga più) lo fruttamento dei lavoratori stagionali extracomunitari.
Il Chairman di Nestlé, che detiene anche il marchio San Pellegrino è Peter Brabeck-Letmathe, un imprenditore austriaco che ha ricevuto il Black Planet Award. Il premio viene conferito ai possibili distruttori del pianeta. Inoltre in una sua intervista Letmathe ha dichiarato che l’acqua non è un diritto umano, ma un prodotto alimentare.
Pubblicato da tdy22 in settembre 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/26/aranciata-si-frutta-no-lultimo-scandalo-alimentare/
La Urbinati lascia la commissione per le riforme. Polemica con Quagliariello
Il “casus belli” sono state “le vicende politiche legate alla condanna di Silvio Berlusconi e la sua eventuale decadenza da Senatore” come ha scritto nella lettera in cui annuncia le dimissioni, indirizzata al ministro per le Riforme Istituzionali Gaetano Quagliariello. Sono state proprio alcune dichiarazioni del ministro, nonché presidente della Commissione dei 34 saggi, a fornire “ragioni sufficienti per rassegnare le dimissioni”. Il riferimento è a quanto il ministro Quagliariello aveva dichiarato un paio di giorni fa in un’intervista rilasciata a Il Foglio. “Se si dovesse trasformare la Giunta del Senato – aveva detto tra le altre cose Quagliariello – da luogo della meditata ponderazione al teatro di un plotone di esecuzione, il centrodestra avrà il suo dramma da affrontare ma l’Italia non ne uscirebbe indenne”. “Hai espresso opinioni e usato argomenti – gli rimprovera la Urbinati – che non ritengo si adattino al tuo ruolo di Presidente della Commissione per la riforma della Costituzione”. “Opinioni e argomenti – continua la Urbinati – che rivelano una concezione delle Istituzioni tesa a favorire o non nuocere il potere di un leader di partito invece che le ragioni del diritto e dell’uguaglianza del cittadino innanzi alla legge. A essere messa in discussione è in conseguenza delle tue dichiarazioni la leggitimità stessa della Commissione che tu rappresenti in qualità di suo Presidente”.
Nella risposta a Urbinati, Quaglieriello evidenzia che ”dalla lettura del mio intervento sul Foglio del 21 agosto, che ti allego integralmente perché riassume ciò che penso rispetto alla deliberazione cui è chiamata la giunta del Senato, potrai ricavare una interpretazione dello spirito e del dettato costituzionale certamente diversa dalla Tua, ma non per questo meno legittima”. I principi ”da Te richiamati non vengono infatti negati – anzi, si auspica una valutazione che abbia a cuore l’equilibrio del sistema costituzionale a prescindere dalle circostanze contingenti! -, ma semplicemente sono coniugati con altri principi altrettanto importanti che i Padri costituenti posero parimenti a fondamento della nostra architettura istituzionale”.
“E’ evidente che tu ed io la pensiamo diversamente, ma credo che l’esistenza di legittime visioni differenti sia un presupposto e non un impedimento per sedersi intorno a un tavolo e discutere di riforma dello Stato”. Così il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello replica a Nadia Urbinati che ha lasciato la commissione di esperti per le riforme in polemica con le posizioni del ministro su Silvio Berlusconi.
”A meno di non ritenere che – aggiunge il ministro – il confronto ideale sia quello con chi condivide le nostre opinioni: che sia più comodo è fuor di dubbio, sul fatto che sia più proficuo mi permetto di dissentire. E in questa convinzione mi conforta la qualità del contributo che hai fin qui portato ai lavori di una Commissione eterogenea per idee ed estrazioni culturali, e per il quale, anche a nome di tutti i colleghi, ti ringrazio”.
Pubblicato da tdy22 in agosto 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/23/la-urbinati-lascia-la-commissione-per-le-riforme-polemica-con-quagliariello/
L’indagine Ue sul Real Madrid!
La Commissione per la concorrenza dell’Unione Europea staindagando sul Real Madrid, in particolare sul contratto tra il club e il comune di Madrid riguardante la cessione dei diritti su ‘Las Tablas’, un’area a nord della capitale spagnola vicina allo stadio Santiago Bernabeu. Secondo l’Indipendent, l’inchiesta della UE potrebbe avere ripercussioni sulla possibilità del Real Madrid di far fronte agli obblighi imposti dal Fair Play finanziario.
Pubblicato da tdy22 in aprile 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/03/lindagine-ue-sul-real-madrid/
La Commissione Ue mette con le spalle al muro l’Italia!
La Commissione Ue “non ha intenzione” di valutare se concedere un’estensione per il taglio del deficit sotto il 3% “per nessun altro paese oltre ai 3 già annunciati”, cioè Spagna, Portogallo e Francia. Lo ha riferito un portavoce della Commissione Ue rispondendo a chi gli chiedeva se anche a Italia e Olanda possa essere dato più tempo.
Pubblicato da tdy22 in aprile 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/02/la-commissione-ue-mette-con-le-spalle-al-muro-litalia/
La Grecia rileva le filiali cipriote sul suo territorio!
Il governo di Nicosia ha raggiunto con quello di Atene un accordo in base al quale la Grecia rileverà le succursali della banche cipriote in territorio ellenico ponendo così fine a giorni di incertezza sul destino di tali sedi. Intanto da Bruxelles arriva l’allarme dalla Commissione Ue: “Nella situazione attuale è molto importante che Cipro approvi le leggi sulla risoluzione delle banche e sulla restrizione dei capitali” ha detto infatti un portavoce.
Pubblicato da tdy22 in marzo 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/22/la-grecia-rileva-le-filiali-cipriote-sul-suo-territorio/
Consob vieta le contrattazione allo scoperto!
La Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sul titolo Intesa San Paolo oggi e fino alla fine della seduta di domani. Il divieto, sottolinea la Commissione, in applicazione del Regolamento comunitario in materia di ”Short Selling”, ”tenuto conto della variazione di prezzo registrata oggi dal titolo (superiore alla soglia del 10%)”. Il divieto, prosegue la Consob, ”riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilita’ dei titoli. Con cio’ viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, gia’ in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre scorso in virtu’ del Regolamento Comunitario”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/26/consob-vieta-le-contrattazione-allo-scoperto/
Ancora attesa per la L. di Stabilità al Senato! Slitta a domani.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 18, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/18/ancora-attesa-per-la-l-di-stabilita-al-senato-slitta-a-domani/
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