
E’ agosto e molti italiani si concedono sabbia, città d’arte e viaggi all’estero, anche se quest’anno la morsa della crisi ha dissuaso molti cittadini dalle spese folli delle ferie… ma in questo sabato di solleone molti si sono concessi un tuffo refrigerante almeno nella piscina del quartiere. Chi è al lavoro? I vertici del Pdl, la politica italiana e i media pronti a pubblicare qualsiasi dichiarazione che possa chiarire quanto sta affondando l’esecutivo Letta. Il governo è al giro di boa? Dalle ultime indiscrezioni pubblicate un’ora fa da Il Giornale, la barca del governo imbarca acqua minuto dopo minuto. Un’emorragia procurata da una falla che si è aperta dopo che la Cassazione si è posta come un iceberg su cui si sta schiantando e dilaniando la politica italiana. Il senso di responsabilità invocato da Letta e dal presidente Napolitano sembra essersi sciolto come neve al sole e ora restano solo le sferzanti parole che ustionano e inceneriscono come un incendio in piena estate.
E non è certo “Il Giornale” a buttare acqua sul fuoco parlando già di crisi profonda e di avvicendamento al timone tra Silvio e sua figlia Marina:
“il termometro dell’aria che tira a Palazzo Grazioli. «Elezioni al più presto – è il ragionamento fatto in alcune delle riunioni della giornata – e, se necessario, con Marina in prima linea». Già, perché sarebbe proprio la figlia primogenita – come più volte ipotizzato, anche in questi ultimi giorni – a raccogliere il testimone nel caso il Cavaliere fosse incandidabile. Per due ragioni: perché è l’unica di cui davvero si fida fino in fondo e perché questo consentirebbe di mantenere sulla scheda elettorale la dicitura «Berlusconi presidente». Sempre che l’ex premier riesca a vincere la sua riluttanza a «buttare Marina nella mischia», con il rischio se non la certezza che «la procura di Milano inizierebbe ad occuparsi a tempo pieno anche di lei». L’argomento è oggetto di un lungo pranzo a via del Plebiscito cui partecipano tra gli altri Gianni Letta, Angelino Alfano, Denis Verdini, Renato Brunetta, Daniela Santanché, Marina e il secondogenito Piersilvio. E per tutta la giornata proseguono i gabinetti di guerra, con i figli di seconde nozze Eleonora e Luigi che anche loro arrivano a Palazzo Grazioli.
Chi ha occasione di vedere Berlusconi lo racconta piuttosto reattivo, decisamente più tonico di giovedì sera. Certamente nell’incontro con i deputati e i senatori è lui il più lucido di tutti, con alcuni ministri che arrivano a commuoversi e altri che non fanno che parlare al passato quasi si trattasse di un commiato”.
Sandro Bondi, uno dei più miti del Pdl stavolta attacca duro: o la grazia per Berlusconi o la guerra civile. In una nota Bondi scrive:
“O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.
In un clima di tensione, polemica e violenza verbale si consumerà l’ultimo tuffo di un Paese allo sbando? Gli italiani ritroveranno il governo al ritorno dalle vacanze?
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