Sette deputati del Pd, i renziani Michele Anzaldi, Marina Berlinghieri, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno, hanno scritto all’ambasciatore USA in Italia riguardo la nuova versione del Monopoly a sfondo finanziario. La lamentela deriva dal fatto che nel gioco non ci sarebbe la casella “prigione”.
Gentile ambasciatore degli Stati Uniti, in queste ore è tornato d’attualità lo scandalo del mutui subprime che nel 2008 portò al crollo dei mercati azionari di tutto il mondo e avviò la grave crisi economica che ancora oggi colpisce l’Europa, gli Stati Uniti e non solo. Il governo americano ha puntato l’indice contro Bank of America e lo stesso Presidente Barack Obama ha dichiarato: «Tornare al sistema della bolla destinata a scoppiare che ha causato la crisi finanziaria è inaccettabile».
Ricordiamo ancora la filosofia del Presidente, come enunciata nel dicembre 2009, a soli pochi mesi dal crollo di Wall Street: «Sono necessarie nuove regole per la finanza, che correggano l’irresponsabilità sfrenata che ha generato la crisi economica… un disastro che si sarebbe potuto evitare se, non solo avessimo avuto nuove regole per Wall Street, ma avessimo avuto il coraggio di applicarle contro chi le viola. Gli speculatori stanno tornando in Borsa, i soliti squali, non lo permetteremo». Ma in questi giorni, e contraddicendo la chiave etica del Presidente, l’azienda statunitense Hasbro starebbe per lanciare la nuova versione dello storico gioco da tavolo «Monopoly». Stavolta però le tradizionali proprietà immobiliari sono sostituite da pacchetti azionari di grandi multinazionali.
Si passa dall’acquisto di immobili alla speculazione in Borsa e inoltre, novità decisamente preoccupante, sarebbe stata abolita la casella della «prigione». Mentre la Casa Bianca, con realismo e saggezza, pone l’accento contro le frodi dei titoli e gli abusi degli strumenti finanziari, il «Monopoly», gioco che da generazioni alfabetizza i giovani sui meccanismi del libero mercato, torna ad esaltare la turbo economia che ha aperto la crisi finanziaria 2008, , con il messaggio diseducativo che, in caso di violazione delle regole, non si viene neanche puniti. Contrariamente a quanto accade in realtà negli Usa dove l’illecito in Borsa è punito anche con il carcere.
Per noi gli Stati Uniti rappresentano il faro sulle tutele ai consumatori e spesso il nostro Paese ha seguito gli Usa su battaglie sociali a protezione dei cittadini. Perciò ci permettiamo di chiederle se non sia il caso di valutare eventuali provvedimenti delle autorità competenti o comunque una posizione critica sul nuovo «Monopoly», gioco distribuito in tutto il mondo e quindi anche in Italia.
Ovviamente non potevano mancare le reazioni della rete, in particolare su Twitter, dove gli utenti si sono sbizzarriti a pensare quali altri giochi potrebbero essere bersagliati dalle critiche… in un periodo in cui i politici dovrebbero concentrarsi sui problemi italiani.
Questo slideshow richiede JavaScript.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Salvini “massacrato” su Facebook: tutta colpa di una pizza fatta in casa!
Condividi:
Mi piace:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 25, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/25/salvini-massacrato-su-facebook-tutta-colpa-di-una-pizza-fatta-in-casa/