Da Parma al Regno Unito? Ecco chi potrebbe lasciare l’Italia!

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Lo Swansea dopo aver esonerato il suo tecnico Michel Laudrup è alla ricerca di un nuovo ct che possa risollevare le sorti del club. Secondo le indiscrezioni raccolte da ‘Sport Mediaset’, il club gallese avrebbe messo anche il nome di Roberto Donadoni sulla lista dei possibili candidati alla panchina. Pronto a lasciare Parma per il piovoso Galles? Donadoni lascerà l’Italia?

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La gaffe di Berlusconi: pensa di essere in collegamento con Aquileia ma è Alghero!

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Il Cavaliere parlando in collegamento telefonico ad un comizio, inizialmente, non pensava di essere in collegamento con Alghero, dove lo ascoltavano Ugo Cappellacci e i supporters sardi, bensì con un circolo di Aquileia. “Avete scelto di organizzare il comizio in un posto che si chiama i ‘patriarchi’ per la mia veneranda età…”, aveva esordito Silvio. La platea, però, ha reagito freddamente, non capendo. Cappellacci ha provato ad ‘avvertirlo’: “Presidente, siamo all’hotel Miramare ad Alghero…”. Ma nulla, cinque minuti avanti a parlare di club e nemmeno una parola. Poi una pausa, ha parlato con qualcuno, e finalmente: “Pronto! Chiedo scusa, mi hanno passato voi dicendo che era il club Fi di Aquileia. Invece c’è Ugo. Mi hanno fatto uno scherzo, deve essere qualcuno di sinistra della segreteria che si è infiltrato dentro”. E ancora: “Sei Ugo tu? chiedo scusa, ma siccome mi hanno programmato una telefonata con un club di Aquileia, ho salutato gli amici di Aquileia e stavo spiegando la situazione che mi ha portato a ricontrattare la situazione attraverso questi club, che sono importanti anche in Sardegna”.

Poi ha concluso: ‘Bisogna recuperare i delusi e i disgustati dalla politica. Molti pensano di non andare a votare, alle elezioni in generale e anche li’ in Sardegna, e a questi si aggiunge anche quel 20% che dichiara ancora di stare con Grillo, anche se il Movimento 5 Stelle in Sardegna si è tirato fuori dalla competizione. La somma di coloro che possiamo contattare per convincerli a tornare a votare e darci il loro voto sono un’infinità di persone, il 40% di chi dichiara di non votare e di chi ha votato la volta scorsa per i 5 Stelle”.

Fuga dal Corinthians… Pato scappa dai tifosi, pronto ad essere accolto dai “cugini”?

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Alexandre Pato, ex attaccante del Milan e i tifosi del Corinthians sono ai ferri corti, ma ora sembra vicino lo scambio con Jadson e il passaggio dai  ‘cugini’ del San Paolo. A rivelarlo ai media brasiliani è stato  il direttore sportivo del club di appartenenza del ‘Papero’, Ronaldo Ximenes: ”Non c’è nulla di certo, ma c’è più di una possibilità”. L’allenatore del Cotinthians, Mano Menezes, ha poi aggiunto: “Se abbiamo deciso di fare questo, si capisce che la riteniamo una cosa positiva. L’arrivo di Jadson ci dà la possibilità di fare quello che vogliamo, e lo scambio è positivo pure per Pato”.

Saranno felici i tifosi del Corinthians che  nell’ultimo fine settimana, hanno invaso il centro di allenamento della squadra per protestare. Le proteste nei confronti di Pato si sarebbero poi trasformate in vere e proprie minacce e il giocatore avrebbe deciso di lasciare il club, al quale è legato da un contratto che scadrà nel 2016.

Il suo agente, l’avvocato Luiz Bussab, ha riferito ai media brasiliani che l’attaccante non si sentiva più sicuro e voleva andarsene. Tuttavia, Menezes ha negato che l’incidente possa favorire il trasferimento dell’attaccante e ha detto che la decisione è stata presa, partendo dall’idea di costruire “un nuovo gruppo, una formazione diversa”.

Il Corinthians ha pagato circa 15 milioni di euro per acquisire il cartellino di Pato dal Milan, nel 2013, in quello che è considerato uno dei più grandi trasferimenti della storia del calcio brasiliano.

La crisi economica fa volare il calciomercato italiano

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Sembra una contraddizione in termini eppure la crisi economica che ha bloccato i mercati economici ha spinto al rialzo il calciomercato. Nonostante i bilanci di molti club risultino tutt’ora in rosso uno studio della Fifa, il Global Transfert Market, rivela che per i trasferimenti dei calciatori sono stati spesi 2,7 miliardi di euro nel 2013. I club italiani in tal senso sono molto attivi e si sono piazzati al secondo posto con 475 milioni, subito dietro l’Inghilterra la quale ha speso 913 milioni. Terza la Spagna.

Sono stati presi in esame i 6000 club professionistici nel mondo di 200 nazioni e l’analisi ha mostrato come, rispetto al 2012, vi sia stato un aumento di spesa del 41 per cento. In casa nostra, con i presidenti che gridano a costi di gestione elevati, l”incremento rispetto all”anno precedente è stato del 120 per cento.

Nel 2013 i trasferimenti internazionali di giocatori ancora sotto contratto sono stati 1628 (il 14%) delle 12.309 operazioni concluse e in questi numeri non ci sono i trasferimenti di calciatori nello stesso Paese. E, per quanto riguarda questi trasferimenti, gli intermediari hanno incassato 216 milioni di commissioni.

I club italiani hanno acquistato 304 giocatori nel 2013 (incremento del 15%) e, nello stesso tempo, ne sono partiti 382. E” il Brasile il serbatoio mondiale visto che da là 1402 giocatori se ne sono andati. Per quanto riguarda l”Italia, l”analisi della Fifa ha evidenziato che da noi sono arrivati 39 giocatori dalla Liga e nello stesso tempo in Spagna sono andati 35 atleti.

Palloni e forchette: il club di Serie A che si dà alla cucina!

hellas-ristorante-tuttacronacaArriva il primo ristorante europeo di un club clacistico: si tratta dell’Hellas Kitchen Restaurant&More e apre a Verona, su una superficie commerciale di 700 mq, con 180 posti a sedere, 75 posti auto, una sala polifunzionale e dotata di lavagna interattiva multimediale di 77 pollici. Il locale è pensato anche per ,accogliere meeting, conferenze, business happening e non manca uno spazio in cui acquistare il merchandising ufficiale dei gialloblù. Per quel che riguarda l’offerta gastronomica, il ristorante guarda a Verona e al Veneto: l’impasto utilizzato in pizzeria è realizzato con la farina prodotta da un’azienda locale, mentre in cucina verranno impiegati solo prodotti del territorio, per realizzare piatti della tradizione veneta e adriatica, anche reinterpretati in chiave moderna.

Casa Milan, in mezzo a tanti dubbi e flop avviene il trasferimento. Nuovo inizio?

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Nuova sede per il Milan che cerca un nuovo inizio soprattutto dopo il deludente avvio di Campionato che lentamente si sta trasformando in un’aonia per l’intero team. Tra la panchina di Allegri che trema e Balotelli che guarda oltre i confini italiani alla ricerca di un nuovo club, tutto sembra alla fine di un era. C’è chi l’addio lo ha già dato e sta preparando le valigie come l’ad Galliani pronto a levare le tende nei primi mesi del prossimo anno, ma intanto inaugura i nuovi uffici. Il trasferimento Sport Mediaset lo racconta così:

“…Con il trasferimento di Adriano Galliani nei nuovi uffici, la società rossonera ha dato addio alla storica sede in via Turati per trasferirsi nella nuova in via Rossi, nell’area Portello di Milano, zona Fiera. non lontano da San Siro. La nuova sede si chiama “Casa Milan”, come si può vedere dalla foto scattata all’amministratore delegato rossonero.

Al quarto piano del palazzo, quello riservato alla presidenza e agli alti dirigenti, si trova il nuovo ufficio dell’ad rossonero e un corridoio lo separa da quello di Barbara Berlusconi, praticamente speculare. In mattinata Galliani ha visitato l’intera sede, che ospitera’ circa 120 dipendenti del Milan, dalla sala stampa a quella per i ricevimenti, dalla terrazza alla sala relax.
Fuori e dentro il palazzo che il Milan ha preso in affitto, gli operai sono ancora all’opera per concludere i lavori. Casa Milan entrerà a pieno regime ad aprile, quando sarà attivo il museo della società, che ospiterà anche le coppe fino a ieri conservate nella sala dei trofei di via Turati…”.

Attentato all’allenatore di Tripoli

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E’ sfuggito a un agguato l’allenatore egiziano  Hossam El-Badry, che attualmente guida il club della massima serie libica Al Ahly, di Tripoli. L’attentato è avvenuto ieri sera mentre l’allenatore stava rientrando in auto nella capitale dopo un incontro di campionato disputato a Misurata. Tre persone hanno aperto il fuoco contro la vettura dell’allenatore El-Badry, mandando in frantumi il lunotto posteriore.

L’allenatore è riuscito a non perdere il controllo dell’automezzo e a restare sulla strada e, quindi, a raggiungere un vicino posto di polizia. El Badry, 53 anni, viene considerato uno degli allenatori più vincenti del Continente.

Al suo attivo anche un Coppa dei campioni africana vinta lo scorso anno alla guida del club cairota dell’Al Ahly, omonimo di quello di Tripoli che allena dallo scorso maggio.

Se questo è il Pd… Epifani e Bertinotti, in un club esclusivo

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C’è chi si riunisce in sezione, chi al sindacato, chi in pizzeria, chi al bar… chi al circolo! Qui la quota d’iscrizione è di 30mila euro, la retta annuale 3.500. Il circolo “Antico tiro a volo” è uno dei più esclusivi di Roma, il suo presindente Michele Anastasio Pugliese – durante la trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona sui ricchi e sui posti esclusivi che frequentano – si è lasciato “sfuggire” che il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, è tra i soci.

“Nulla di vero” ha ribattuto l’ex sindacalista. “No faccio parte di questo circolo né di altri”.

Il Fatto Quotidiano pubblica l’ultima puntata della saga. E scopre che in realtà il circolo Epifani lo frequenta da tempo. E lui alla fine conferma.

“Il segretario del Pd festeggiò in questi luoghi incantati, non certo da fabbrica di periferia, i suoi sessant’anni (marzo 2010) e ci è tornato, almeno un paio di volte a stagione per pranzare o cenare con la moglie. L’ha raccontanto Pugliese che si è scusato per l’errore a Presa diretta. E l’ha confermato Epifani che ci tiene a precisare per far intuire la distanza che lo separa da un gioiello (di lusso) simile, che un pasto può sfiorare 35 euro: “Ma non faccio sport, ci vado qualche sera. Cercavo un posto a modo per un rinfresco con gli amici”.

Negli anni hanno partecipato anche altri politici a feste ed eventi del circolo, ecco uan carrellata di immagini relative a diversi esponenti, non solo del Pd, ma anche di altre forze politiche, e foto del circolo:

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Insomma Epifani ci va, ma non è socio. E come ogni non iscritto non potrebbe accedere ai locali. Ci va perché gode, si legge sul Fatto Quotidiano, della reputazione di uomo “molto referenziato”, e Pugliese rivendica la consumata amicizia e “simpatica con la moglie del capo democratico.

Epifani non è l’unico c’è anche un video, tratto da Presa Diretta del 02-09-2013 che testimonia la presenza di Bertinotti all’interno del circolo:

La dolce vita del Pd?

Sesso in auto, scoperti, fuggono, ma vengono denunciati

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Due ultra sessantenni, sotto la calura estiva e con ben oltre trenta gradi di temperatura, sono stati sorpresi in auto – davanti alla siepe che delimita un club del tennis a Mogliano, vicino Venezia – mentre facevano sesso e hanno provato a fuggire.  Lei ha 65 anni e lui 72, ma sembra che volessero concedersi un’insolita trasgressione che però sembra poi che sia stata punita molto duramente. A “beccare” i due amanti sarebbe stata la barista del tennis club, uscendo dall’ingresso principale per una commissione, che non ha potuto fare a meno di notare quell’anziano signore completamente nudo in piedi sul predellino della propria auto. Ed è subito scattato l’allarme. Immediato intervento dei carabinieri di Mogliano per paura che quell’uomo che si agitava fosse un molestatore. (Fonte Leggo)

La nuova moda è il party sottoterra… ma è vietato!

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New York e i suoi mille volti. Dopo aver sperimentato ogni tipo party, ora è trendy farlo sottoterra. Sono gli hipster appassionati di questo nuovo stile di party, coloro che rifiutano gli esclusivi club di Soho e del Meatpacking District. L’underground ha poi i suoi vantaggi: lontano dagli occhi dei cops, i partecipanti ai parti non di rado si denudano.

Dopo che il Gothamist ha pubblicato le immagini di una festa in una stazione abbandonata della metropolitana sulla Second Avenue, vicino a Canal Street, la polizia ha aperto un indagine. Come riporta la rete tv Abc, per accertare cosa esattamente hanno fatto le circa 200 persone radunate nella stazione costruita nel 1970 ma poi abbandonata per mancanza di fondi.

”E’ un reato grave, ora vietato al pubblico”, ha commentato la Metropolitan Transportation Authority. L’evento e’ stato organizzato da Jeff Stark e dalla sua azienda Nonsense NYC: dopo essersi dati appuntamento nella zona di Canal Street, nella parte meridionale di Manhattan, ora assai di moda, gli ospiti sono arrivati alla festa attraverso un ingresso di emergenza che sbucava nello spazio sotterraneo pieno di graffiti.

Ma in fondo a chi davano fastidio? Meglio una pistola in tasca, che un party nudi?

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Chi nominerà il Presidente della Repubblica?

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Dopo aver accantonato l’idea di una elezione diretta del Capo dello Stato, spereremmo che almeno fosse il nostro Parlamento a eleggere la più alta istituzione della nostra Repubblica… e se nella forma sarà così, non lo sarà, quasi certamente, nella sostanza! E’ inutile continuare a negare che ci sono uomini, le cui facce sono sconosciute, che hanno messo le mani sull’Europa (basti vedere cosa sono stati capaci di fare in Grecia e come hanno “suicidato” Cipro). Quel potere silenzioso che ha prima imposto l’unificazione, facendocela immaginare come gli Stati Uniti D’Europa per poi rivelarsi una dittatura economico-finanziaria pronta a sacrificare cittadini dell’area mediterranea per mantenere i privilegi dei cittadini del nord Europa.

Quale potrebbe essere quindi un Presidente della Repubblica che non sia scomodo a questi poteri? Probabilmente un Amato, un Prodi o un D’Alema. Uomini che conoscono i meccanismi e che sono pronti a compromettersi per il bene comune dell’Europa. Ma gli italiani veramente voterebbero questi nomi? Sicuramente è impensabile che potrebbero ambire alla carica massima dello Stato se ci fosse stata l’elezione diretta… Sono stati già abbondantemente bocciati in precedenza e di conseguenza i loro nomi vengono indicati da un potere estraneo alla democrazia e che li impone esclusivamente in funzione del progetto euro finanziario che deve fare da apripista al governo finanziario mondiale. Nel silenzio più assoluto delle istituzioni, incapaci di contrastare un potere così forte come quello che si è generato soprattutto in Europa e che ha tolto la sovranità agli Stati, uno di questi uomini verrà eletto come Capo di Stato. Quali sono i requisiti per ambire a questi titoli? Forse proprio Ciampi ne è la personificazione più forte. Entusiasta dell’euro, pronto a svendere l’Italia insieme a Prodi in nome di quella moneta unica che ci ha portato sul lastrico. In tempi più recenti abbiamo avuto Monti,  anche lui prono davanti alla Merkel, vera espressione di questo potere economico finanziario, capace di strangolare gli italiani senza rimorsi per rendere “credibile” il nostro Paese agli occhi dell’Europa. Ma l’Europa è credibile agli occhi degli italiani? A chi importa se gli italiani vogliono una politica diversa? A chi importa alzare la voce in Europa per il benessere dei cittadini? Chi sarà Presidente dovrà garantire solo la piena aderenza al potere nascosto dietro a indici occulti come lo spread o l’indebitamento dello Stato (che ancora oggi non si riesce a capire a quando ammonta… tra esodati non calcolati, debiti contratti con le piccole imprese completamente cancellati dalle stime di Bankitalia e il paniere italiano che contiene beni del tutto superati o inutili per cercare di arginare l’inflazione).

La presidenza italiana sarà quindi scelta dalla Bilderberg.

 Che cosa è il club Bildeberg? E’ una sorta di gruppo di “potenti”, una massoneria all’ennesima potenza che si riunisce durante l’anno, a porte chiuse, e affina le politiche che dovranno guidare gli stati fino al prossimo incontro. E se qualcuno non rispetta le direttive? Semplice succede come in Grecia o a Cipro… Mario Monti che ha partecipato all’ultimo incontro tenutosi a novembre a Roma all’Hotel de Russie ha affermato che “Il club Bilderberg non è una setta segreta. Magari qualche politico italiano ci andasse! Ci aiuterebbe ad uscire da un isolamento politico e culturale italiano”. Negli anni hanno partecipato alle “riunioni” Enrico Letta, Lilli Gruber, Franco Bernabè, Fulvio Conti, John Elkann, Giulio Tremonti, Mario Draghi, Romano Prodi…

L’Olanda ammette i club pedofili!

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Sentenza choc di una corte d’appello olandese che ieri – ribaltando la sentenza di primo grado – ha stabilito che non deve essere vietata l’attività di una fondazione che promuove la pedofilia. Lo scorso anno il tribunale civile di Assen aveva ingiunto lo scioglimento del gruppo ‘Stitching Martijn’ rilevando che le sue proposte sui contatti sessuali tra adulti e bambini erano contrarie alle norme ed ai valori della società olandese.
Ieri la corte d’appello di Leeuwarden ha affermato che i testi e le foto presenti sul sito web della fondazione non contravvenivano la legge. Aggiungendo che il fatto stesso che alcuni dei suoi membri siano stati condannati per reati sessuali, non andava connesso al lavoro della fondazione stessa.
La Corte d’appello ha rilevato che le proposte per la liberalizzazione della pedofilia sono «una seria contravvenzione di alcuni principi del sistema penale olandese», in particolare per quanto concerne la minimizzazione dei «pericoli dei contatti sessuali con giovani».
Ma i giudici hanno sentenziato che la società olandese è sufficientemente «resistente» per affrontare «le dichiarazioni indesiderabili ed il comportamento aberrante» promosso dal gruppo fondato nel 1982 e sciolto lo scorso anno in seguito alla sentenza di primo grado. Il suo ex presidente, Martijn Uittenbogaard, ha affermato che i 60 soci non si riuniranno per decidere i prossimi passi. L’ufficio del procuratore sta valutando l’ipotesi di un ricorso in terzo grado.

L’indagine Ue sul Real Madrid!

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La Commissione per la concorrenza dell’Unione Europea staindagando sul Real Madrid, in particolare sul contratto tra il club e il comune di Madrid riguardante la cessione dei diritti su ‘Las Tablas’, un’area a nord della capitale spagnola vicina allo stadio Santiago Bernabeu. Secondo l’Indipendent, l’inchiesta della UE potrebbe avere ripercussioni sulla possibilità del Real Madrid di far fronte agli obblighi imposti dal Fair Play finanziario.

Nel 1996 il club madrileno e l’amministrazione comunale di Madrid hanno firmato un accordo per la cessione di una parte dell’area nord di Madrid, Las Terras, dove sarebbero poi sorti alberghi, ristoranti e attività commerciali che stanno portando ottimi ricavi al Real Madrid, e permette alle ‘merengues’ di acquistare nuovi (e costosi) calciatori. Stando alle indagini che stanno compiendo negli uffici dell’Unione Europea, il comune di Madrid avrebbe sovrastimato i debiti con il club in modo di poter vendere a l’area a prezzo più basso: secondo l’articolo 87 del Trattato della Comunità Europea questo rappresenta un aiuto di stato illegale. Dal canto suo il Real si difende dichiarando che la stima dell’area “è stata fatta dall’amministrazione comunale, che avrà sicuramente agito nei suoi interessi e non in quelli del club”
La notizia è stata confermata dal portavoce di Joaquin Almunia, spagnolo vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per la concorrenza. Indagine analoghe “riguardano i club di diversi paesi” ha detto il portavoce ricordando che sul Real non è stata ancora aperta un’inchiesta formale, come invece già successo alcune settimane fa per società olandesi.

La guerra dei chicchi!

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Una guerra a colpi di chicchi di caffé si appena consumata a Torino. A spuntarla è stata l’azienda Vergnano, le cui capsule di caffé sono state giudicate compatibili con le macchine Nespresso. Lo ha stabilito una decisione del tribunale di Torino, che ha ordinato alla Spa Nespresso Italiana di «astenersi dalle attività denigratorie delle capsule prodotte da Vergnano» e di eliminare entro 60 giorni le «informazioni errate dalle istruzioni delle macchine per caffè espresso». Accolta quindi la richiesta di Caffè Vergnano, che aveva avviato il procedimento lo scorso febbraio.
Secondo quanto riporta un comunicato dell’azienda piemontese, Vergnano, assistita dall’avvocato torinese Fabrizio Jacobacci, lamentava da parte della Spa. Nespresso Italiana titolare dei negozi monomarca Nespresso, un comportamento concorrenzialmente scorretto oltre che ingannevole per i consumatori. Da un’indagine effettuata presso alcuni punti vendita Nespresso di Roma, Bologna, Milano e Torino, Vergnano aveva infatti appreso che gli addetti alle vendite descrivevano le sue capsule come «più o meno compatibili» se non «da buttare». Inoltre, informavano i clienti che le macchine del caffè a marchio Nespresso erano state modificate in modo da non funzionare con le capsule Espresso1882 e che la relativa garanzia non aveva effetto se la macchina veniva utilizzata con le capsule Vergnano. Anche i libretti d’istruzione di tali macchine, infine, esplicitavano che l’apparecchio funzionava solo con capsule Nespresso Club. L’effetto di tali comportamenti è stato ritenuto da parte di Caffè Vergnano come lesivo per l’immagine dell’azienda, con conseguente danno commerciale, perdita della reputazione e della clientela. Per questo motivo, lo scorso 15 febbraio l’azienda piemontese ha avviato un procedimento legale, al termine del quale il tribunale di Torino ha ritenuto «sussistente l’attività denigratoria».

A dicembre Beckham saluterà il L.A. Galaxy, club in cui ha giocato nelle ultime 6 stagioni

 

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