E’ già online il primo film sulla talpa del Datagate. VERAX, dal latino “colui che dice la verità”, racconta lo scandalo delle intercettazioni e la storia del suo protagonista Edward Snowden. Girato in tempi record ad Hong Kong, il primo luogo dove Snowden si era rifugiato, Verax è il cortometraggio, della durata di 5 minuti, girato da quattro registi amatoriali della colonia britannica che si sono così fatti beffe delle major di Hollywood, già in procinto di commissionare sceneggiature sul caso.
“Essere stato il primo a girare un film sulla vicenda è stato davvero una soddisfazione”, ha detto alla France Presse il regista Edwin Lee. La somiglianza dell’attore che interpreta l’agente è impressionante. Si chiama Andrew Cromeek ,è un professore americano amico dei registi, che ha avuto solo bisogno di un paio di occhiali e del taglio di capelli giusto. E’ lui che diventa quella “Bocca della verità” che mette a dura prova gli equilibri mondiali. L’imbarazzo degli Usa, la fuga di Snowden e i documenti in possesso all’ex imprenditore tecnico e dipendente della Central Intelligence Agency, sono gli elementi centrali di un corto davvero avvincente. D’altra parte il Datagate – se non fosse pericoloso a livello globale e quindi degno della massima prudenza – potrebbe essere un copione perfetto per Hollywood.
Nei titoli di coda del film si apprende che quella fuga di Snowden precipitosa da Hong Kong ha spiazzato i realizzatori del corto che speravano con la loro opera di far pressioni sulle autorità del Paese per sensibilizzare l’opinione pubblica nella battaglia legale sull’estradizione.
Verax è anche il nome in codice che lo stesso Snowden si era scelto. Verax fu lo stesso pseudonimo di Clement Walker, un politico che contestò il parlamento inglese nel XVII secolo, e che per le sue idee morì, dopo una prigionia brutale, rinchiuso nella Torre di Londra.