Si avvera il sogno più ancestrale dell’uomo… il poter volare. Arriva Antigravity Yoga, una disciplina praticata in sospensione, ma accessibile a tutti, che sta conquistando l’Italia da nord a sud, isole comprese.
L’idea è di Christopher Harrison, atleta, ballerino e coreografo statunitense, che nel 1991 fondò la compagnia artistica Antigravity Inc e progettò nel 1999 la prima amaca antigravità in tessuto soft touch. La disciplina è stata sviluppata inizialmente come forma di riscaldamento per la compagnia di danza e rinforzo muscolare.
Fu proprio Harrison a sperimentare i benefici della decompressione su la colonna vertebrale e sulle articolazioni e pian piano studiò il metodo dell’Antigravity yoga.
“Si tratta di un tipo di lavoro fisico e mentale adatto a tutti: la forza della vita che ti butta giù è la stessa energia che ti fa risalire” spiega Sayonara Motta, campionessa mondiale di aerobica nel 1992 e oggi master trainer per l’Italia di antigravity fitness. Liberarsi del senso di gravità ha molti vantaggi: svincola le articolazioni dalla compressione, distende la colonna, migliora il sistema circolatorio e linfatico, ringiovanisce la pelle stimolando la microcircolazione e infonde fiducia in se stessi.
Molte casalinghe e persone normali si ritrovano in posizioni sospese che non avrebbero mai immaginato. Poi scendono dalle amache, si misurano con il metro posizionato all’uscita della sala e sono più alte di due centimetri grazie al lavoro di decompressione: un risultato tangibile fin dalla prima lezione, anche se purtroppo non cumulativo. Vedere il mondo da una prospettiva diversa aiuta, inoltre, ad aprire la mente ed essere più creativi.