In occasione dei Bafta, i British Academy Film Awards, la coppia più glamour di Hollywood, Angelina Jolie e Brad Pitt, ha optato per condividere il look. Niente abito lungo infatti per l’attrice ma uno smoking coordinato a quello del compagno. Ovviamente la scelta della star non è passata inosservata e ha catalizzato i flash. Unica differenza rispetto a Brad, il papillon slacciato che valorizza la scollatura della camicia.
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Smoking per due: Brad Pitt e Angelina Jolie si copiano il look sul red carpet
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/16/smoking-per-due-brad-pitt-e-angelina-jolie-si-copiano-il-look-sul-red-carpet/
La serata che rende onore al cinema inglese: Bafta 2014
Si sono assegnati nella serata di domenica i Bafta 2014, l’equivalente inglese degli Oscar e se ancora una volta Sorrentino ha trionfato come miglior film in lingua straniera è stata la pellicola di Alfonso Cuaron Gravity a far incetta di riconoscimenti. Il film di fantascienza che ha come protagonisti Sandra Bullock e George Clooney si è aggiudicato tra gli altri i premi come miglior film inglese e miglior regia. 12 Anni Schiavo è invece stato premiato con il Bafta più desiderato, quello come Miglior Film dell’Anno.
Per quel che riguarda le altre assegnazioni, American Hustle e Philomena si sono aggiudicati i premi di sceneggiatura mentre Frozen è stato eletto Miglior Lungometraggio Animato. Passando agli attori, il protagonista di 12 anni schiavo, Chiwetel Ejiofor, si è aggiudicato il riconoscimento mentre Jennifer Lawrence è risultata essere la Miglior attrice Non protagonista, Barkhad Abdi Miglior Attore non Protagonista e Cate Blanchett Migliore Attrice Protagonista. Altri 4 i Bafta portati a casa da Gravity, con Peter Greenaway premio speciale per il contributo dato al cinema inglese nel corso degli anni e Will Poulter eletto miglior giovane in ascesa.
Questa la lista completa dei premiati:
MIGLIOR FILM
12 ANNI SCHIAVO di
Steve McQueen
MIGLIOR FILM BRITANNICO
GRAVITY, Alfonso Cuarón, David Heyman, Jonás Cuarón
MIGLIOR DEBUTTO DI UN REGISTA, SCENEGGIATORE O PRODUTTORE BRITANNICO
KIERAN EVANS (Director/Writer) Kelly + Victor
MIGLIOR FILM NON IN LINGUA INGLESE
THE GREAT BEAUTY Paolo Sorrentino, Nicola Giuliano, Francesca Cima
MIGLIOR DOCUMENTARIO
THE ACT OF KILLING Joshua Oppenheimer
ANIMATED FILM
FROZEN Chris Buck, Jennifer Lee
MIGLIOR REGIA
GRAVITY Alfonso Cuarón
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
AMERICAN HUSTLE Eric Warren Singer, David O. Russell
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
PHILOMENA Steve Coogan, Jeff Pope
MIGLIOR ATTORE
CHIWETEL EJIOFOR 12 Years a Slave
MIGLIORE ATTRICE
CATE BLANCHETT Blue Jasmine
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
BARKHAD ABDI Captain Phillips
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
JENNIFER LAWRENCE American Hustle
MIGLIORE COLONNA SONORA
GRAVITY Steven Price
MIGLIOR FOTOGRAFIA
GRAVITY Emmanuel Lubezki
MIGLIOR MONTAGGIO
RUSH Dan Hanley, Mike Hill
MIGLIOR SCENOGRAFIA
THE GREAT GATSBY Catherine Martin, Beverley Dunn
MIGLIOR COSTUMI
THE GREAT GATSBY Catherine Martin
MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
AMERICAN HUSTLE Evelyne Noraz, Lori McCoy-Bell
MIGLIOR SUONO
GRAVITY Glenn Freemantle, Skip Lievsay, Christopher Benstead, Niv Adiri, Chris Munro
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
GRAVITY Tim Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould, Nikki Penny
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE BRITANNICO
SLEEPING WITH THE FISHES James Walker, Sarah Woolner, Yousif Al-Khalifa
MIGLIOR CORTO BRITANNICO
ROOM 8 James W. Griffiths, Sophie Venner
Outstanding Contribution To British Cinema
Peter Greenaway
Rising Star Award
Will Poulter
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/16/la-serata-che-rende-onore-al-cinema-inglese-bafta-2014/
In mille ai funerali di Nadia, la 14enne suicida
Era il 9 febbraio e la 14enne Nadia, stanca dei numerosi insulti che le arrivavano sul suto Ask.fm, ha deciso di compiere un gesto estremo gettandosi nel vuoto dal tetto dell’hotel Palace di Cittadella, nel Padovano. Oggi si sono tenuti i funerali della giovane e non sono mancati momenti di tensione anche durante la funzione. Mentre un’amica della ragazzina stava leggendo un messaggio, infatti, un parente di Nadia le ha urlato contro di stare zitta e di andarsene. La giovane è stata portata via sotto shock. La contestazione è giunta perchè i parenti della 14enne accusano gli amici di non aver segnalato quel che stava accadendo a Nadia. Tanti amici e compagni di scuola, compresi quelli delle medie, erano presenti oggi, i vecchi compagni con in mano una rosa bianca. La presidente della Camera Laura Boldrini ha inviato una corona di fiori non potendo partecipare alle esequie per impegni istituzionali a Roma. Da parte sua il Vescovo di Vicenza, Beniamino Pizzol, ha inviato a don Gianni, parroco di Fontaniva, in occasione dei funerali, una lettera in cui si legge: “Vi invito a vivere la vita in pienezza, gustandone gioie e consolazioni, affrontando con coraggio e realismo le fatiche e le sofferenze, come anche le inevitabili sconfitte che tutti incontriamo nel faticoso cammino dell’esistenza”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 15, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/15/in-mille-ai-funerali-di-nadia-la-14enne-suicida/
A piedi nudi… sul red carpet!
I Golden Globes che quest’anno hanno regalato anche una forte emozione all’Italia, attribuendo il premio come Miglior Film Straniero a La grande bellezza di Paolo Sorrentino, hanno riservato anche qualche sorpresa. Come Julia Roberts che si aggirava per il red carpet scalza. Alla diva, evidentemente, stavano scomode le scarpe a stiletto e così, al termine della cerimonia, ha raggiunto la limousine a piedi scalzi. E per essere sicura di non inciampare… ha anche inforcato gli occhiali da vista!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/13/a-piedi-nudi-sul-red-carpet/
Il nervosismo di Conte: glissa o non risponde e rovina la festa?
Nervoso. Così è apparso Antonio Conte oggi in Versilia in occasione della cerimonia di consegna del Premio Viareggio Sport dove ha mostrato segni di insofferenza: “Oggi non si parla di calcio” ha detto quando i tifosi gli hanno chiesto se sarebbe rimasto alla Juve a fine stagione. Poi
Ogni volta che veniva incalzato dai giornalisti su domande di attualità, appunto sul suo futuro, sul Livorno, sulla Roma, insomma su tutto, ha glissato, rispondendo sempre allo stesso modo fra l’imbarazzo collettivo: “E’ una grande soddisfazione ricevere questo riconoscimento”. Un Conte molto diverso da quello che si è abituati a vedere!
Pubblicato da tdy22 in novembre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/18/il-nervosismo-di-conte-glissa-o-non-risponde-e-rovina-la-festa/
La protesta anti-burqa costa alla Santanchè la richiesta di un mese di arresto
Nel settembre 2009, a Milano, in occasione della cerimonia di chiusura del Ramadan Daniela Santanchè promosse una protesta anti-burqa senza aver chiesto l’autorizzazione della questura. Per questo motivo, il pm del processo che l’ha vista imputata ha formulato una pena di un mese di arresto e una multa di 100 euro. In quell’occassione, la Pitonesse venne colpita allo sterno e riportò lesioni giudicate guaribile in venti giorni. A sferrare il colpo l’egiziano Ahmed El Badry, imputato assieme a lei e condannato a pagare 2mila euro di multa. Il pm ha chiesto che vengano riconosciute le attenuanti generiche alla Santanchè per il suo corretto comportamento processuale, anche perché “si è fatta interrogare”, e perché incensurata. Poi ha spiegato che per il reato di manifestazione non autorizzata “non è previsto il dolo”, ma solo la colpa: quella della Santanchè sarebbe stata di non chiedere l’autorizzazione nelle modalità previste dalla legge. Per quanto riguarda il suo aggressore, El Badry, il magistrato ritiene che vada punito con una multa senza la concessione delle generiche e nemmeno dell’attenuante della provocazione perché “ha colpito una persona, oltretutto di sesso femminile, che esprimeva opinioni”. La sentenza sarà pronunciata dal giudice monocratico dell’ottava sezione penale Elena Balzarotti il 2 dicembre prossimo.
Tornando a quel giorno di settembre di quattro anni fa, così il Corriere ricostruiva la movimentata giornata:
Nel certificato medico del dottor Roberto Antonio Paternollo si legge di una prognosi di «20 giorni» per «contusione emitorace sinistro e contrattura alla muscolatura latero cervicale sinistra». La paziente è Daniela Santanchè. È arrivata in ospedale, il Fatebenefratelli, alle 11.30, in codice verde, cioè il meno grave, dopo una «aggressione». Qualcuno l’ avrebbe colpita («Pugno in pancia» sostiene lei). La polizia si riserva di visionare i filmati delle videocamere dei propri agenti. C’ è stato parapiglia. Erano le 9.10, all’ esterno della Fabbrica del vapore, dove nel tendone del teatro Ciak si celebrava la fine del Ramadan, il mese sacro dei musulmani. La Santanchè manifestava «contro il burqa». Stamane la comunità islamica la denuncerà «per turbativa di culto» e perché «è stata lei, ad aggredire». Il ragazzo con il gesso Torniamo al parapiglia. Di certo c’ è che la Santanchè finisce a terra, ci rimane tre minuti circa. Piange, le fa male il torace, l’ ha picchiato contro l’ asfalto. Attorno, c’ è un ragazzo, musulmano, con un braccio ingessato; è giovane, dicono sia uno dei ragazzi che vendono i tappeti per la preghiera. È particolarmente agitato, teso. La polizia lo terrà da subito d’ occhio (a tarda serata contro di lui non era stato emesso alcun provvedimento). È stato il ragazzo a sferrare quell’ eventuale pugno alla leader del Movimento per l’ Italia? Se sì, noi non lo abbiamo visto, e nemmeno la polizia o la stessa Santanchè. Forse le videocamere? Siamo a pochi metri dal cancello della Fabbrica del vapore, in via Procaccini, a ridosso della centrale Chinatown. Circa 4 mila le persone che pregano. Ci sono uomini. Bambini. E donne. Alcune coperte in volto. Coperte «dal burqa» sostiene la Santanchè. «No, il burqa è afghano, nemmeno sa… questo è il niqab» dice Abdel Shaari. Shaari è il direttore del centro culturale islamico di Milano. Invita a «non cedere alle provocazioni». In dieci non lo ascoltano, ribattono alla Santanchè e ai suoi, che sono una trentina. Tra loro, qualcuno prende di mira una donna e urla: «Ti puzza il fiato, sei brutta, fai schifo». Come risposta, alla Santanchè, ma non riusciamo a capire da quale bocca e volto, arriva un insulto («Put…») e una minaccia («Domani muori»). Gli scudi della polizia La polizia abbassa gli scudi per farci delle transenne, e dividere. Shaari ordina a una ventina di ragazzi di organizzare un cordone davanti all’ ingresso. La polizia ne allestisce un secondo, più compatto e duro. Un po’ ci si calma. Alle 11 Daniela Santanchè, che non intende andarsene, manda a chiamare Shaari. «Voglio entrare e vedere». Permesso accordato. Avvicina un gruppo di ragazze, distribuisce i volantini; si ferma davanti a una signora coperta dal velo, fissa il marito, gli dice: «Liberala. Devi liberarla». La donna non fiata, il marito nemmeno. Solidarietà dal ministro Mariastella Gelmini, le accuse di una «sceneggiata premeditata» da parte del radicale Silvio Viale. A tardo pomeriggio, uscita dall’ ospedale, Daniele Santanchè spiega: «Dovessi ricapitarmi l’ occasione, lo rifarei. Perché gli agenti non hanno fermato quelle donne avvolte dal burqa? E se sotto avessero avuto delle armi, delle bombe? E se si facevano esplodere?». La comunità islamica sostiene che lei abbia provocato. «Falso. Io mi batto per far rispettare la legge». Oggi in Questura A Shaari è giunto un messaggio dell’ Unione delle comunità islamiche in Italia, per condannare l’ azione di «un gruppetto di squadristi». Shaari dice: «Era una bella occasione… Avevamo la possibilità di parlare dei nostri problemi. Niente, non ci è stato permesso». Quali sono i vostri problemi? «Non abbiamo una moschea. Dobbiamo pregare in luoghi provvisori, eppure, in tutti questi anni, abbiamo dimostrato di non creare mai problemi a Milano e ai milanesi». Da quand’ è iniziato a ieri, il Ramadan, nonostante per un mese abbia appunto spostato migliaia di persone da un quartiere all’ altro, non ha avuto effetti collaterali: nessun incidente di percorso, come riconosciuto dal Comune. A Daniela Santanchè, il dottor Paternollo del Fatebenefratelli ha raccomandato di «evitare sforzi» e ha prescritto Aulin e Toradol. Se non lei direttamente, i suoi hanno tentato – confermano gli inquirenti – di togliere il velo ad alcune donne. Tre, per l’ esattezza. Oggi Shaari, le accompagnerà in Questura «per la denuncia contro questa signora che ci ha rovinato la festa».
Pubblicato da tdy22 in novembre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/18/la-protesta-anti-burqa-costa-alla-santanche-la-richiesta-di-un-mese-di-arresto/
Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace, e la cittadinanza romana
Ha ricevuto dalle mani di Ignazio Marino, in Campidoglio, la cittadinanza romana il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, che ha spiegato ai presenti che “Roma mi ha dato la forza di lottare”, aggiungendo che “Diventare cittadini di Roma è diventare cittadini del mondo”. E ancora: “Sono felice e vi sono grata per avermi scelta come cittadina”. Nell’aula Giulio Cesare, dove si è svolta la cerimonia, presenti anche il ministro degli Esteri Emma Bonino, gli ex sindaci della capitale Francesco Rutelli e Walter Veltroni e l’ex calciatore della Nazionale Roberto Baggio che nel 2007 ritirò, in sua rappresentanza, il premio Roma per la Pace. Oggi, i due si sono potuti incontrare, come ha sottolineato il giocatore: “Finalmente siamo fianco a fianco e ci guardiamo negli occhi”. L’onorificenza le era stata assegnata ancora nel 1994, dalla giunta Rutelli, perchè “impegnata sul terreno dei diritti umani e civili e dei diritti delle donne, già privata nella sua libertà personale e in grave pericolo di vita”. Ma la politica birmana fu tenuta agli arresti domiciliari dalla giunta militare nel periodo dal 1989 al 2010, motivo per il quale non potè recarsi in Italia. Nel 2007, la giunta guidata da Walter Veltroni le ha assegnato il premio Roma per la Pace. Aung San Suu Kyi ha scritto in inglese, sul Libro d’Oro di Roma Capitale, dove vengono raccolte le testimonianze di personalità illustre che si recano al Campidoglio: “La mia seconda visita a Roma dopo oltre quarant’anni. Memorabile”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/27/aung-san-suu-kyi-premio-nobel-per-la-pace-e-la-cittadinanza-romana/
Lui ha 8 anni… sua moglie 61!
Sanele Masilela è un bambino africano, di città del Capo, di soli otto anni e si è già sposato. La neo consorte si chiama Helen Shabangu e non è una sposa bambina: la donna ha 61 anni ed è madre di cinque figli. Un matrimonio suis generis celebrato per eseguire un rituale. A dettare le nozze, infatti, sarebbe stato un antenato morto. La cerimonia davanti a parenti e amici avrebbe avuto lo scopo di placare l’ira degli spiriti ed evitare un castigo divino.
Di fronte allo choc della comunità, la famiglia di Sanele ha difeso la cerimonia, dicendo che era solo un rituale e non giuridicamente vincolante: “In questo modo abbiamo fatto felici gli antenati. Se non l’avessimo fatto qualcosa di brutto sarebbe successo in famiglia”.
La vedova, che lavora in un centro di riciclaggio, ha aggiunto: “Non è sbagliato. Sanele era felice di sposarmi” (infatti si vede dalla faccia quanto il bambino sia contento e a suo agio!)
I due non hanno l’obbligo di convivere e sono tornati alla loro vita normale. Sanele ha precisato: “Quando sarò più grande mi sposerò una signora della mia età”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/lui-ha-8-anni-sua-moglie-61/
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