L’omicida di Latina: ha ucciso perchè temeva la fine del mondo

zanier-tuttacronacaIeri mattina l’ex guardia giurata Roberto Zanier ha ucciso due volte. Come lui stesso ha confessato agli agenti della Squadra Mobile di Latina, durante l’interrogatorio, ha tolto la vita alla madre mentre la donna dormiva. Per quel che riguarda il resto della mattina, al momento, l’uomo ha detto agli agenti, ai quali è parso “in evidente stato confusionale e molto stanco”, di avere ricordi confusi. Del resto, dopo i primi frammenti di racconto si è addormentato negli uffici della Mobile. Nel corso dell’interrogatorio “non ha mai pianto”. Nelle prossime ore sarà ascoltato dal magistrato della Procura di Latina. Zanier avrebbe agito in preda ad un raptus dovuto al terrore per la fine del mondo. Nel frattempo Andrei Gabriel Bogdan, il ragazzo romeno ferito dall’ex guardia giurata, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e al momento si trova nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

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Roberto Zanier, l’ex guardia giurata colpevole di duplice omicidio, catturato

omicidio-latina-tuttacronacaQuesta mattina l’ex guardia giurata Roberto Zanier ha ucciso sparando, la madre e a una donna, affittuaria, con la sua famiglia, di un garage. Si è quindi dato alla fuga ma, in tarda mattinata, gli agenti sono riusciti a rintracciare e catturare l’omicida che vagava in stato di shock nelle campagne intorno a Borgo Montello, alla periferia di Latina. In precedenza era stata rinvenuta l’auto, una Renault Kalos, utilizzata per la fuga. L’uomo non aveva invece con sé l’arma del delitto, una pistola, nascosta in un luogo poi segnalato alla polizia che la sta recuperando. Gli accadimenti, iniziati attorno alle 4.30 della scorsa notte, li ricostruisce Repubblica, che spiega che la scia di sangue era inizata al secondo piano di via Rappini dove l’ex guardia giurata con un passato da cestista ha ucciso, nel sonno, la madre, Norina Londero, di 68 anni. Poi è uscito armato e si è recato in una villetta di proprietà della sua famiglia in via Idrovora, dove vivono il padre e lo zio, per riscuotere l’affitto dalla famiglia romena che vive nel garage. Qui ha aperto il fuoco contro Elena Tudora, romena di 44 anni, uccidendola e ferendo alla testa il figlio 21enne, portato in ospedale al Santa Maria Goretti in gravi condizioni, e il compagno della donna, colpito in maniera non grave. Zanier ha poi tentato di uccidere ancora, un’altra donna, ma la pistola si è probabilmente inceppata. E’ stata proprio la potenziale terza vittima ad avvertire la polizia. Immediatamente è scattata la caccia all’uomo e il padre del killer, separato dalla moglie, ascoltato in mattinata mentre medico legale e polizia scientifica lavorava sui luoghi degli omicidi. Per gli inquirenti, il movente del gesto sarebbe legato al mancato pagamento dell’affitto. Ha aggiunto a SkyTg24 il capo gabinetto della Questura di Latina, Manuela Iaione, ”sembra che lui fosse anche un po’ depresso”. A raccontarlo sarebbe stati gli amici, ascoltati in questura, che avrebbero anche raccontato alla polizia che Zanier non aveva dissapori con la madre, con la quale viveva, quanto piuttosto con il padre. Zanier si trovava senza lavoro da mesi, visto che la catena di supermercati presso la quale era impiegato era finita in un grande caso di bancarotta fraudolenta. Proprio nei confronti dell’azienda vantava un credito di numerosi stipendi. Penultimo di quattro fratelli e una sorella, aveva un passato di lavoretti saltuari, tra cui proprio quello di guardia giurata, e di rappresentante di vini, insieme con il padre. Ha fatto parte anche delle giovanili del Latina basket.

Prima la cattura… poi il pentimento! Parla il serial killer

gagliano-verrina-tuttacronacaE’ stato il legale di Bartolomeo Gagliano, il serial killer evaso da Genoa e catturato a Mentone in Francia, a rendere note le prime parole del 55enne appena riconsegnato allo giustizia: “Sono dispiaciuto per aver tradito la fiducia della dottoressa Verrina e del dottor Mazzeo”.Le due persone a cui Gagliano fa riferimento sono rispettivamente il magistrato di sorveglianza che ha disposto il permesso premio e il direttore del carcere, entrambe finite nella bufera per l’evasione.

Catturato! Preso in Francia il serial killer di Savona

bartolomeo-gagliano-tuttacronacaE’ stato catturato a Mentone, in Francia, il serial killer Bartolomeo Gagliano, evaso dopo un permesso premio. A riferirlo il ministro Cancellieri, che stamane ha riferito sul caso alla Camera e ha annunciato un’indagine approfondita. “Una circostanza che intendo chiarire subito è che sia il magistrato di sorveglianza che il carcere di Genova erano a conoscenza dell’intero percorso giudiziario del detenuto”. Così il ministro della Giustizia nel corso dell’informativa nell’aula della Camera, sulla vicenda di Bartolomeo Gagliano. E aggiunge: “Si tratta di un episodio gravissimo che richiede un accertamento molto rigoroso. Inutile negare che questo rischia di essere un duro colpo a quanto stiamo facendo per rendere il carcere un luogo più civile e in grado di assolvere alla propria funzione rieducativa. Faremo chiarezza ed individueremo eventuali responsabilità. Fatti di questo genere non possono e non devono accadere.” La prima risposta giunta da Genova è stata quella del giudice di sorveglianza Daniela Verrina che ha firmato il permesso premio. Un provvedimento – ci tiene a spiegare – preso “su basi legittime, dopo un lungo studio delle relazioni che riportavano da tempo una compensazione del disturbo psichiatrico, lucidità, capacità di collaborare, tranquillità e nessun rilievo psicopatologico”. Aggiunge: “È il caso più studiato di questo tribunal”». Intanto è stata avviata un’azione disciplinare per il direttore del carcere di Marassi Salvatore Mazzeo . Per lui si profila un trasferimento. A breve sarà disposto il suo spostamento presso il Provveditorato regionale per la Liguria dell’Amministrazione Penitenziaria.

Offerta taglia per la cattura dell’assassino della gioielliera!

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Mirkoro, catena di negozi di compravendita di oro usato, ha offerto una taglia di 50mila euro “per la cattura dell’assassino” di Maria Angela Granomelli, uccisa lo scorso 3 agosto nella sua gioielleria a Saronno (Varese) da un uomo che l’ha colpita alla testa con un portagioie e ha infierito con calci e pugni per poi fuggire con monili di scarso valore. E’ una settimana che quattro camion con cartelli avvisano della taglia che pende sull’uomo mostrato dalle telecamere a circuito chiuso della gioielleria e diffuse dalla Procura di Busto Arsizio. Nei prossimi giorni si pensa anche che possano essere distribuiti anche volantini nella zona.

I titolari della catena, si legge in una nota, ”conoscevano personalmente la signora Maria Angela Granomelli e per questo motivo è stato deciso un gesto forte e significativo, al fine di aiutare e sostenere il lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine”.

”Tale somma verrà erogata a colui o coloro che consegneranno alle forze dell’ordine l’individuo ritratto in fotografia – prosegue -, e nel caso in cui la cattura avverrà da parte delle forze dell’ordine tale somme verrà devoluta seguendo specifiche indicazioni da parte dell’arma”.

Delitto Fragalà: scattate le manette per i presunti killer

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I carabinieri di Palermo hanno compiuto tre arresti: in manette sono finiti Francesco Arcuri e Salvatore Ingrassia, già detenuti per mafia ed estorsione e ritenuti affiliati a Cosa Nostra, al mandamento di Porta Nuova, e Antonino Siragusa. I tre sarebbero i presunti killerdell’avvocato Enzo Fragalà, aggredito il 23 febbraio del 2010 a colpi di bastone, a pochi metri dal suo studio e morto dopo tre giorni di coma. L’avvocato, uno dei più noti penalisti della città, era anche un ex parlamentare di An. Le piste seguite sono due: passionale e mafiosa. Stando alla collaboratrice di giustizia Monica Vitale, che aveva una relazione con un uomo d’onore, il penalista sarebbe stato ucciso perché aveva infastidito la moglie di un cliente. Ma gli investigatori non escludono, invece, che dietro al delitto ci siano scelte professionali del legale che abbiano dato fastidio a Cosa nostra.

Ancora sangue negli USA! 5 morti per una sparatoria

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Fox News ha riportatol la notizia dell’ennesima sparatoria avvenuta negli Stati Uniti. A Manchester, cittadina dell’Illinois a 110 km da Saint Louis, un uomo ha fatto fuoco in una casa popolare. La sparatoria ha avuto luogo alle 4.30 della mattina ed ha provocato cinque vittime ed il ferimento di un bambino, che ora è ricoverato nell’ospedale di Sringfield. Il responsabile è scappato ed è stato inseguito dalla polizia che, dopo aver sparato alcuni colpi, è riuscita ad arrestarlo. Il sindaco di Manchester, Ron Drake, ha così commentato l’accaduto: “Non abbiamo idea di cosa sia successo. La nostra è una comunità tranquilla, che non ha mai vissuto tragedie di questo tipo”.

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