Raccolta differenziata? Di certo tanto stupore per quelli che sembrerebbero a occhio nudo resti di un coccodrillo. Tali resti sarebbero stati fotografati, come racconta Il Mattino di Padova da due ragazzi vicino a un cassonetto nei nei pressi della Despar tra via Vergerio e via Fermi. Ora c’è da verificare, attraverso attente analisi, se si possa trattare di un animale imbalsamato o quale possa essere la provenienza dei resti dell’animale. Nelle prossime ore si spera di far luce su questo giallo che ha già allarmato molti cittadini.
Un gruppo di ragazzi, almeno 5 giovani, avrebbero gettato un marocchino di 42 anni in un cassonetto a cui, poi, avrebbero dato fuoco. L’uomo è stato notato poi da alcuni passanti che hanno fatto scattare l’allarme in via Casal dei Pazzi, all’altezza del civico 20, a Roma. L’uomo trasportato all’ospedale Sandro Pertini, ha riportato ustioni alle gambe e ha riferito che i ragazzi erano in 5 e poi sarebbero fuggiti a bordo di un’auto. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Montesacro.
E’ normale attaccare la magistratura, offendere un cittadino, utilizzare un linguaggio di una volgarità totale e poi glorificarsi del titolo “Avvocato”? A quanto pare… in Italia si può, con la massima tranquillità. basta trovare i microfoni di una radio aperti a via libera allo sproloquio. Ecco allora che Taormina si ritrova a dichiarare quanto gli piaccia “fottere la magistratura” e a offendere un radioascoltatore che, con tutta probabilità, si è sentito offeso per primo dopo aver sentito utilizzare certe espressioni. Chi di certo non si lamenta della magistratura, al contrario, è Giovanardi che gode nel vedere assolti i poliziotti chiamati in aula per il caso Cucchi. Nessun attacco alla magistratura quindi, solo offese per un ragazzo ucciso, la sua famiglia e un’intero Paese. Ma tanto l’Italia ormai è alla deriva e con lei anche chi dovrebbe rappresentarla. Basta vedere l’eclatante esempio della Lega Nord e le lotte intestine: quanto tempo impiegherà prima d’implodere su se stessa? Ma la violenza, purtroppo, non si limita ai soli microfoni, scende in strana, si arma, apre il fuoco. Ecco allora che anche questa settimana ci siamo trovati a discutere di cronaca nera, con la sparatoria a Milano di cui è rimasto vittima un 63enne e poi di un altro episodio simile, questa volta a Pesaro, dov’è stato ucciso Andrea Ferri, 51enne, per impossessarsi delle chiavi che avrebbero permesso ai suoi assassini di appropriarsi del suo denaro. E nonostante il tempo passi, sempre con la speranza si riesca a conoscere finalmente la verità, si parla ancora di Roberta Ragusa, del marito, dell’amante dell’uomo e anche della cugine della donna scomparsa che difendono chi è sparito una notte e non ha più fatto ritorno. E’ il ritratto di un Paese allo sbando e, vedendo il video delle insegnanti che picchiano e offendono un ragazzo disabile viene spontaneo chiedersi dove stiamo andando, se questo è quello che riusciamo a insegnare ai nostri giovani: la legge del più forte, della violenza, del non rispetto. L’odio, la crudeltà, l’opportunismo. Ma non siamo gli unici a veder calpestata la nostra dignità. Dopo tutte le critiche e le discussioni, dopo i dibattiti sulla violenza sulle donne e sull’uso che si fa del loro corpo, scopriamo che in Israele delle soldatesse imbracciano i fucili, tolgono la divisa e postano le loro foto in tanga. Come possono gli uomini rispettare le donne se loro per prime non lo fanno? Viene voglia di urlare? Assolutamente sì!
Ma per fortuna non è stato solo questo, a ricordarci che il mondo è anche pieno di colori e calore ci ha pensato il sole, regalandoci uno spettacolo unico: uno splendido arcobaleno circolare. Ma questa settimana si è anche parlato di un’amore che si trasforma in ossessione e di due donne abbandonate dallo stato: è la storia di due gattare, parenti di un attore famoso, che si sono ritrovate a vivere con i loro amici domestici che hanno invaso la loro vita e non solo. Poi c’è chi è anche baciato dalla passione (per l’insegnamento) e trova slancio per cercare soluzioni… anche a ritmo di Gangnam Style. E’ la storia di un preside che ha lanciato una sfida ai suoi studenti: se studiate, ballerò per voi. Le medie scolastiche si sono impennate e l’uomo è stato di parola, pubblicando in youtube una delle migliori versioni del tormentone di PSY di sempre. Ma se vogliamo imparare qualcosa, insegnamenti preziosi arrivano sempre dai nostri amici a quattro zampe: questa settimana è stata la volta di un cane che ha salvato una neonata da un cassonetto. Ci ha ricordato che la vita è la cosa più importante e va preservata, a qualunque costo. Vale la pena lottare per essa? Sì, ancora una volta, assolutamente sì. Ecco allora che vogliamo lasciarvi con una poesia di William Ernest Henley, che è nota, ma vale sempre la pena ricordare. E vuole essere un omaggio al grande uomo che tante volte l’ha recitata e che è ricoverato in condizioni gravi, Nelson Mandela.
Pui è un cagnolino abituato ad andare da solo a fare la passeggiata, solo che la sua abitudine quotidiana è stata stravolta quando si è imbattuto in qualcosa di strano. Nel cassonetto c’era qualcosa che si muoveva, uno strano fagotto. Così non ha esitato ha prendere quello straccio che conteneva una vita e si è diretto a casa della padrona. Fuori dalla porta ha abbaiato così forte che immediatamente la figlia 12enne è corsa fuori a vedere cosa fosse successo al suo cane. Lo stupore della bambina è stato enorme quando ha capito che il suo cane aveva appena salvato un bebè da un cassonetto. Così che ha chiamato la mamma e insieme si sono precipitate all’ospedale di Bangkok. La neonata così è stata salvata e alla famiglia sono andati circa 250 euro di ricompensa.
Una donna di 25 anni ha gettato il suo bambino, appena partorito, in un cassonetto dei rifiuti. E’ poi arrivata in ospedale con una grave emorragia e ha subito ammesso il tragico gesto. Il piccolo è stato ritrovato, ma è morto nonostante i tentativi di rianimarlo. Adesso la giovane, italiana, è ricoverata al San Camillo di Roma, dove si trova in stato di arresto con l’accusa di infanticidio.
Il piccolo sarebbe stato abbandonato all’interno della stessa struttura sanitaria dell’ospedale dove la donna è stata poi soccorsa.
La Procura, che riceve le telefonate degli aspiranti genitori addottivi, ha ricordato che “le procedure sono fissate dalla legge”. Nel frattempo continuano le indagini per ritrovare la madre.
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