
Un ritrovamento davvero inusuale quello che è stato rinvenuto all’interno di una palazzina che doveva essere distrutta a Casarsa della Delizia, in Friuli. All’insaputa dei proprietari l’appartamento era stato usato negli anni ’30 e ’40 come casa di tolleranza. All’interno sono stati trovati Tariffari per le prestazioni, cosmetici, parrucche, bijou, ferri arriccia capelli, e preservativi. Tutto questo materiale storico è stato affidato al signor Davide Scarpa, un esperto di antichità che partecipava alla demolizione. Purtroppo tale materiale però non troverà un’adeguata collocazione museale perché, come racconta lo stesso Scarpa al Gazzettino, «gli enti pubblici sono a corto di soldi e mi trovo anche davanti mille ostacoli di ordine morale, sollevati dalle persone di una certa età che quelle case chiuse le frequentavano».
Nel materiale, infatti, è stata ritrovata anche un’accurata lista dei clienti habitué, fra cui parecchi ancora in vita, o parenti di cittadini che non vogliono compromettere la reputazione dei propri defunti.
E’ giusto mandare distrutto un reperto di un’epoca che può comunque aiutare ad analizzare un fenomeno collocandolo in un contesto storico?
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Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/09/ritrovata-casa-chiusa-in-friuli-alcuni-clienti-sono-in-vita-andra-distrutta/