Sembra una contraddizione in termini eppure la crisi economica che ha bloccato i mercati economici ha spinto al rialzo il calciomercato. Nonostante i bilanci di molti club risultino tutt’ora in rosso uno studio della Fifa, il Global Transfert Market, rivela che per i trasferimenti dei calciatori sono stati spesi 2,7 miliardi di euro nel 2013. I club italiani in tal senso sono molto attivi e si sono piazzati al secondo posto con 475 milioni, subito dietro l’Inghilterra la quale ha speso 913 milioni. Terza la Spagna.
Sono stati presi in esame i 6000 club professionistici nel mondo di 200 nazioni e l’analisi ha mostrato come, rispetto al 2012, vi sia stato un aumento di spesa del 41 per cento. In casa nostra, con i presidenti che gridano a costi di gestione elevati, l”incremento rispetto all”anno precedente è stato del 120 per cento.
Nel 2013 i trasferimenti internazionali di giocatori ancora sotto contratto sono stati 1628 (il 14%) delle 12.309 operazioni concluse e in questi numeri non ci sono i trasferimenti di calciatori nello stesso Paese. E, per quanto riguarda questi trasferimenti, gli intermediari hanno incassato 216 milioni di commissioni.
I club italiani hanno acquistato 304 giocatori nel 2013 (incremento del 15%) e, nello stesso tempo, ne sono partiti 382. E” il Brasile il serbatoio mondiale visto che da là 1402 giocatori se ne sono andati. Per quanto riguarda l”Italia, l”analisi della Fifa ha evidenziato che da noi sono arrivati 39 giocatori dalla Liga e nello stesso tempo in Spagna sono andati 35 atleti.