Siamo sulla costa laziale e la Iena Giulio Golia ha scoperto un commercio e quindi un relativo consumo del tutto illegale. Stiamo parlando di carne di delfino servita in ristoranti e acquistabile da pescatori. E’ stata filmata infatti una cena in cui i clienti chiedono al ristoratore di servire mosciame di delfino, richiesto tramite parola d’ordine: black. Naturalmente arriva il piatto come richiesto e a fine cena i clienti ne richiedono anche un pezzo da poter portare a casa. Il ristoratore, sale in casa dove lo tiene nascosto e ne porta mezzo kg. Mentre la carne di delfino viene venduta ai clienti, il ristoratore specifica anche che la qualità più pregiata la si trova a Camogli, sulla costa ligure. Quando Golia va a interrogare il ristoratore e il pescatore, entrambi negano. La carne acquistata dai clienti viene sottoposta ad analisi e il dna del pesce risulta compatibile con quello dei delfini. L’unica ammissione che Golia riesce a strappare nell’intero servizio è che a volte, per disgrazia, un delfino può rimanere intrappolato nelle reti e allora lo si tira su per pura casualità. Ma anche in tal caso le leggi internazionali impongono di denunciare la morte degli animali alla Capitaneria di Porto, cosa che naturalmente non avviene.