Tenta di sedare una lite: carabiniere accoltellato alla gola

carabiniere-accoltellato-tuttacronacaEra libero dal servizio un brigadiere che, avendo assistito a una lite in un bar di Carugate, in provincia di Milano, è intervenuto restando ferito. Il carabiniere è stato accoltellato alla gola mentre cercava di riportare la calma tra i due contendenti ed è subito stato trasportato all’ospedale Niguarda. L’uomo, arrivato in codice rosso, non si troverebbe in pericolo di vita. I due uomini sono stati fermati e portati in caserma.

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Sparatoria in Brianza: il carabiniere è fuori pericolo

carabinieri-tuttacronacaEra rimasto ferito in un conflitto a fuoco durante una tentata rapina all’ufficio postale in via Molino a Cogliate (Monza e Brianza), l’appuntato scelto Domenico Peta. Il 36, in servizio alla Tenenza di Cesano Maderno (Monza), era stato raggiunto da un colpo di pistola che gli ha trapassato la coscia sinistra. L’uomo, sposato e padre di un bimbo di 3 anni, è fuori pericolo di vita. Nel corso della stessa sparatoria era rimasto ferito anche un rapinatore che invece è stato sottoposto a un delicato intervento all’addome: le sue condizioni sono gravi.

Sparatoria durante una rapina: feriti un carabiniere e un malvivente

carabiniere-sparatoria-tuttacronacaConflitto a fuoco in via Molino a Cogliate (Monza e Brianza) durante una rapina a un ufficio postale avvenuta attorno alle 13.30. Durante la sparatoria sono rimasti feriti un carabiniere all’inguine, non grave, e uno dei malviventi che sembrerebbe essere in peggiori condizioni, il complice è riuscito a fuggire. All’arrivo dei militari, allertati per la rapina, i delinquenti hanno iniziato a sparare. Entrambi i feriti sono stati soccorsi sul posto il personale del 118 con ambulanza e automedica.

Quando si dice il caso… prima lo salva e il mese dopo lo arresta!

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“Potevi lasciarmi morire” sono state le prime parole che  ha detto l’arrestato al carabiniere. Il pregiudicato aveva aggredito un’anziana 80enne con uno spray urticante, ma dopo alcuni giorni era stato individuato e tratto in arresto dai carabinieri. Forte deve essere stata, al momento dell’arresto, la reciproca sorpresa fra il brigadiere dell’arma e l’uomo che un mese prima  aveva tentato il suicidio sul ponte San Michele di Paderno d’Adda, in provincia di Lecco, ma era stato tratto in salvo proprio dal militare che lo ha poi arrestato.

Carabiniere si suicida in caserma a Roma

carabiniere-suicida-tuttacronacaSarebbe legato a questioni personale il gesto estremo di un carabiniere che oggi si è tolto la vita in un bagno della caserma del comando provinciale dell’Arma di Roma. Il militare, un 44enne che non aveva incarichi operativi e prestava servizio presso il centralino della caserma, si è suicidato sparandosi con la pistola d’ordinanza.

Lazio-Fiorentina si giocherà? Incontro a rischio per lo sciopero dei vigili

lazio-fiorentina-rischio-tuttacronacaLa nomina di Oreste Liporace a nuovo comandante di vigili urbani di Roma ha portato a uno stato di agitazione avviato dal sindacato della polizia locale Ospol, che ieri aveva anche annunciato l’assemblea generale dei 19 Gruppi, prevista per la giornata odierna. Ma tale protesta rischia di compromettere il regolare svolgimento del match Lazio-Fiorentina. Come spiega l’Ospol: “non si potrà garantire il numero minimo di personale del Corpo che presta servizio ogni domenica allo stadio per mancanza di soldi”. Quello che si contesta è che non sia stata accolta la richiesta dell’Ospol e di altre organizzazioni sindacali di scegliere il nuovo comandante all’interno del corpo di polizia locale. “Questa scelta – afferma il segretario, Stefano Lulli – mortifica i 27 dirigenti presenti nel Corpo di cui 3 Vice Comandanti e, di fatto, il sindaco Marino commissaria il Corpo della Capitale”. Si tratta di una “scelta discutibile nelle modalità avvenute non improntate sulla specificità e caratteristiche del Corpo – continua Lulli – ma attraverso la presentazione di curriculum che non possono calarsi in una realtà territoriale e specialistica del più grande Corpo di Polizia Locale d’Italia”.

Il nuovo capo della municipale e lo sciopero bianco dei vigili

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Oreste Liporace, il colonnello dei carabinieri messo a capo dei vigili di Roma, prenderà uno degli stipendi più alti del Comune, circa 200 mila euro l’anno. La designazione era attesa da 87 giorni e quando è stata presa Marino ha incontrato i sindacati solo dopo aver comunicato all’ultimo momento il nome che aveva scelto. Marino dice che vuole i sindacati a  un tavolo tecnico permanente sui problemi della polizia municipale, ma intanto i sindacati gli contestano che il sindaco avrebbe potuto scegliere tra 27 dirigenti in forza alla municipale e invece ha deciso di affidare l’incarico a un esterno.

Sul Messaggero vengono riportate le critiche di Giancarlo Cosentino della Cisl:
«Facciamo i migliori auguri al nuovo comandante, ma contestiamo il metodo usato dal sindaco. Il Comune da un lato taglia i servizi ai municipi e dall’altro assume un comandante esterno».

Liporace minimizza tutte le critiche e i problemi sul tavolo:

 «La questione interno-esterno non è importante. C’è molta più intesa di quanto si pensa tra le forze dell’ordine. È come se appartenessimo ad una sola categoria. Mi sento a tutti gli effetti un interno». […] Sulle manifestazioni previste ad ottobre, ha aggiunto: «Non ho nessuna preoccupazione».
Intanto però i vigili protestano e la città, va in tilt. In particolare la zona di San Giovanni, con annessa via Merulana risentono della protesta indetta dai vigili urbani. ma anche altre zone vengono colpite dai disagi come ad esempio Prati e le principali consolari come Tiburtina, Salaria, Colombo.
Questa mattina, infatti, molti agenti non erano in strada perchè hanno aderito all’assemblea generale dell’Ospol convocata per manifestare contro l’arrivo ai vertici di un esterno al Corpo.

L’arrivo di Oreste Liporace come nuovo comandante della Municipale «è come fosse un commissariamento» dicono  gli oltre mille vigili, che hanno partecipato all’assemblea convocata dall’Ospol e si dicono «offesi» dalle parole di ieri del sindaco di Roma Ignazio Marino che si è detto fiducioso che Liporace possa «restituire l’orgoglio» al Corpo dei caschi bianchi.

«Questa mattina hanno partecipato oltre mille vigili all’assemblea – commenta il segretario dell’Ospol Stefano Lulli – che hanno manifestato il loro dissenso. Si sentono offesi, con la dignità calpestata da quanto ha detto ieri il sindaco. Si sentono in stato di abbandono. Per correttezza attendiamo l’incontro di domani in Campidoglio ma se non ci soddisferà e alcune richieste non saranno accettate, come ad esempio, lo sblocco dei fondi per gli straordinari, faremo assemblee tutta la settimana fino ad arrivare poi allo sciopero».

Auto e mezzi pubblici incolonnati partendo dall’Appia altezza San Giovanni verso il centro. Tutte le vie limitrofe verso Termini e Fori Imperiali bloccate. «A mandare la città in tilt – spiegano alcuni autisti – è lo sciopero dei vigili urbani dopo l’arrivo del nuovo comandante esterno al Corpo». Gente che abbandona i bus e percorre a piedi la strada verso gli uffici. «Senza i vigili la pedonalizzazione è ingestibile», dice una signora bloccata in macchina. «Ma cosa succede? – chiede una ragazza a un autista – Nonostante sia abituata al traffico al mattino oggi la situazione mi sembra surreale»

«Il diritto di sciopero è inalienabile. Ma il pensiero del vigile quando indossa la divisa deve essere solo la sua città». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino ha commentato su Twitter la protesta dei vigili urbani oggi nella Capitale.

«Il diritto di assemblea e sciopero è un diritto inalienabile di ogni lavoratore – spiega il primo cittadino – Penso però che come quando un dottore indossando il camice si occupa solo di curare il paziente, così il pensiero del vigile urbano quando indossa la divisa deve essere solo il benessere dei romani e delle romane, e della sua città».

«Il comandante deve essere scelto tra le professionalità presenti nel Corpo e non da altre parti. Per questo faremo ricorso al Tar. Ora lo stiamo preparando e lo presenteremo nel più breve tempo possibile». Ad annunciarlo il segretario dell’Ospol Stefano Lulli. «Già quando il sindaco Marino fece l’avviso pubblico per la ricerca del nuovo comandante – spiega – noi come Ospol facemmo una diffida nei suoi confronti a procedere in tale senso. Per noi il sindaco viola la legge».

Tentata rapina a un carabiniere, il militare reagisce e rimane ferito

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Un tentativo di rapina ai danni di un carabiniere fuori servizio è terminato con il ferimento di quest’ultimo. Da quanto si apprende il militare era insieme a una collega in auto, in via Bagnoli, a Napoli, quando, intorno alle 22, è stato avvicinato da uno scooter con a  bordo due persone che lo avrebbero minacciato. Il carabiniere avrebbe reagito e sarebbe stato colpito alle gambe. Ora è all’ospedale San Paolo del quartiere di Fuorigrotta. Secondo quanto si e’ appreso, la ferita è grave perché ha interessato l’arteria femorale, ma il pronto intervento del 118 e il ricovero hanno scongiurato il pericolo di vita. Indagini in corso. Con una coincidenza temporale sospetta, all’ospedale Loreto Mare e’ giunta una persona ferita a colpi d’arma da fuoco. Si cerca di capire se i due episodi sono collegati.

Il carabiniere che deruba una donna ferita durante l’incidente della Cantamessa

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Non ci sono parole per descrivere il comportamento di un carabiniere che ha rubato la borsetta a una donna ferita nell’incidente in cui è stata uccisa la dottoressa Eleonora Cantamessa. Il militare, poi, è stato scoperto in quanto ha usato anche il bancomat della donna romena ferita. La borsetta al momento del furto si trovava abbandonata su un’auto e nella confusione dei rilievi il carabiniere ha avuto il tempo di operare il furto. Mentre era in ospedale la romena però ha scoperto che qualcuno stava usando il suo bancomat. . I carabinieri di Bergamo e Grumello hanno indagato e scoperto che la tessera era stata usata nei due giorni successivi alla tragedia in due sale slot di Dalmine, individuando così il collega.

 Ad aiutare i colleghi nell’individuazione del carabiniere sono state le telecamere del locale dove il militare si era recato per giocare con le videolottery. Il gestore poi ha confermato che l’uomo era stato l’unico a usare il bancomat per richiedere le monete e giocare alle slot machine. Il codice pin a quanto si è appreso il militare lo aveva trovato nel portafoglio della ragazza derubata.

Non vuole sottoporsi all’alcotest: accoltella un carabiniere

alcoltest-accoltellamento-tuttacronacaIeri sera, a Corvara in Badia, in Alto Adige, due uomini, padre e figlio, si sono presentati in caserma per segnalare di essere stati aggrediti per un banale litigio stradale. Poco più tardi, intorno alle 20, un carabiniere ha chiesto a un automobilista, in auto con la moglie, di fermarsi per sottoporsi all’alcoltest. L’uomo prima ha tentato di scappare poi ha aggredito il militare pugnalandolo alla schiena con un coltello estratto dal cruscotto. Il carabiniere è rimasto ferito in modo lieve mentre la donna ha riportato un taglio al dito. L’aggressore, un 39enne, è stato rintracciato, dal luogotenente Armando Di Genova e un appuntato, nella zona del Palaghiaccio ed è ora rinchiuso nel carcere di Bolzano. Dovrà  rispondere di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, porto abusivo di coltello e guida in stato di ebbrezza.

Prestava aiuto sulla Lecce-Gallipoli: travolto carabiniere

carabiniere-travoltoViaggiava verso Gallipoli, intorno alle 16.30, il vice brigadiere in forza al Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Gallipoli Maurizio De Giovanni, 50enne di Collepasso, quando si è fermato per prestare soccorso a un camionista il cui mezzo era bloccato sulla corsia. Dopo aver accostato l’auto, su cui si trovava con un collega, De Giovanni ha iniziato a svolgere servizio di viabilità quando, all’improvviso, una Bmw 320 che arrivava dalla direzione di Lecce, si è schiantata contro l’auto dei militari. Da qui un contraccolpo, e quest’ultimo mezzo, in una vera e propria carambola, ha finito per investire a sua volta il 50enne. L’incidente, particolarmente violento, è avvenuto nella carreggiata che volge in direzione della cittadina ionica, lungo la Statale 101 Lecce-Gallipoli, all’altezza dello svincolo per Galatone. Un’ambulanza del 118 ha immediatamente soccorso il carabiniere, che è stato trasportato presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, con codice rosso. Il conducente della Bmw, Maurizio Blandini, 42enne di Seclì, non avrebbe riportato lesioni particolarmente gravi e sarà sottoposto a tutti gli accertamenti per verificare l’eventuale assunzione di stupefacenti o alcolici. L’uomo, già noto e al momento sotto processo per un’altra vicenda, ha nominato come suo difensore l’avvocato Raffaele Distaso. L’altro carabiniere presente, l’appuntato scelto Giuseppe Bove, 50enne di Nardò, è rimasto quasi illeso, ma è stato condotto presso il nosocomio “San Giuseppe” di Copertino in stato di shock mentre il vice brigadiere De Giovanni è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: l’uomo ha riportato una frattura scomposta ad una gamba ed un’altra ad un gionocchio e la prognosi è riservata anche se non dovrebbero esservi lesioni interne.

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Carabiniere spara alla moglie e si suicida: prima, scrive in Facebook

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Sei ore prima, sulla sua pagina Facebook, aveva condiviso un link il l’appuntato dei carabinieri 43enne Luigi Chiumento: “Una persona non cambia con il tempo, cambia con le forti delusioni che subisce”. Sei ore dopo, stando alla ricostruzione dei militari dell’arma, ha inseguito con la sua vettura l’auto della moglie, riuscendo a tagliarle la strada bloccandola. Quindi è sceso dalla vettura e ha sparato, attraverso il finestrino, uccidendo Raffaella Ranauro, 41 anni. Dopo di che l’uomo residente a Benevento ma originario di San Leucio del Sannio, si è suicidato. Non sono ancora noti i motivi che hanno portato a questa tragedia familiare che ha lasciato soli tre figli, di 19, 12 e 9 anni. Secondo prime testimonianze, i due avevano qualche problema familiare, ma stavano cercando di risolverlo. La coppia probabilmente si era data un appuntamento: in contrada Colomba sono arrivati a bordo di due auto diverse, lei su una Citroen C3, lui con una Pegeuot 207. Sul posto la polizia con la Squadra mobile e la Scientifica.
Aggiornamento: Poco a poco si stanno ricostruendo la vita di Luigi Chiumento e si sta cercando di capire le cause che sono all’origine del folle gesto. In Questura sono stati anche ascoltati alcuni testimoni. Amici e parenti che hanno confermato che l’uomo era da tempo caduto in depressione e non riusciva ad accettare la separazione dalla moglie.
«Era depresso, ma mi aveva promesso che non avrebbe fatto sciocchezze» ha detto uno dei testi ascoltati ieri mattina. Ma una telefonata con la moglie venerdì mattina deve averlo sconvolto. Sembra che Raffaella Ranauro abbia telefonato all’uomo, ma non per fare gli auguri di buon onomastico (ricorrendo la festa di San Luigi), ma bensì per  contestargli alcuni comportamenti. Dopo la telefonata l’uomo si sarebbe messo alla ricerca della donna e l’avrebbe intercettata a  via Santa Colomba in direzione Casale Maccabei. A questo punto l’uomo con la sua Peugeot ha iniziato a rincorrerla. La donna accortasi della presenza del coniuge ha accelerato cercando di fuggire, ha anche bloccato gli sportelli dell’auto per evitare, probabilmente, che il marito una volta bloccata la Citroen potesse passare a vie di fatto. L’inseguimento è durato alcuni minuti e poi si è concluso con lo speronamento della Citroen da parte della Peugeot. L’auto della donna è finita contro un marciapiede. Pochi secondi e l’uomo con un balzo è sceso dall’auto ed ha fatto fuoco contro la moglie, prima di togliersi la vita.
Un gesto quindi maturato in un clima di tensioni familiari, con motivazioni che, probabilmente, avevano radici negli anni passati.

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Folla a Benevento ai funerali del carabiniere morto… “Tiziano, sei un eroe!”

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Folla e cori ”Tiziano, sei un eroe” nel Duomo di Sant’Agata dei Goti (Benevento) ai funerali dell’ appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta, ucciso il 27 aprile durante un tentativo di rapina in una gioielleria di Maddaloni (Caserta). Presenti i ministri della Difesa Mario Mauro, delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo ed il comandante dell’ Arma, Leonardo Gallitelli. Il rito e’ stato celebrato dall’ Ordinario Militare Mons. Vincenzo Pelvi.

Arrestati i killer dell’appuntato Tiziano Della Ratta

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Sono stati fermati i due rapinatori che ieri hanno ucciso, durante una sparatoria, l’appuntato Tiziano della Ratta a Maddaloni, in provincia di Caserta. I fermati sono Rosario Esposito Nuzzo, di 20 anni, e Giuseppe De Rosa, di 22 anni, entrambi di Napoli. Trattenuti in stato di fermo anche Vincenza Giaglione, di 30 anni, e Angelo Covato, di 19, componenti del gruppo che ha partecipato alla rapina in gioielleria e alla sparatoria che ne è seguita. Entrambi piantonati da ieri nell’ospedale di Caserta.

Tiziano Della Ratta: morire per combattere il crimine

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L’appuntato 35enne Tiziano Della Ratta stava svolgendo il suo lavoro oggi, assieme al maresciallo Domenico Trombetta, quando verso le 17 ha risposto ad una chiamata. L’allarme era scattato in una gioielleria di via Ponte Carolino di Maddaloni, in provincia di Caserta: quattro banditi, armi in pugno, avevano intenzione di rapinare il negozio quando sul posto è giunta una pattuglia del Nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni. Della Ratta ed il collega, in borghese, hanno intimato ai quattro di fermarsi: la risposta è stata l’apertura del fuoco. Pronta la risposta dei militari che hanno ferito e bloccato due banditi, mentre gli altri, che hanno continuato a sparare all’impazzata, sono riusciti a guadagnare l’uscita per poi dileguarsi a bordo di una Fiat Uno. Anche un cliente è rimasto ferito ad una gamba, fortunatamente in maniera lieve. Subito è scattata la caccia all’uomo con posti di blocco, decine di pattuglie e due elicotteri. Ma intanto per Della Ratta, che proveniva dalla provincia di Benevento e, dopo alcuni anni di servizio a Roma era stato trasferito nel Casertano, non c’era più nulla da fare. Il maresciallo è invece stato portato all’ospedale di Caserta, dove le sue condizioni non destano preoccupazione. Presso la struttura sono ricoverati anche i due rapinatori, due italiani, che sono stati ascoltati a lungo dagli investigatori.

I commilitoni, accorsi sul luogo del delitto, hanno mostrato la loro commozione, loro che tanto stimavano l’uomo che ha lasciato la moglie ed un figlio di un anno.

Si suicida un carabiniere, colpo alla testa nella caserma di Udine!

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Un carabiniere, il 57enne Bruno Luraghi, si è suicidato, sparandosi un colpo alla testa nel suo ufficio nella caserma di viale Trieste a Udine, sede del Comando provinciale dell’Arma. Luraghi, Luogotenente comandante del Nucleo informativo, era originario di Milano. Il militare ha lasciato alcuni fogli nei quali chiederebbe scusa per il gesto, senza però spiegare i motivi del suicidio, chiedendo infine di venire cremato.

Arrestato un carabiniere a Napoli per concussione e usura

 

BENVENUTI IN ITALIA!

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Testimonianze di affetto e dolore per il carabiniere ucciso

 

Giovanni Sali, l’appuntato di 48 anni ucciso ieri in periferia di Lodi, era forse “il carabiniere” di quartiere per antonomasia. In queste ore molte sono state le testimonianze di affetto e di dolore. Ancora sconosciuta la mano che ha sparato.

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