E’ stato approvato all’unanimità, dal consiglio di sicurezza dell’Onu riunito a livello di ministri degli Esteri, la risoluzione per lo smantellamento dell’arsenale chimico del regime di Damasco, frutto di un accordo tra Usa e Russia e, cosa rara, cosponsorizzata da tutti gli altri 13 membri del Consiglio. Ban Ki-moon, segretario generale, che ha annunciato l’intenzione di organizzare una conferenza di pace per la Siria entro metà novembre, l’ha definito “Un voto storico”. Anche se il testo non prevede sanzioni automatiche e non ricade nel raggio d’azione del ‘capitolo 7’ della Carta Onu, che prevede come ultima ratio l’uso della forza, in caso di inadempienza verranno però prese misure proprio sotto il capitolo 7, attraverso una eventuale successiva risoluzione. Su base regolare e dopo i 30 giorni dall’adozione della risoluzione si verificherà che vengano rispettati i dettami dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) e del Consiglio di sicurezza Onu. Il segretario ha spiegato che “Il successo della missione degli esperti per la distruzione delle armi chimiche in Siria dipende dal fatto che le autorità di Damasco rispettino pienamente gli impegni e garantiscano la sicurezza del personale Opac e Onu”. Ban Ki-moon ha inoltre affermato che “una luce rossa per alcuni tipi di armi non vuol dire luce verde per altre”. Questa risoluzione, ha detto, “non è una licenza di uccidere con armi convenzionali”. A seguito delle votazioni, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha dichiarato: “Se mettiamo la politica da parte per il bene comune, sappiamo fare cose buone”. Aggiungendo: “La stessa determinazione che abbiamo dimostrato stasera dobbiamo dimostrarla per porre fine alla guerra in Siria”. Nel frattempo, però, solo ieri, nella regione di Damasco, almeno 30 persone sono state uccise e decine di altre ferite da una autobomba esplosa in un’area a maggioranza sunnita che si oppone al regime di Assad, nella cittadina di Rankus.
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Pubblicato da tdy22 in settembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/28/lo-storico-voto-dellonu-la-risoluzione-sulle-armi-chimiche-in-siria/