Un coccodrillo… stalker! E quello in cui è incappato il canoista neozelandese Ryan Blair, di 37 anni. L’animale ha letteralmente tenuto in ostaggio l’uomo per due settimane su un’isola deserta australiana: ogni volta che provava ad allontanarsi, infatti, l’esemplare di 6 metri lo puntava. Per chiedere aiuto, alla fine, Blair, ormai quasi senza cibo è acqua, ha tenuto acceso un fuoco, che è stato avvistato da Don MacLeod, un residente di Kalumburu. Il soccorritore ha raggiunto l’isola con la sua barca e ha tratto in salvo il canoista ormai stremato: “Gli ho offerto una birra fredda, che ha tracannato, e poi ha dormito per tutto il viaggio fino alla terraferma. E’ stato molto, molto fortunato. Non sapeva nemmeno che vi fossero coccodrilli nell’area. Molti turisti sono un po’ ingenui su queste cose”.
Il cadavere di un uomo di circa 50/60 anni, in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto questa mattina a Taglio di Po (Rovigo), in località Mazzorno Destro, lungo le sponde del fiume. A dare l’allarme è stato un canoista che stava pagaiando lungo quel tratto di fiume. Il corpo, trasportato nella cella mortuaria di Adria, era probabilmente in acqua già da alcune settimane e aveva una protesi visibile alla gamba destra. Ora i carabinieri di Ariano Polesine stanno indagando sul caso.