Se i fatti fossero quelli denunciati dagli animalisti piemontesi e riportati dai media ci si dovrebbe davvero fermare a riflettere su quel parroco che a quanto sembra, secondo le accuse che gli vengono mosse, avrebbe abbandonato il cane del suo predecessore, Don Tullio, morto qualche tempo fa, al freddo e al gelo. Il cane in questione si chiama Tek ed era un randagio che il vecchio parroco di Chivasso aveva accolto e teneva al caldo nella sua abitazione. Ci auguriamo che presto ci sia una smentita o una spiegazione a tale comportamento che ha destato tanta disapprovazione tanto che una volontaria di zona avrebbe affermato: «Non ci permette nemmeno di portargli da mangiare, basterebbe che ci facesse una copia della chiave del cortile» e poi avrebbe anche aggiunto «Non sappiamo in condizioni versi».