La margarina, cioè il grasso, succedaneo del burro, usato in molte preparazioni e che si trova all’interno di molti prodotti alimentari confezionati, può essere cancerogeno su bambini e anziani. La sostanza incriminata è il 3-Monochloropropane-1,2-diol (3-MCPD). Il 3-MCPD è un contaminante che si sviluppa durante la trasformazione di prodotti alimentari, contenenti grassi e sale, quando vengono esposti ad alte temperature di produzione. Fu rinvenuto per la prima volta una quarantina di anni fa in alimenti come le proteine idrolizzate e la salsa di soia e, non poco tempo dopo, fu classificato, dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), come “possibilmente cancerogeno per l’uomo”.
Nella maggior parte degli alimenti tale sostanza è in quantità trascurabili mentre è a livelli alti tra i “grassi e oli vegetali/animali“.
Come sottolinea il Fatto Quotidiano si trova in particolar modo nelle “margarine vegetali e affini”, a cui è dovuto il 70% dell’assunzione del contaminante, e nei “grassi e oli vegetali”, a cui è dovuto il 28% dell’assunzione (ad eccezione dell’olio di noci). Tale assunzione è risultata al sotto dei livelli raccomandati per la maggior parte della popolazione europea, tranne che per alcuni gruppi: i bambini da 1 a 3 anni e gli anziani oltre i 64 anni di età. Dunque per tali fasce di popolazione sarebbe potenzialmente cancerogeno il consumo abituale di prodotti contenenti margarina, largamente usata nell’industria alimentare. In particolare per prodotti da forno dolci e salati, e il consumo di prodotti contenti oli e grassi vegetali, non meno diffusi.