Lo scandalo è di dimensioni colossali per il Camerun perché l’uomo scoperto da un inserviente a far sesso con il cadavere di una 20enne è un noto e facoltoso uomo d’affari di Yaoundé, Mballa Etoundi Bernard. L’imprenditore si era recato mercoledì scorso alla camera mortuaria dell’Ospedale Centrale dichiarando di voler controllare che il corpo di sua sorella fosse ben sistemato. Giunto sul posto, l’uomo ha quindi chiesto di essere lasciato solo per un momento di raccoglimento. Ma quando l’inserviente, dopo una prolungata attesa, ha deciso di invitare l’ospite a uscire, lo ha trovato intento a fare sesso col cadavere di una ventenne conservato nella stessa stanza. Bernard ha quindi cercato di corrompere l’addetto della camera mortuaria offrendogli un’ingente somma, pur di completare l’atto, ma il trambusto e le esclamazioni di sorpresa dell’uomo avevano nel frattempo attirato altri addetti dell’ospedale.
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Scandalo in Camerun, noto imprenditore fa sesso con cadavere di una 20enne
Pubblicato da tdy22 in agosto 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/23/scandalo-in-camerun-noto-imprenditore-fa-sesso-con-cadavere-di-una-20enne/
Il prete ricattato!
Un lavapiatti di 36 anni originario del Camerun è stato arrestato martedì mattina con l’accusa di avere estorto alcune migliaia di euro a un anziano prete di Ravenna sotto la minaccia di divulgare un video, tuttavia finora non trovato, presumibilmente girato di nascosto e dal contenuto a luci rosse che coinvolgerebbe entrambi. Il 36enne – come riferito dai quotidiani locali – è stato bloccato dai Carabinieri all’uscita di una chiesa ravennate subito dopo avere ricevuto il contante. L’indagine – coordinata dal Pm Angela Scorza – era partita da una richiesta di aiuto del parroco che conosceva il 36enne – prima impiegato in un hotel di Ravenna e poi rimasto disoccupato a causa della crisi – per averlo in passato aiutato. L’arrestato – difeso dall’avvocato Igor Gallonetto – nell’interrogatorio di garanzia di ieri pomeriggio davanti al Gip Piervittorio Farinella si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per ora il giudice si è riservato sulla misura cautelare da applicare. Secondo la difesa, i soldi erano stati chiesti senza minacce ricattatorie e per un bisogno legittimo personale. Del presunto video a luci rosse finora nessuna traccia: gli inquirenti non escludono che in realtà non esista.
Pubblicato da tdy22 in marzo 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/07/il-prete-ricattato/
La Francia lascia una famiglia nelle mani dei terroristi!
“Non si tratta su quelle basi, con quei gruppi”. E’ netta la chiusura del governo di Parigi a qualsiasi ipotesi di negoziato con gli estremisti islamici del gruppo Boko Haram che in Camerun hanno sequestrato una famiglia composta da sette cittadini francesi, tre adulti e quattro bambini. Il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian è stato chiaro nel rispondere alla radio privata Rtl a una domanda sul video degli ostaggi attorniati dai loro rapitori diffuso ieri su YouTube: “Faremo tutto il possibile per il loro rilascio, ma non staremo al loro gioco, perché si tratta di terrorismo”.
La famiglia francese, residente in Camerun per via del lavoro del padre, è stata sequestrata il 19 febbraio scorso dopo un safari in un parco nazionale del nord del Paese e trasportata, con ogni probabilità, in Nigeria, dove ora è tenuta prigioniera. I rapitori chiedono il rilascio dei jihadisti detenuti in Nigeria e in Camerun in cambio della libertà degli ostaggi.
E’ questo il messaggio che lancia la Francia in aiuto di una famiglia? E’ questa la tutela che dà il governo ai propri cittadini? 4 bambini e due adulti lasciati nelle mani dei rapitori? Chi sono i veri terroristi la Francia o Boko Haram?
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/26/terroristi-francia-boko-haram-famiglia/
Le case africane: obice di terra cruda in Camerun
La prima esigenza delle case africane è quella di mantenere il fresco, di dare una sensazione di sollievo dal caldo torrido. Prima che “l’uomo occidentale” costruisse anche in africa grattacieli svettanti (in cui è possibile vivere solo con l’aria condizionata e consumando così energia elettrica e surriscaldando la terra con le emissioni da essa prodotte), l’Africa, affidandosi alla tradizione e all’esperienza atavica, si costruiva delle case “naturalmente refrigerate”.
La terra cruda è un materiale straordinario. Costituisce uno dei primi e più diffusi materiali da costruzione nella storia dell’umanità eppure è di certo destinato ad essere utilizzato nel futuro. Rappresenta una valida alternativa al cemento senza procurare emissioni di carbonio nell’atmosfera e può essere utilizzato, dovutamente “aggiustato”, praticamente a qualsiasi latitudine, con fogge, stili e risultati caratterizzati dalla più strabiliante varietà. La terra è di gran lunga il materiale da costruzione maggiormente utilizzato nel continente africano. Il gruppo etnico dei Musgum, nell’estremo Nord del Camerun, ad esempio, costruisce le caratteristiche case ad obice con il fango compresso ed essiccato allo spietato sole dell’Africa. Con le loro curve sagomate con le mani, queste abitazioni dalla forma fortemente evocativa imitano strutture organiche simili a conchiglie, ma un’osservazione attenta rivela dettagli davvero sorprendenti. Ogni scelta formale è qui giustificata da ragioni di natura fisica. I muri di queste case sono molto più spessi alla base che in cima per migliorarne la stabilità (stesso principio utilizzato per la costruzione del Pantheon di Roma), conferendogli la forma allungata. Inoltre la loro superficie esterna presenta dei gradoni che potrebbero essere scambiati per semplici decorazioni, ma in realtà servono per due motivi: raggiungere la cima dell’edificio durante la sua manutenzione e canalizzare le acque piovane. La forma di queste case, oltre a richiamare la forma di un proiettile, è molto simile all’arco catenario, la forma ideale in geometria per sopportare il maggior carico col minimo materiale, tra l’altro questa forma riduce l’effetto della compressione dato dall’impatto delle gocce d’acqua sui muri, che durante la stagione delle piogge può essere anche piuttosto violento.
Inoltre la straordinaria altezza di queste case (raggiungono i nove metri!) consente di mantenerle fresche nei giorni estivi. La sommità è occupata da un’apertura rotonda, che permette all’aria di circolare contribuendo alla sensazione di fresco.
Oggi queste case sono diventate in qualche modo obsolete, infatti solo una piccola minoranza ancora le costruisce, tramandandosi tecniche e saperi da generazione in generazione. Purtroppo molti africani, non potendosi neppure permettere una casa, sono costretti a vivere in baraccopoli con i tetti di lamiera che s’infuocano nelle ore più calde del giorno rendendo inabitabile per molte ore l’abitazione… In queste case non ci vivono i derelitti o le frange più povere della popolazione come spesso si crede, ma ci vivono anche persone del ceto medio: impiegati, commessi, il personale di alberghi, etc… Persone che non vivendo nel lusso non possono permettersi un’abitazione nei grattacieli refrigerati dall’aria condizionata e non hanno più nè la cultura, nè la possibilità di recuperare i metodi classici di costruzione che rispettavano l’ambiente e che permettevano condizioni di vita migliori.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/22/musgum-clay-house/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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