Donne e Italia nel 2013 non sono due parole conciliabili. Si parla di pari opportunità, ma nella quotidianità c’è la più totale disparità. In Liguria, a Coronata, in provincia di Genova, un arbitro di calcio 23enne, Rosa Grotta, è stata aggredita verbalmente, minacciata e picchiata solo perché stava svolgendo il suo lavoro: dirigeva una partita di calcio a 7 di livello amatoriale tra il Games Party e Pizzeria Sosta Obbligata. Dopo una sua decisione arbitrale si è trovata accerchiata dai membri di Pizzeria Sosta Obbligata ed è riuscita a schivare un pugno, difendendosi parando i colpi dei giocatori con le mani. Sotto shock e dolorante alla mano è stata portata al pronto soccorso.
La Gazzetta dello Sport riporta:
Un episodio che naturalmente non resterà senza conseguenze: al Coni è già stato trasmesso il nome della squadra che ha aggredito l’arbitro affinché ne venga presa in esame la radiazione da tutte le manifestazioni sportive. Gli episodi si sono svolti davanti a numerosi testimoni, in particolare davanti ai responsabili della struttura di Coronata e davanti a numerosi giocatori presenti al campo, inorriditi dalle scene di follia tanto che sono intervenuti in difesa del giovane arbitro donna.
Quello che è nato sul campo può non essere ascritto a un diverbio di gioco, bensì a una vera e propria aggressione di genere?