Dove è nato Buddha? Ora si è scoperto il tempio in Nepal dove, secondo alcuni archeologi, sarebbe nato. E’ la rivista Antiquity a mostrare le foto di un tempio che risale al sesto secolo avanti Cristo ed è il primo materiale archeologico che collega la vita di Buddha, e quindi la prima fioritura del buddismo, ad uno specifico secolo. A portare alla luce questa struttura, interamente in legno, è stato il gruppo internazionale coordinato dall’archeologo Robin Coningham, dell’università britannica di Durham, e da Kosh Prasad Acharya, dell’Ente per lo sviluppo dell’area nepalese del Pashupati. Gli archeologi hanno scavato all’interno del tempio Maya Devi a Lumbini, da sempre identificato come il luogo di nascita di Buddha e che l’Unesco ha definito patrimonio di interesse mondiale. Hanno scoperto così una struttura del sesto secolo avanti Cristo, in legno e con un ampio spazio aperto centrale, nascosta sotto una serie di templi in mattoni che hanno tutti la stessa forma. Fino ad oggi i ritrovamenti archeologici di strutture buddiste a Lumbini erano stati fatte risalire al massimo al terzo secolo avanti Cristo, come il tempio dell’imperatore Asoka, che aveva promosso la diffusione della religione buddista dall’Afghanistan al Bangladesh.
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Dove è nato Buddha? Ecco il tempio scoperto in Nepal
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/25/dove-e-nato-buddha-ecco-il-tempio-scoperto-in-nepal/
Religione a portata di un’app
Smartphone e religione. E’ questo il connubio che si è venuto a creare grazie a delle apposite app pensate per i credenti ai quali offrono dai quiz alle utility per localizzare ristoranti e bar “halal”, dove tutto è cucinato secondo la legge islamica. E per non sentirsi soli in rete, arriva anche il social network “Christian Cafè”, per chattare con altri utenti che devono avere come caratteristiche imprescindibili l’essere single e religiosi. Ai fedeli 2.0 è data anche l’opportunità d’individuare i propri peccati tra una lunga lista e scoprire le preghiere di penitenza che fa al caso loro con un solo click grazie a Confession, e poco importa se la posizione ufficiale della Chiesa cattolica è quella che il sacramento è valido solo grazie al rapporto diretto con il confessore: lo smartphone è sempre a portata di mano e non ha orari. E se i cristiani possono far riferimento al sito christianapps.com, per i credenti delle altre religioni arrivano app appositamente create, come la bussola per individuare la posizione della Mecca, il jukebox di canti sacri buddisti e anche l’elenco esaustivo delle divinità e delle festività induiste.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/31/religione-a-portata-di-unapp/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
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NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
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Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
Facebook illuminato? La svolta buddista del social blu
Il social blu sembra essere uno dei ritrovi preferiti di chi reputa il bullismo un ottimo modo d’interagire con il mondo, tanto che l’anno scorso McAfee, in un sondaggio, ha scoperto che il 92% degli adolescenti aveva asssitito a simili episodi sul sito. Ora che Facebook sta cercando di rendere le sue pagine più “gentili” e meno scorrette, si tentano varie soluzioni. Business Insider riporta che, dopo consultazioni e il reperimento di diverse informazioni, Arturo Bejar, l’ Engineering Director di Faccialibro, ha intenzione di provare ad iniettare nel network una buona dose di compassione, così come l’insegna il buddismo. Ecco allora che sono stati istituiti i “giorni della ricerca della compassione”, durante i quali i dipendenti di Facebook hanno assistito a lezioni sul tema tenute da accademici statunitensi. Il risultato è stato che ora verranno personalizzate maggiormente le comunicazioni mentre i tag diventeranno più discorsivi. Queste piccole modifiche hanno portato a un incremento dell’uso dando così una spinta all’adozione di personalizzazioni e sfumature culturali in un ambiente che, per cultura aziendale, si era soliti spogliare e razionalizzare all’estremo.
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Pubblicato da tdy22 in giugno 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/25/facebook-illuminato-la-svolta-buddista-del-social-blu/