Davide Salvadei, in arte Eron, aveva reazlizzato un’opera per una mostra del progetto “Critica in arte”, svoltasi al Mar, il Museo d’Arte di Ravenna. Ma lo street-artist è stato talmente bravo nel disegnare un buco sul muro che, vedendolo e credendolo reale, un operaio addetto a lavori di muratura lo ha stuccato. E’ stato lo stesso artista a raccontare, al Resto del Carlino, di aver disegnato su una delle pareti l’ombra lasciata da un grande specchio, posizionato sul pavimento come se fosse caduto. Per rendere ancor più realistica la scena aveva realizzato persino il buco del chiodo che avrebbe dovuto sostenere la cornice dello specchio. In molti, tra i visitatori, si erano chiesti se il foro fosse vero o dipinto. Quando la mostra si è chiusa, poco meno di un mese fa, lo specchio è stato rimesso al suo posto e non restava che ridipingere la parete con il buco. Eron e il museo avevano già concordato che a quel punto non c’era più bisogno di mantenere il disegno del buco, che era propedeutico all’installazione. Ma quando l’operaio incaricato di sistemare le sale del Mar, in vista della nuova esposizione, ha cominciato a riverniciare, di fronte al buco non ha avuto dubbi: ha preso lo stucco bianco e lo ha coperto. Eron ha commentato:
“Ci sarei rimasto peggio se l’operaio si fosse accorto che era un buco finto. Stuccandolo, invece, in un certo senso mi ha aiutato a ‘completare’ l’opera”.