Il sogno di Spike Lee? Brooklyn “ripulita” da bianchi e hipster

spike-lee-tuttacronacaSpike Lee è il regista che racconta le periferie newyorkesi, narra la violenza, la droga e difficili rapporti che s’instaurano tra razze e culture diverse. La sua macchina da presa si aggira tra i quartieri più difficili e se coltiva un “sogno” è che la sua Brooklyn sia libera tanto da hipster che da bianchi. Anni fa il quartiere era un ghetto dove si trovavano italo e afroamericani che ora hanno ceduto il posto agli artisti. Insomma, è come se questa novella cittadina avesse raso al suolo il suo personale set. Alessandra Baldini scrive per l’Ansa:

in una tirata infarcita di parolacce, Spike Lee ha denunciato la metamorfosi del suo quartiere, invaso da coppie “hipster” che, per sua stessa ammissione, hanno cambiato la zona in meglio, tra pulizia, buone scuole, maggiore sicurezza nelle strade. Il regista è cresciuto a Fort Greene. I suoi genitori vivono lì e Lee mantiene un ufficio nella zona.

Ma non è più lo stesso quartiere della sua infanzia e Spike non ha fatto mistero di quel che pensa durante una conferenza organizzata per il mese della storia afro-americana al Pratt Institute di Brooklyn.

La “gentrificazione” ha ucciso tradizioni e abitudini dei suoi originari abitanti di colore: “È la sindrome Cristoforo Colombo. Non avete scoperto un bel niente. Noi eravamo qui prima di voi!”.

Esempi di come l’influsso di coppie hipster dal Lower East Side hanno cambiato la zona, non sempre a suo avviso in meglio, Spike ne ha dati a bizzeffe: “Per 40 anni c’è stato un gruppo che suonava i tamburi a Mount Morris Park, poi i residenti hanno protestato e i musicisti sono stati sfrattati”.

Per non parlare di quel che è successo suo padre, “grande musicista jazz”: 46 anni fa ha comprato una casa. “L’anno scorso sono arrivato nuovi f**** vicini e hanno chiamato la polizia per farlo smettere di suonare. Che poi non suona neanche la chitarra elettrica”.

Lee si è lamentato del fatto che la mattina il parco di Fort Greene “assomiglia adesso al Westminster Dog Show, il concorso newyorchese per i cani più belli d’America”, e che “i f***** hipster hanno complottato per cambiare i nomi di quartieri come il South Bronx (SoBro) o Bushwick, (East Williamsburg)”.

Lo stesso Spike ha ammesso che per molti versi il cambiamento ha smosso le cose in meglio. “Ma perché deve essere un afflusso di newyorchesi bianchi nel South Bronx, Harlem, Bedford Stuyvesant, Crown Heights perché le cose migliorino? Quando ci vivevo io, non raccoglievano la spazzatura ogni giorno, non c’era la polizia. Vedi mamme bianche che spingono i passeggini alle tre del mattino sulla 125esima strada: questo deve dirvi qualcosa”.

Polemico con il regista D.K. Smith, nero di Brooklyn e il direttore di una start up, che aveva aperto il dibattito a Pratt senza poi poter aggiungere neanche una parola: “Sono stanco di neri che si lamentano perché sono neri. Ecco un caso dove ci sono vantaggi: per la prima volta – ha detto alla Cnn – decine di migliaia se non centinaia di migliaia di persone di colore possono partecipare alla creazione della ricchezza in America”.

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Tragico incidente: un mezzo spalaneve investe e uccide una donna incinta, salvo il bimbo

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Aveva 36 anni Min Lin ed era al nono mese di gravidanza quando oggi, per un errore, è stata travolta e uccisa da uno spalaneve a New York. I medici miracolosamente, grazie a un parto cesareo sono riusciti a salvare il bambino e a stabilizzarlo. L’incidente è avvenuto a Brooklyn in un area di parcheggio antistante un supermercato. La vittima infatti era con il marito e stavano caricando le borse della spesa in auto, quando lo spalaneve in retromarcia ha travolto la donna. Illeso il marito. Il conducente è stato rintracciato dopo alcune ore e si trovava ancora in stato di shock.

Al nono mese di gravidanza balla sulle punte… e augura Buon Natale!

mary_helen_bowers_tuttacronacaMary Helen Bowers, che sta per lanciare un programma dedicato alle donne in gravidanza, dopo aver fatto parte del New York City Ballet e aver creato il Ballet Beautiful workout, danza al nono mese di gravidanza e di certo le feste non sono un motivo per smettere la sua routine. Conosciamo già le foto che la ritraggono mentre danza aggraziata, ma questa non poteva passare inosservata: un modo per augurare a tutti un sereno Natale!

Danzare sulle punte al nono mese di gravidanza, la storia di Mary Helen

donna-incinta-balla-tuttacronacaMary Helen Bowers si rifiuta di vedere la gravidanza come una “malattia” e per questo non smette di dedicarsi alla sua passione, la danza. Tanto che giunta al nono mese pubblica scatti in cui, con la sua “panciona” appare mentre danza dulle punte. Mary continua a vivere in modo attivo, com’è solita fare. Trainer delle modelle di Victoria’s Secret, insegnante di Natalie Portman per il ruolo in Black Swan, Mary ha anche un sito dove dispensa consigli fitness e ha pubblicato vari libri. Incontenibile, ora sta per lanciare un programma dedicato alle donne in gravidanza, dopo aver fatto parte del New York City Ballet e aver creato il Ballet Beautiful workout. “Continuare a ballare mi ha permesso di mantenermi in forma senza fatica” spiega Mary, “Ovviamente tutto in accordo con il mio medico che ha autorizzato il mio workout. Il mio morale è alle stelle, la gravidanza è un periodo molto creativo, e spero di insegnare ad altre a continuare ad avere la propria vita nei 9 mesi di attesa”. Mary si è scattata in puro stile selfie immagini per tutto il periodo della gravidanza, e si è fatta aiutare da un fotografo per le immagini più suggestive.

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Shock nel mondo della letteratura: Ned Vizzini suicida

ned-vizzini-tuttacronacaAveva appena 32 anni lo scrittore e sceneggiatore americano Ned Vizzini, famoso fin da giovanissimo a livello internazionale. L’autore si è tolto la vita gettandosi dal tetto della casa dei suoi genitori a Brooklyn, New York. A dare notizia della morte del giovane, che aveva raccontato la sua battaglia contro la depressione, a colpi di ogni tipo di psicofarmarco, in un libro intitolato “Mi ammazzo, per il resto tutto ok”, la stampa americana. Vizzini aveva debuttato nella narrativa a 23 anni, nel 2004, con il romanzo “Datti una mossa”), tradotto in sette lingue, che racconta le avventure di un adolescente imbranato, Jeremy Heere, impacciato con le ragazze e tormentato dai bulli, che cambia radicalmente vita quando compra uno «squip», un supercomputer in pillola che lo trasforma in un tipo cool. Il suo secondo romanza, “Mi ammazzo, per il resto tutto ok”, era stato pubblicato nel 2006. Nel libro Vizzini raccontava la storia dell’adolescente depresso Craig che, dopo aver pensato al suicidio, entra di propria volontà in un ospedale psichiatrico. L’autore aveva tratto ispirazione per l’opera da un breve ricovero ospedaliero per depressione, in seguito ad un tentato suicidio, nel novembre del 2004, come descritto nelle note finali del libro. Nel 2010 è uscito il film ispirato al romanzo con il titolo “5 giorni fuori” con Zach Galifianakis e diretto da Anna Boden e Ryan Fleck. In un recente periodo di benessere, Vizzini prima ha pubblicato “The Other Normals” (2012) e poi con il regista Chris Columbus, ha scritto il romanzo fantasy “La casa dei segreti” (Rizzoli, 2013), primo volume di una trilogia per ragazzi.

Shock a New York: musicista uccide i membri del suo ex-gruppo

theyellowdogs-tuttacronacaRaefe Ahkbar, ex componente de The Yellow Dogs e fondatore del gruppo, era stato cacciato con l’accusa di aver rubato soldi e strumenti musicali. Il ragazzo, in cerca di vendetta, poco dopo la mezzanotte, ha aperto il fuoco a Brooklyn, nella zona di East Willamsburg, uccidendo tre componenti della band prima di rivolgere l’arma contro se stessa. Il gesto è stato la sua vendetta per essere stato cacciato dal gruppo di origine iraniana che, partito da Teheran, alla volta di New York in cerca di successo. La polizia è giunta sul posto dopo aver ricevuto una chiamata dal quarto membro della band che è stato ferito ad un braccio. Gli agenti hanno trovato i tre cadaveri all’interno di un condominio su Maujer Street, mentre il sospetto killer si è sparato sul tetto del palazzo. Soroush Farazmand, 27enne chitarrista, è stato ucciso con un colpo di pistola e trovato con il volto a terra nell’appartamento in cui viveva con i suoi compagni. Morti anche il batterista 35enne Arash Farazmand e Ali Eskandarian, il cantante del gruppo, che si trovavano in due stanze diverse.  Non sono ancora stati divulgati dalla polizia informazioni più certe sull’accaduto.

Famiglie a confronto: De Blasio e Obama

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L’America che cambia volto e l’inevitabile confronto tra De Blasio e Obama. Due uomini, due famiglie, due volti degli Usa a una svolta decisiva. Chi pensa che si possa seguitare a fare una politica “vecchio stampo democratico” si sbaglia, perché gli americani hanno bisogno di una rivoluzione e si affidano a quei protagonisti che sono sospesi tra due culture per poter dare l’impulso giusto a una nazione che forse, per la priva volta nella sua storia, si sente vecchia, stagnante e disillusa di quel sogno che si è infranto, sgretolato come le due Torri Gemelle. Per un Obama che ultimamente è stato travolto dalla crisi siriana e poi dal Datagate, ora arriva Di Blasio. Entrambi al confine, entrambi tra il nero e il bianco, entrambi con due famiglie forti alle spalle. Da una parte Michelle Obama, dall’altra Dante Di Blasio, il figlio che a chiare lettere ha detto al padre che lui non vuole lasciare il suo quartiere d’infanzia. Lui a Manhattan non ci vuole andare, lui, figlio italiano di colore, è attaccato alla sua terra di Park Slope. Cosa vuole l’America? Vuole meno differenze sociali, tramontato il mito del self made man ora si vogliono più ammortizzatori sociali, maggior garanzie per la sanità, un piano che faccia diminuire gli affitti della Grande Mela e consenta a tutti di avere un tetto sulla testa. Si vogliono scuole pubbliche che siano allo stesso livello di quelle private, che non solo i figli dei soliti noti possano ambire a ruoli da protagonisti, ma anche i figli degli immigrati, anche chi nella sua vita ha fatto scelte radicali, chi non ha paura di avere una moglie con un passato omosessuale e figli che rivendicano le proprie origini afro, possa sedere sulla sedia di primo cittadino… Perché questo è il nuovo volto di New York, il melting pot che diventa cultura, il confine che non esiste e il mix che diventa la tendenza dominante… la nuova New York, riparte da Brooklyn, ma anche dai locali di Harlem, dagli skaters che attraversano il Bronx, dai teatri off Broadway e da quei murales abbattuti a 5Ptz.

Incidente per David Beckham a Los Angeles

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David Beckham e il figlio Brooklyn hanno avuto un incidente nella notte di venerdì intorno alle 2.30, nei pressi della loro casa a Beverly Hills a Los Angeles dove ex capitano della squadra di calcio inglese risiede. I testimoni avrebbero detto che David Beckham, 38 anni, avrebbe colpito una macchina che sopraggiungeva, mentre stava facendo manovra. Secondo sempre i residenti, Beckham sarebbe poi entrato di nuovo nella sua abitazione e qui avrebbe atteso la polizia per stendere il verbale. L’urto ha danneggiato solo le auto, senza che gli occupanti dei veicoli riportassero ferite. Non è la prima volta che Beckham e il figlio sono coinvolti in un incidente, purtroppo, già nel 2011, la loro auto infatti era segnalata tra quelle di un tamponamento avvenuto su un’autostrada di Los Angeles.

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Strage a Brooklyn, un uomo uccide una madre e 4 figli

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Strage a Brooklyn, uno dei quartieri più tranquilli di New York, ma che è divenuto teatro di una vera e propria strage. Un uomo di 25 anni, probabilmente un parente della donna, è entrato nell’abitazione di quest’ultima e ha ucciso a coltellate lei e i suoi 4 figli, dai 9 ai 2 anni. Poi si è lasciato ammanettare dai poliziotti intervenuti su segnalazione dei vicini ignote al momento le cause del gesto che ha shoccato il quartiere.

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Da “re della dolcezza” all’amarezza della presunta evasione: Perfetti

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Augusto Perfetti ovvero il “re della dolcezza”, uno dei primi produttori mondiali di caramelle (Mentos, Chupa-Chups, Brooklyn sono solo alcuni dei suoi marchi più conosciuti)  è ora sotto il mirino dell’Agenzia delle entrate spagnola perché si ritiene che il megayacht “Air”, che batte bandiera delle Isole Vergini, e risulta intestato a una società registrata nell’isola di Man, un protettorato britannico considerato un paradiso fiscale, possa essere ricondotto proprio a Perfetti.  L’imbarcazione – 81 metri di lunghezza, 12 di larghezza, 7 camere e un base per l’elicottero, del valore di circa 100 milioni di euro – era ormeggiata nel porto turistico del Club del mar di Maiorca fin dall’inizio dell’estate. Ora si parlerebbe di una presunta evasione da circa 20 milioni di euro. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale per tutta l’estate l’imbarcazione è stato noleggiato a un milione di dollari (736 mila euro) la settimana per varie crociere nel Mediterraneo, facendo base sull’isola spagnola.

  

Terribile incidente per una Lamborghini: l’auto si spezza in due

lamborghini-spezzata-tuttacronacaHa dell’incredibile e, al tempo stesso, del miracoloso l’incidente occorso a una Lamborghini Aventador a Brooklyn, New York. E’ un filmato ripreso da una telecamera di sicurezza che mostra la dinamica del violentissimo urto: un’auto, nel tentativo di attraversare l’incrocio, ha tagliato la strada alla supercar, che filava a velocità elevata. A causa dell’impatto, il bolide è stato proiettato L’impatto ha proiettato contro il muro del giardino di alcune case: la Lamborghini si è spezzata in due. Come si vede anche nell’immagine, la parte posteriore con il blocco motore è stata letteralemte staccata da quella anteriore, con l’abitacolo rimasto intatto. Proprio il comportamento del bolide, progettato per dividersi in caso di un impatto violento di questo tipo, per dissipare la forza dell’urto, potrebbe aver salvato la vita al conducente. Da quanto è stato riferito dalla sorella del guidatore dell’auto, incredibilmente, nessuno è rimasto ferito nell’incidente.

Doccia con vista a Brooklyn!

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Anni fa c’era “Camera con vista” ora i tempi sono cambiati e da Firenze si passa a New York, nel quartiere di Brooklyn dove la vista si può ammirare dalla doccia, ma si diventa anche protagonisti della strada. Sicuramente questo bagno, costato circa 2,1 milioni, fa discutere: alcuni lo trovano originale, altri di cattivo gusto.

La casa costruita con le palline da ping pong!

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Unico nel suo genere, l’appartamento di Daniel Arsham a Brooklyn è un unica grande stanza essenzialmente studiata per dormire, che in poco più di 8 metri quadri racchiude però un letto matrimoniale e un armadio dallo stile davvero invidiabile, anche se a volte ci si può sentire stretti come in una scatola di sardine. Per ovviare a tutto ciò un artista di brooklyn ha deciso di aggiungere un tocco davvero particolare al loft e ricoprirlo di 25mila pallina da ping pong bianche e grigie che creano un effetto pixelato e lo rendono unico nel suo genere. D’altra parte l’appartamento confina con gli uffici di Snarkitecture, uno studio di architettura di cui anche Arsham è partner. Per completare l’installazione sono servite 2 settimane e 100 dollari per metro quadrato per un totale di quasi 7 mila euro, ora serve solo qualcuno che esca fuori un vincitore di Powerball. Alcuni utenti americani che hanno visto le foto hanno fatto notare che le palline da ping pong sono altamente infiammabili e quindi è rischioso vivere in una stanza come quella di Daniel Arsham, ma prontamente è arrivata la risposta dallo studio Snarkitecture che ha precisato di aver preso tutte le precauzioni del caso: “Le sfere sono state trattate con un rivestimento ignifugo. Un prodotto che è progettato per gonfiarsi in presenza di calore intenso, al fine di evitare che il materiale possa bruciare.”

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Lady Gaga e il piercing al naso

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Lady Gaga si mostra ai suoi fan mentre si fa fare il piercing al naso dall’esperto del settore Steve Bennet. Dopo un periodo di silenzio la pop star torna a far parlare di sè anche per promuovere il nuovo disco  “Artpop”, puntando su un’immagine più dark. Intanto è  stata intanto confermata la sua presenza ai prossimi Mtv Video Music Awards, che si svolgeranno a Brooklyn il prossimo 25 agosto, e l’appuntamento è già carico di aspettative.

Libero dopo 23 anni, colpito da infarto… per l’emozione?

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Forse a tradirlo è stata l’indescrivibile emozione di tornare in libertà dopo 23 anni passati in carcere senza avere colpe. David Ranta, il 58enne di New York ingiustamente condannato nel 1990 per un omicidio mai commesso, quello di un rabbino di Brooklyn, è stato colpito da un infarto al secondo giorno di libertà. L’uomo è ora ricoverato in ospedale dove i medici – scrive il New York Times – hanno scoperto che una delle sue arterie era completamente occlusa. L’uomo si è sentito male mentre si trovava con la famiglia in un albergo della città, dove con le persone più care aveva festeggiato la sua scarcerazione. “Rientrare nel mondo esterno – ha detto il suo avvocato, Pierre Sussman – dopo quasi un quarto di secolo in prigione può essere un’esperienza estremamente disorientante”. Ranta era stato imprigionato in seguito all’uccisione del rabbino Chaskel Werzberger, uno dei sopravvissuti di Auschwitz. Ad incastrarlo un detective che – è stato appurato – utilizzò prove rivelatesi false.

Eros a tutta birra con l’Harlem Shake!

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Anche Eros Ramazzotti travolto dal tormentone “Harlem Shake”. Il cantautore ha coinvolto i musicisti e poi tutto il MediolanumForum di Assago nella danza scatenata del brano firmato da Baauer, all’anagrafe Harry Bauer Rodrigues. E’ un dj di 23 anni americano che ha creato “Harlem Shake” nel suo appartamento a Brooklyn e lo ha caricato online, creando un fenomeno virtuale di grandi dimensioni.

Giustizia dopo 23 anni… David Ranta, accusato di omicidio, è innocente!

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Libero dopo 23 anni di prigione per un crimine mai commesso. David Ranta, 58 anni, era finito in carcere a New York dopo l’omicidio l’8 febbraio 1990 a Brooklyn del rabbino Chaskel Werzberger, un sopravvissuto di Auschwitz. Il religioso morì dopo un tentativo di rapina da parte di un ladro di gioielli che gli aveva sparato alla testa. Le indagini furono seguite da un detective, Louis Scarcella, che ora si è scoperto essere in malafede.

Il caso scosse l’intera comunità ebraica. Pur di trovare un colpevole incastrò Ranta, un disoccupato con problemi di droga. E sulla base di false prove l’uomo fu condannato al massimo della pena, 37 anni e mezzo, e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza.

Dopo oltre vent’anni, Ranta è tornato un uomo libero, grazie al lavoro di un’apposita commissione costituita dal procuratore distrettuale di Brooklyn, Charles Hynes, proprio per indagare sui casi di condanne più discussi. Le nuove indagini hanno accertato che nelle procedure che hanno portato all’arresto di Ranta sono state infrante diverse regole. Scarcella aveva infatti convinto dei testimoni a dichiarare il falso e ha fatto poi scomparire le tracce dei diversi interrogatori compiuti. Ora in pensione, raggiunto dal Ny Times, il detective si è difeso, affermando come in vita sua non ha mai incastrato nessuno. Ma ora i guai giudiziari potrebbero arrivare per lui.

BROOKLYN IN RIVOLTA! UCCISO UN 16ENNE DI COLORE DALLA POLIZIA!

SCONVOLGENTE! RIVOLUZIONE A BROOKLYN, NEW YORK, DOPO LA MORTE DI UN RAGAZZO DI 16 ANNI, UCCISO DALLA POLIZIA!

Kimani-Gray-tuttacronaca-new york

Secondo la versione della polizia, i due agenti hanno fermato il 16enne dopo aver notato un rigonfiamento sospetto sotto il giubbotto. Gray avrebbe allora estratto un revolver calibro 38 puntandolo contro i poliziotti. La pistola è stata poi trovata a terra. Ma residenti della 52ma strada, una delle zone più povere di New York, dove è avvenuto il fatto, hanno smentito questa versione dei fatti ai tabloid locali.

“Non abbiamo visto alcuna arma”, hanno dichiarato i testimoni. E nel quartiere è così montata la protesta. I commercianti hanno organizzato una serrata, i residenti una veglia funebre, i consiglieri afroamericani di Brooklyn hanno protestato con veemenza contro “gli eccessi di perquisizioni su neri e ispanici”. I primi scontri si sono verificati venerdì sera durante la veglia funebre, all’arrivo dei poliziotti incaricati di svolgere il servizio d’ordine.

E’ di un agente ferito al volto da un mattone e 50 arresti il bilancio della rivolta contro la polizia scoppiata a Brooklyn dopo la morte di un sedicenne di colore. Per la seconda volta dall’inizio della settimana, circa 200 giovani si sono scontrati con la polizia nelle strade di East Flatbush. Tra gli arrestati c’è anche Mahnefah la sorella del sedicenne , ucciso sabato notte da due agenti dell’anticrimine in borghese che lo vevano fermato mentre applicavano la tecnica dello “stop and frisk”, fermare e perquisire, autorizzata dal sindaco Bloomberg nell’ambito della strategia di prevenzione contro il crimine.

rivolte, brooklyn, Kimani Gray, tuttacronaca

Giovani inferociti hanno devastato e saccheggiato alcuni negozi sulla Albany Street, aggredendo i proprietari, i commessi e le guardie di sicurezza. Mercoledì i nuovi scontri, terminati con gli arresti e un agente in ospedale.

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Nasce mentre i suoi genitori muoiono!

Nathan-e-Raizy-Glauber- tuttacronaca

Gioia e dolore a New York. Quello che per una coppia doveva essere il giorno più bello della loro vita si è rivelato allo stesso tempo anche il più tragico. Nathan e Raizy Glauber stavano correndo in ospedale perchè la donna aveva iniziato il travaglio, ma nel tragitto l’imprevisto. La macchina dei coniugi si è scontrata con un’altra vettura e i due coniugi ventunenni hanno perso la vita.
Ma nella tragedia un miracolo, il bambino si è salvato ed è riuscito a venire al mondo grazie all’intervento dei medici del prnto intervento che hanno permesso la nascita proprio sul luogo dell’incidente.
Ora il bambino è monitorato in ospedale ma non sembra aver riportato danni di alcun genere. Il pirata della strada che ha invece travolto l’auto su cui viaggiavano i genitori è fuggito, un’altro uomo coinvolto nell’incidente si trova invece in prognosi riservata.

Dove abita Batman? Ora si può andare a trovarlo!

batman

E’ ufficiale, Gotham City, la città dove coabitano Batman e i suoi compatrioti è situata geograficamente sulla costa Est degli Stati Uniti. Per essere esatti l’eroe vive nel New Jersey, a qualche chilometro da New York.

Un po’ si sapeva- lo aveva scritto nel 1990 The Atlas of the DC Universe. Ma il sito americano BuzzFeed l’ha ricordato agli internauti, con annesse mappe e gift animate sul New Jersey.

Per i suoi creatori Batman sarebbe nato in campagna. Willam Safire scriveva per esempio nel 1990 sul New York Times che Gotham City era una certa parte che si vedeva della metropoli.

“Come tutti i fans di Batman sanno, Gotham City è New York, in particolare la parte della città sopra la 14. avenue: da Soho a Greenwich Village, il quartiere di Bowery, Little Italy, Chinatown e le zone vicine ai ponti di Manhattan e a Brooklyn”.

Christopher Nolan, regista di The Dark Knight Rises, ultima opera della sua trilogia consacrata al super-eroe, ha pregferito girare la maggior parte delle scene a Chicago, salvo qualcuna a Wall Street.

Ecco, la mappa di Gotham secondo Nolan:

GOTHAM-NOLAN- batman - map

MUORE ROBIN E I FANS SONO IN RIVOLTA SUL WEB.

Ma mentre si svela posizione geografica esatta di Batman, i fans piangono la morte programmata di Robin, il figlio del super-eroe, la cui fine è raccontata nel numero apparso martedì 26 febbraio, Batman Incorporated. Il personaggio partner di Batman dal 2006, non è altro che Damian Wayne, figlio di Bruce Wayne e di Talia al Ghul  (interpretato da Marion Cotillard in The Dark Knight Rises).

“Salva il mondo e muore da eroe assoluto”, ha annunciato in una intervista esclusiva al New York Post lo sceneggiatore Grant Morrison.

E subito i fans rendono pubblico il loro malcontento. Sul blog di DC Comics, hanno espresso il loro rimpianto. Lo sceneggiatore ha affermato che “non si può mai dire mai nei fumetti. In ogni caso Batman avrà sempre un compagno”.

robin-muore- batman

 

Difficoltà affettive? 200mila dlr per superarle

bernard_bey

L’amore dei genitori per i figli ha un prezzo? Per Bernard Anderson Bay, 32enne di Brooklyn, la risposta è senza’altro sì, e sa dire anche quale prezzo: 200mila dollari.Questa la cifra chiesta da Bay ai suoi tramite una causa per carenza d’affetto. I genitori sono considerati responsabili di averlo cresciuto in una casa povera e in un degrado tale da portarlo a vivere da senzatetto, privandolo dell’amore “dovuto a un figlio”. Bay ha raccontato di essere stato picchiato dal padre quando era bambino, che veniva chiamato “bastardo” e deoveva assistere al padre mentre si dorgava. «La nostra famiglia è veramente povera – ha detto Bey al New York Post – e io mi sento abbandonato e senza amore». Per poter soddisfare la richiesta economica del figlio, i genitori dovrebbero ipotecare la loro casa. Con quei soldi Bay vorrebbe comprare due “franchise” di Dominòs Pizza, diventare un uomo d’affari e sfuggire una volta per tutte alla miseria.

A San Valentino arriva la nuova moda del web: HARLEM SHAKE!

Dopo il planking, il milking e il baguetting arriva l‘harlem shake.  In questo caso si tratta di una danza sfrenata e confusionaria di 30′.

Vale la regola del “più si è, e meglio è”: i video che spuntano come funghi su YouTube, infatti, sono il frutto di un “lavoro” di gruppo: nei primi secondi regna la quiete, poi quando il ritmo esplode la scena cambia rapidamente e davanti alla telecamera è il caos. Ognuno segue il suo pazzo ritmo, spesso arricchito da un “cambio d’abito” flash.

La colonna sonora è identica per tutti: si tratta di Harlem Shake, un pezzo del 2012 firmato da un 23enne produttore di Brooklyn, Harry Rodrigues, che ha scelto come nome d’arte Baauer. Il brano, lo scorso anno, non aveva sfondato né in America né in Europa, ma ora può contare su una nuova popolarità grazie alla rete. Tutti infatti sembrano contagiati dall’escalation dei suoi beat: dall’esercito norvegese alla squadra maschile di nuoto dell’Università della Georgia, che ha improvvisato una divertente performance sott’acqua vista su YouTube, finora, più di un milione di volte.

In tempo di crisi il telefilm al femminile diventa hipster!

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Le ragazze sono tornate, ma non sono più quelle di Sex and the City.  Nessuna casa favolosa a Manhattan, niente locali glamour, nessun successo professionale e nessun guardaroba di Manolo Blahnik. Le nuove stars al femminile abitano a Brooklyn, sono precarie, quasi sempre al verde e si ritrovano a fare sesso con ragazzi squallidi. Eppure Girls piace! Piace questo mondo di incertezze,  l’anti eroismo e la mancanza assoluta di un sogno da inseguire. Ogni episodio di chiude con un crudo realismo e un amarezza di fondo che quasi taglia il cuore a metà.  Ma perchè hanno successo? Il merito del successo va all’esplosiva creatrice, Lena Dunham, ai suoi dialoghi sarcastici, originali, irriverenti. E al coraggio di mostrarsi quasi sempre nuda fregandosene della sua ciccia

 

Notte strana a Brooklyn, la polizia alle prese con un caprone!

Ma alla fine è il parcheggiatore, originario del Mali, ex pastore, ha riuscire a fermare la bestia.

Grido d’allarme a Little Italy… Gentrification!

Little Italy è già scomparsa da tempo a New York e i ristoranti che si trovavano nella zona, ormai quasi sommersa da Chinatown, avevano prezzi elevati e scarsa qualità. Quindi nessun rimpianto per Little Italy… La cucina italiana si gusta a Brooklyn!

little-italy

Sandy – Cap CXLV

Gli americani si sa preferiscono lavorare da casa. Eppure dopo Sandy ci sono americani ceh non vedono l’ora di tornare in ufficio, alla normalità, con servizi di trasporto che funzionano e negozi aperti. Nel frattempo escono tutti, chi a piedi chi in bicletta e affollano il ponte di Brooklyn… E voi che fareste?

Sandy – Cap XI

THE TIME IS OVER

Attorno alle 6 p.m. è previsto l’arrivo di Sandy sulle coste del Delaware e del New Jersey. New York è ormai  vicina e il tempo dell’evacuazione è scaduto. Adesso è il momento di chiudersi in casa. Ed è giusto che sia così. Ma come sono strane e irreali Times Square e la Central Station senza il movimento e  la folla che va, cammina, corre e vive.

Il Sindaco Bloomberg è in televisione. E’ sicuramente teso, ma i suoi toni sono pacati. Sa che sta parlando a cittadini responsabili. Per questo non nasconde e non vuole nascondere, mentre  dà gli aggiornamenti. Nella 57 Avenue è crollata una gru che stava ristrutturando un lussuoso condominio e l’area circostante è stata chiusa. Chiusi anche i ponti che uniscono Manhattan a Brooklyn, perché il vento è sempre più forte e Brooklyn è già allagata.

La parte Est di New York sarà la prima ad essere colpita da Sandy. In particolare il Bronx. Ci  potranno essere  anche possibili fughe di gas. E, in una situazione che volge decisamente al peggio, Bloomberg deve dire forse la cosa più difficile… Che non si sa in quanto tempo la città potrà tornare alla normalità. Ma poi l’indomabile spirito della grande frontiera prevale. “Dobbiamo prendere tutte tutte le precauzioni necessarie – aggiunge –  “e  poi essere sereni  perché saremo sicuramente in grado di affrontare e contrastare  quest’emergenza”.

Ma intanto arriva la notizia della prima vittima, uno dei due marinai dispersi del Bounty.

Gli esperti hanno appena definito Sandy il più terribile uragano del secolo.

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