Shock nel Bresciano dove un cardiochirurgo di 52 anni si è detto disposto a «ospitare la salma di Priebke nella tomba di famiglia» nel cimitero della frazione di San Vitale nel Comune di Rovere. Lo riporta l’«Arena» spiegando che l’uomo, Alberto Negri, accoglierebbe la salma, «spese di tumulazione escluse». «Il cimitero è su una collinetta a San Vitale, lì sono già sepolte mia madre e mia nonna», spiega il medico al quotidiano.
«Il messaggio che voglio lanciare è semplice: bisogna perdonare – spiega – Ho deciso di ospitare la salma di Priebke perché vengo da una famiglia abituata a farsi carico delle sofferenze degli altri. Io sono medico da trent’anni e anche mio padre lo era. Priebke non si è pentito? Vero, ma non era obbligato a farlo. I rancori e le ingiustizie vanno sistemate in vita fra gli esseri umani. Dopo la morte, per chi è credente, si passa a una giustizia superiore che non è più di nostra competenza. Allora lasciamo fare a Lui senza accanirci su una salma. In fondo chi l’avesse ritenuto opportuno, avrebbe potuto fargliela pagare in vita e, magari, raccontarlo con orgoglio ai figli. Ma chi prende a calci un cadavere lo racconterà ai suoi figli?».
«La mia – continua – è una scelta di coscienza che nasce da un desiderio di riappacificazione. Credo che anche una persona in grave torto debba avere la dignità di una sepoltura. Non si può andare avanti così, tra calci, sputi e rifiuti: se nessuno fa niente non si farà mai niente, continuerà per sempre ad esserci la guerra tra ebrei e palestinesi».
Ma la madre e la nonna del chirurgo sono pronte a ospitare la “scomoda” salma?