Le maglie del Mondiale di Calcio che scatenano la polemica: Adidas le ritira

maglia-rasile-tuttacronaca1Il Brasile è rimasto infastidito dalle maglie che Adidas ha progettato in vista della Coppa del Mondo di Brasile 2014. La causa: un disegno con delle conottazioni sessuali. E per questo motivo l’azienda tedesca di abbigliamento sportivo ha deciso che le ritirerà: “Adidas risponde sempre all’opinione dei suoi consumatori e soci e per questo annuncia che smetterà di vendere i prodotti in questione”. L’azienda ha comunque  sottolineato che le magliette erano disponibili solo negli Stati Uniti. Il governo brasiliano ha celebrato la decisione dicendo di sperare che l’episodio “serva da esempio per il rispetto che il Brasile merita in tutto il mondo”. Il ministro dello sport brasiliano, su Twitter, ha sottolineato: “La violenza sessuale non ci rappresenta”. Anche l’azienda Brasiliana del Turismo (Embratur) aveva chiesto ufficialmente all’azienda di ritirare la linea di magliette, visto che il design non rispettava le linee guida del governo rispetto alla lotta contro il turismo sessuale. Adidas è sponsor ufficiale della Fifa e ha anche firmato Brazuca, il pallone ufficiale dei mondiali. Su una delle maglie che verranno ritirate appare il disegno di una giovane in bikini con alle spalle il paesaggio di Rio e la frase “Looking to Score Brasil” mentre una seconda riporta la scritta “I Love Brasil”, con la particolarità che la parola “love” è sostituita da un cuore rappresentato dalle natiche di una donna in tanga. Anche la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, è intervenuta sulla vicenda, annunciando su twitter che “aumenterà ulteriormente gli sforzi nella prevenzione contro lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti”.

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Continua la protesta in Brasile: si manifesta contro i Mondiali e finisce in scontro

protesta-mondiali-tuttacronacaIn Brasile si continua a manifestare contro i Mondiali di calcio del 2014 e a San Paolo è andata in scena, sabato sera, una nuova protesta, alla quale hanno perso un migliaio di persone. Quello che si contesta sono le ingenti spese per i lavori relativi agli impianti sportivi e la scarsa qualità dei servizi pubblici di base. Gli scontri con le forze dell’ordine sono proseguiti per tutta la serata, con la polizia che ha cercato di disperdere la folla con lacrimogeni e bombe assordanti mentre le vetrine venivano infrante e i cassonetti dati alle fiamme. Un portavoce dei manifestanti ha accusato la polizia di essere intervenuta con durezza prima che la manifestazione degenerasse, mentre la stampa brasiliana ha protestato perchè tra i fermati figurano diversi giornalisti, anche se chiaramente identificabili. Alla testa del corteo, numerosi militanti anarchici radicali dei Black Bloc vestiti di nero e con il volto coperto. Il bilancio finale è stato di cinque agenti feriti, due arresti e 230 fermi.

La Coppa del Mondo sbarca in Italia, sua “patria natale”

coppa-del-mondo-italia-tuttacronacaIl Fifa World Cup Trophy Tour Coca Cola sta portando in giro per il mondo il trofeo più ambito del globo in ambito calcistico, la Coppa del Mondo, giunta oggi a Roma.

Il trofeo ha 42 anni ed è stato disegnato nel 1971 dall’italiano Silvio Gazzaniga. Si tratta della Coppa che prese il posto della Rimet, che il Brasile si era aggiudicata l’anno prima nella finalissima contro l’Italia. In quell’occasione furono 53 i modelli che gli esperti della Fifa presero in considerazione per poi scegliere il lavoro del designer milanese. La nuova coppa è alta 36 cm, fatta di oro 18 carati e pesa 6,175 chilogrammi. Nella parte inferiore della base vengono incisi i nomi e l’anno delle nazionali che si sono imposte nel campionato del Mondo, a partire dal 1974. Gazzaniga descrisse la sua creazione parlando di “linee che nascono dalla base, risalendo in spirali, fino a stringere il mondo. Le figure rappresentate sono due atleti che esultano nel momento della vittoria”. La Coppa, che non può essere toccata da nessuno salvo che dai giocatori campioni del Mondo e dai Capi di Stato, non verrà mai assegnata permanentemente ad una nazione, indipendentemente dal numero di vittorie raggiunte, tuttavia il trofeo sarà sostituito quando non sarà più possibile incidervi il nome della nazionale vincitrice: l’evento si verificherà dopo il 2038.

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Per l’Italia c’è Rizzoli: selezionati gli arbitri di Brasile 2014

brasile-2014-tuttacronacaCom’era stato previsto, ci sarà Nicola Rizzoli, per l’Italia, tra i 25 arbitri della fase finale dei Mondiali di calcio che si terranno il prossimo giugno in Brasile. Con il fischietto bolognese anche la coppia Faverani-Stefani. La Fifa ha scelto i direttori di gara e in una nota si legge:

Gli arbitri selezionati sono stati scelti soprattutto per la loro personalità e per la capacità di comprendere il calcio, essendo in grado di leggere le gare e l’approccio tattico delle squadre in ogni partita.

Sono stati selezionati anche altri 8 arbitri e 8 assistenti come riserve. Per quel che riguarda la rosa arbitrale, 9 provengono dall’Europa, 5 dall’America, 4 dall’Asia, 3 dall’Africa e dalla regione del Concacaf e 1 per l’Oceania. Il più giovane è il colombiano Wilmar Roldan (33enne), il più ‘anziano’ il 43enne Noumandiez Doue proveniente dalla Costa d’Avorio.

Questi tutti i nomi scelti dalla Federazione: Afc: Ravshan Irmatov (Uzbekistan), Yuichi Nishimura (Giappone), Nawaf Shukralla (Bahrain), Ben Williams (Australia). Caf: Noumandiez Doue (Costa d’Avorio), Bakary Gassama (Gambia), Djamel Haimoudi (Algeria). Concacaf: Joel Aguilar (El Salvador), Mark Geiger (Usa), Marco Rodriguez Moreno (Messico). Conmebol: Enrique Osses (Cile), Nestor Pitana (Argentina), Wilmar Roldan (Colombia), Sandro Ricci (Brasile), Carlos Vera Rodriguez (Ecuador). Oceania: Peter O’Leary (Nuova Zelanda). UEFA: Felix Brych (Germania), Cuneyt Cakir (Turchia), Jonas Eriksson (Svezia), Bjorn Kuipers (Olanda), Milorad Mazic (Serbia), Pedro Proenca (Portogallo), Nicola Rizzoli (Italia), Carlos Velasco Carballo (Spagna), Howard Webb (Inghilterra).

La vita di Leo Messi… diventa un film!

messi-tuttacronaca-documentarioLa vita del campione del Barcellona, Leo Messi, diventerà presto un documentario. A realizzarlo, il regista basco Álex de la Iglesia,  Leone d’Argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia 2010 con il suo Ballata dell’odio e dell’amore. Il cineasta si trova ora in Argentina per prepararsi alle riprese e si è recato a Rosario, dove la stella del calcio è nata, dove ha visitato la sua casa, la scuola e i luoghi dove si allenava quando giocava con i Newell’s. Il regista, passeggiando per le vie della città argentina, ha indossato la maglietta del Festival Latinoamericano de Video, regalo ricevuto dal segretario della Cultura, HoracioRìos. De la Ilgesia girerà a Rosario la seconda e la terza settimana di febbraio. Al documetnario collaborerà anche Jorge Valdano, ex giocatore ed ex allenatore del Real Madrid, oltre che ex campione dalla nazionale argentina.

Verso Brasile 2014: ecco la maglia dell’Italia!

maglia-italia-mondiali-tuttacronacaQualche settimana fa, in rete erano circolate le foto che mostravano la seconda maglia, quella bianca, che la Nazionale di Prandelli utilizzerà ai Mondiali 2014. Ora è stata svelata anche quella ufficiale: il sito Passionemaglie ha infatti pubblicato le prime foto della divisa firmata Puma che presenta soluzioni innovative nel rispetto della tradizione. Lo stile è molto simile a quello di una polo, con tre bottoni a chiudere il colletto e una fettuccia tricolore sotto l’asola centrale. Il richiamo al tricolore è presente anche sulle maniche, mentre il logo Puma e lo stemma ufficiale della Figc saranno circondati da un filo d’oro. Ai fianchi della maglia, due righe bianche. I calzettoni e i calzoncini ricalcano chiaramente le linee della maglia con dettagli in bianco. Per quel che riguarda la seconda maglia, che verrà presentata ufficialmente dalla Figc nel corso di un evento che vedrà protagonisti sicuramente capitan Gigi Buffon e il CT Prandelli, sarà rivoluzionaria. La base è bianca e viene solcata da sottili righe azzurre verticali. Sia il colletto a v che le maniche riportano poi inserti in azzurro mentre il motivo del tricolore è presente sui fianchi. Il logo Puma e quello della Figc sono rifiniti in oro. Le versioni non sono ancora definitive, ma non verranno comunque stravolte da qui al calcio d’inizio di Brasile 2014.

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Clamoroso! Volevano truccare anche le partite di Brasile 2014!

brasile-calcioscommesse-tuttacronacaE’ il Corriere dello Sport a scrivere che, dall’ordinanza sul calcioscommesse emessa questa mattina dal Tribunale di Cremona, è merso anche un clamoroso retroscena sui prossimi Mondiali, che si disputeranno nel 2014 in Brasile. Il Gip Salvini scrive: “L’arresto avvenuto a Singapore di Tan Seet Eng e di altre 13 persone è il nuovo dato estremamente significativo che, seppur formalmente ancora ai margini della presente indagine, non può essere letto se non come una piena conferma degli elementi raccolti dall’Autorità giudiziaria italiana e via via arricchitisi nel tempo in merito alla organizzazione transazionale che dirigeva le mosse dei suoi inviati in Italia e rendeva possibile la corruzione dei giocatori di squadre anche sconosciute o pochissimo conosciuta all’estero. Le accuse, in base alle notizie raccolte da fonti aperte e da sintetiche relazioni del Servizio Centrale Operativo, essendo stato inoltrata solo recentemente una formale richiesta di rogatoria internazionale, riguardano la manipolazione di un gran numero di partite in molti paesi e ad altissimo livello sino a progettare, a quanto sembra, un piano di interventi illeciti sui prossimi campionati del mondo che si svolgeranno in Brasile».

La maglia per i Mondiali che il Brasile non può usare: ecco perchè!

maglia-brasile-mondiali-tuttacronacaOggi si terrà il sorteggio per i Mondiali e scopriremo contro chi dovrà giocarsela l’Italia, ma intanto c’è una nuova grana per la nazionale brasiliana: la maglia dei padroni di casa dei Mondiali 2014, infatti, è da rifare. Presentata qualche giorno fa e realizzata da Nike, non presenta il nome della nazione. E qui entrano in gioco le norme locali sempre più ferree dei regolamenti in tema di divise di gioco: sotto il logo della Cbf, la Federcalcio brasiliana, era indispensabile indicare il nome della nazione, in sua mancanza, come  recita lo statuto del massimo organismo calcistico del Paese, le maglie sono inutilizzabili e non potranno essere indossate neanche in occasione della partita amichevole prevista il prossimo 5 marzo contro il Sudafrica e organizzata proprio per tenere a battesimo le nuove divise. Ora, si cercherà di correre ai ripari a tempo record: in qualche modo dovrà essere inserita la scritta “Brasil” e non è esclusa una toppa, soluzione a cui la Nike ha già fatto ricorso l’anno passato per le divise della Juventus, al centro di una polemica per il numero delle stelle presenti sul petto. Da parte sua, la Nike sostiene che la divisa, realizzata rispettando la tradizione, aveva ricevuto l’ok della Cbf prima di entrare in produzione. La federcalcio brasialiana, nelle scorse ore, ha ammesso che la decisione di eliminare la scritta Brasil è stata presa prima che la decisione fosse ratificata dall’assemblea generale.

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La Fifa e l’Oscar della Vergogna: l’impatto in Brasile dei Mondiali

fifa-tuttacronacaE’ probabile che il 23 gennaio, in occasione dei “Public Eye Awards”, noti anche come gli “Oscar della Vergogna”, la Fifa si aggiudicherà tale premio. Il “riconoscimento”, creato da Greenpeace e dalla Ong svizzera, Dichiarazione di Berna, inserisce in una “galleria della vergorgna” le aziende che si sono particolarmente distinte provocando danni all’ambiente e alle persone. Al momento, mentre la classifica è ancora provvisoria, la Fifa è in testa alla classifica dei “cattivi”, davanti alla multinazionale anglo-svizzera, Glencore Xstrata, specializzata nel commercio di materie prime, e a un altro colosso elvetico, Syngenta, che opera nel campo dei prodotti chimici, in particolare quelli destinati all’agricoltura. Seguono, poi, la russa Gazprom, il colosso bancario britannico, Hsbc, oltre alla Marine Harwest, una grande azienda norvegese che alleva salmoni. Viene da chiedersi come fa ad essere inserita in una simile lista di gruppi accusati di non guardare in faccia niente e nessuno in nome del profitto? Per Greenpeace e la Dichiarazione di Berna, nell’organizzazione dei mondiali brasiliani la Fifa si è resa complice della devastazione ambientale, prodottasi nelle 12 città in cui si svolgerà la competizione, contribuendo a creare centinaia di migliaia di poveri e di sfollati”. E ancora: “Ha ripetutamente violato i diritti dell’uomo e ha denotato un’assoluta mancanza di senso della responsabilità”. Tutto questo le permetterebbe quindi di trovare un posto nella “Hall of Shame”, in compagnia della Shell, “Oscar della vergogna” 2013. Un giorno da dimenticare per Blatter e che non ha nulla a che vedere con i fasti del Pallone d’oro, che avrà riunito qualche settimana prima, a Zurigo, i ricchi e famosi del mondo del calcio.

Messi tradito dalla dirigenza catalana: lascia il Barcellona

Lionel-Messi-tuttacronacaSi sentirebbe tradito dalla dirigenza del Barcellona Lionel Messi, che non gli ha ritoccato l’ingaggio come ha richiesto. Sarebbe questo il motivo della rottura tra l’argentino e il club catalano. Almeno stando a quanto riportato da Punto Pelota che rivela una notizia che, se confermata, avrebbe del clamoroso: la Pulce lascerà i blaugrana e ci sarebbe già un accordo verbale con una squadra. Se ancora non è noto il nome del club che gli spalancherà le porte, è certo che si tratti di una società in un Paese molto vicino alla Spagna. Le ipotesi parlano del Psg degli sceicchi, ma bisgonerà pazientare ancora un po’…

Il ct come Mr. Bean: Mutu viene escluso dalla nazionale!

ct-mr-bean-tuttacronacaLa Federcalcio, a Bucarest, in Romania, ha definitivamente chiuse le porte ad Adrina Muto, ex giocatore di Juve e Fiorentina ora in forza all’Ajaccio. Qeusto perchè l’attaccante, escluso dai convocati per lo spareggio mondiale poi perso contro la Grecia, ha postato su Facebook una foto ritoccata del ct Victor Piturca. Per la precisione, ha affibbiato all’allenatore il volto di Mr. Bean. Il calciatore ha poi cercato di correre ai ripari rimuovendo la foto ma il post ormai era giunto all’attenzione dei vertici federali che lo hanno informato in una lettera della sua esclusione a vita dalla nazionale. Mutu ha provato a giustificarsi dicendo che con quella foto voleva “alleggerire l’atmosfera” e che il suo tifo per la Romania non è mai venuto meno.

Gli incappucciati di Juventus -Genoa. Chi sono?

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Mistero e giallo sugli 11 uomini incappucciati che sono entrati al  Juventus Stadium durante Juventus-Genoa. 11 presenze inquietanti che hanno preso posto in tribuna sfoggiando lunghe mantelle nere con cappuccio, un disegno col pallone sul petto e la scritta ”i vincitori prendono la terra”. Secondo i media gli 11 uomini sarebbero una trovata pubblicitaria per  lanciare i Mondiali di calcio Brasile 2014. Alcuni loro omologhi sono infatti entrati negli stadi di New York, Londra e Rio de Janeiro.

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Oliver Stone e lo spot per i Mondiali di Brasile 2014

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Oliver Stone ha girato lo spot per Brasile 2014 e nello spot compaiono Radamel Falcao, Sergio Aguero e David Luiz. Lo spot realizzato per i Mondiali non ha badato a spese: interpretato dai più grandi campioni di calcio, che hanno fatto la storia di questo sport, e diretto da un premio Oscar.

Obama in equilibrio instabile: gli USA rischiano la chiusura del governo

Obama-governo-tuttacronacaIl governo americano a rischio “chiusura”. Potrebbe accadere in mancanza dell’approvazione del nuovo budget entro il 15 dicembre dal Congresso. Obama e l’ala più conservatrice del partito repubblicano sembrano giunti a uno stallo su questo tema mentre all’orizzonte si profila anche lo scontro sul tetto del debito, anche questo da risolversi entro metà ottobre: in caso contrario avrà conseguenze “ancora ben più pericolose che una chiusura del governo”, con un impatto ”non solo negli Usa, ma anche in tutto il mondo”, ha ammonito il presidente USA. Entro domani, primo ottobre, data della fine dell’anno fiscale, dev’essere approvata la legge di bilancio che consente di continuare a finanziare le agenzie governative anche se, in mancanza di una accordo più vasto, nelle ultime ore è stata approvata dal Senato una misura che consente il finanziamento fino alla metà di novembre. Il problema è che domani entra in vigore anche la Obamacare, la riforma sanitaria che il presidente Obama ha voluto con tutte le sue forze ma che la maggioranza repubblicana alla Camera vuole rinviare di un anno: è una delle richieste che, se non accolte, potrebbero portare i repubblicani ad affossare tale misura. E Obama? Non ha alcuna intenzione di cedere. Anzi. Proprio nell’ultimo discorso settimanale ha ribadito che martedì 1 ottobre ‘’è un giorno importante”, perché scatta “gran parte del ‘Affordable Care Act'” e decine di milioni di americani avranno “finalmente” possibilità di ‘’acquistare una assistenza sanitaria di qualità come tutti gli altri”. Il fatto è che si tratta anche del “giorno in cui un gruppo di repubblicani di estrema destra potrebbe far chiudere il governo, danneggiando l’economia solo perché non gli piace quella legge” e rischiano di ‘’creare una crisi che colpirà il popolo americano, con il solo scopo di far avanzare la loro agenda ideologica”. Il presidente ha inoltre sottolineato che il Congresso ‘’ha in questo momento due responsabilità: approvare il bilancio in tempo e pagare i nostri conti in tempo”. E se il Congresso voterà infine per continuare a far funzionare il governo, ‘’nel giro di un paio di settimane dovrà poi votare per consentire al tesoro di pagare i debiti che il Congresso ha già fatto”. Sul fronte opposto, il presidente della Conferenza dei repubblicani alla Camera Cathy McMorris ha accusato Obama di chiedere un aumento del tetto del debito ‘’senza avviare alcun tipo di discussione bipartisan su come affrontare i nostri problemi di spesa” e di cercare scorciatoie, ‘’esattamente lo stesso tipo di follia che ci ha portato il punto in cui siamo”. Obama si è invece detto pronto a ‘’lavorare con chiunque” voglia avere un serio confronto sul futuro dell’economia del Paese, ma, ha aggiunto però in maniera chiara: ‘Non negozierò sulle responsabilità del Congresso”.

Lo stadio diventerà prigione dopo Brasile 2014. E’ polemica!

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L’Arena  da Amazonia di Manaus ha una capienza di 44mila posti ed è costata quasi 240 milioni di dollari, creata nel cuore dell’Amazzonia, a oltre 2.400 km da Rio de Janeiro, dopo essere stata utilizzata per le gare dei Mondiali 2014 in Brasile potrebbe trovare una nuova collocazione come centro di detenzione temporaneo, così da alleviare il problema del sovraffollamento delle carceri. La proposta ha già aperto un’ampia polemica. Soprattutto sono contrari proprio gli avvocati dell’Amazzonia aderenti all’Ordine che auspicano  una risoluzione del sovraffollamento delle prigioni con un piano carcerario nazionale e non con una cattedrale nel deserto che è stata costruita in una zona in cui la tradizione calcistica non è molto sentita e che rischia quindi dopo l’evento di restare inutilizzata per molto tempo.

Intanto in Qatar si aprono le polemiche per lo stadio costruito, secondo Il Guardian, con lo sfruttamento degli operai nepalesi. 

Ecco come si affronteranno l’Italia e la Repubblica Ceca! Formazioni.

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Si cerca il pass per i mondiali di Brasile 2014 e Cesare Prandelli punta molto sulla partita di questa sera tra Italia-Repubblica Ceca. I ct delle rispettive nazionali, salvo sorprese degli ultimi minuti, avrebbero deciso di mandare in campo i seguenti giocatori:

ITALIA (3-5-2): 1 Buffon, 19 Bonucci, 16 De Rossi, 3 Chiellini, 2 Maggio, 18 Montolivo, 21 Pirlo, 6 Candreva, 22 Giaccherini, 9 Balotelli, 10 Osvaldo o 11 Gilardino

(13 Marchetti, 4 Astori, 5 Ogbonna, 8 Pasqual, 11 Florenzi, 7 Aquilani, 20 Verratti, 23 Diamanti, 14 El Shaarawy, 11 Gilardino o 10 Osvaldo, 12 Sirigu) All. Prandelli.

REPUBBLICA CECA (4-2-3-1 ): 1 Cech; 2 Gebre Selassie, 6 Sivok, 3 M.Kadlec, 8 Limbersky; 13 Plasil, 22 Darida; 7 Husbauer, 10 Rosicky, 19 Jiracek; 9 Kozak.

(16 Vaclik, 23 Drobny, 4 Suchy, 5 Prochazka, 20 Kusnir, 12 Vanek, 17 Horava, 18 Kolar, 14 V.Kadlec, 21 Lafata, 11 Rabusic). All. Bilek.

Arbitro: Eriksson (Sve)

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