I vincitori del Superenalotto vogliono costruire una scuola per i terremotati

emilia_superenalotto-tuttacronaca-scuolaSabato scorso la dea bendata ha baciato l’Emilia o, per meglio dire, una famiglia di quattro persone che da tre anni ogni venerdì gioca 2.50 euro al punto vendita “Il Baretto” a San Venanzio di Galliera, in piazza Eroi della Libertà. La sera successiva, dopo aver trascorso un po’ di tempo con amici, hanno scoperto di aver vinto 13.912.039 euro grazie a un 6. A raccontare la loro storia, così come l’ha appresa dagli stessi protagonista, la Sisal, dove si sono presentati oggi. La donna, a cui da poco è stato annunciato il licenziamento, ha intenzione di smettere di lavorare mentre i due figli continueranno a studiare e ad impegnarsi nello sport. La famiglia ha intenzione di estinguere il mutuo e riparare la casa, rimasta danneggiata dal sisma che colpì la regione l’anno scorso. Ma non solo. La vincita servirà per aiutare familiari e amici che hanno bisogno ma i quattro hanno anche intenzione di costruire una nuova scuola per il paese: il giorno della tragedia i figli si trovavano a Ferrara,  in una scuola a rischio ed è ancora vivo il timore per quanto successo.

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Superenalotto: la dea bendata “bacia” l’Emilia con un 6 da quasi 14 mln

superenalotto-emilia-tuttacronacaLa dea bendata ha baciato l’Emilia Romagna ogni, con un 6 al Superenalotto giocato a Galliera, in provincia di Bologna, in località San Venanzio, uno dei comuni colpiti dal terremoto del maggio 2012. La schedina è stata giocata presso il punto vendita Sisal ‘Il Baretto’, in Piazza Eroi della Libertà n. 8b, di proprietà di Giulia Lodi. Il jackpot ammonta esattamente a 13.912.039 euro, il terzo del 2013. Da martedì prossimo si ripartirà da un jackpot di 2,1 milioni. Chi ha vinto questa sera, ricorda Agipronews, non porterà però a casa l’intero importo del ‘6’: dal 1 gennaio 2012 sulle vincite milionarie del Superenalotto è stata introdotta una tassa del 6% sull’importo totale. Sui 13,9 milioni di euro, quasi 840mila verranno trattenuti alla fonte. I numeri fortunati sono stati: 17,19,40,43,72,84. Jolly, 48. Superstar, 35.

2 cadaveri trovati in una casa nel bolognese.

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Un uomo di circa 60 anni  e la sua compagna sono stati trovati morti in una casa a Zola Predosa, nel Bolognese. L’allarme sarebbe stato dato dal fratello della donna. In queste ore sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri nell’abitazione di via Berlinguer. Tra le prime ipotesi formulate sta prendendo sempre più consistenza quella di un omicidio-suicidio, consumato tra le mura domestiche.

Aggiornamento:

I cadaveri trovati questa mattina in un abitazione nei pressi di Zola Predosa sono di Carmelo Bonura e Marinella Odorici. Lui era un 65enne agli arresti domiciliari per reati di droga e lei, 45enne, sarebbe stata la compagna dell’uomo. Sembra che l’omicidio suicidio sia scaturito da un gioco erotico finito male. La donna è stata trovata nuda sul pavimento di fianco al letto e non è escluso che sia morta asfissiata. Lui si sarebbe quindi pugnalato per la disperazione più volte. L’ingresso dei soccorsi, verso le 10.30, e dei carabinieri è stato reso difficile per la presenza di due cani, meticci, poi sedati. Al momento gli inquirenti non escludono altre piste e mantengono comunque il massimo riserbo sulla vicenda.

Torna la paura in Emilia: terremoto a Bondeno

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E’ tornata a serpeggiare la paura in Emilia Romagna quando, alle 7.11, la popolazione ha percepito distintamente una scossa di magnitudo 3.8 gradi Ritcher, seguita, dopo mezz’ora, da una seconda di magnitudo 2.7. L’evento ha avuto luogo tra le province di Rovigo e Ferrara e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha localizzato l’epicentro  nei pressi del comune di Bondeno a 8 chilometri di profondità. Sia le forze dell’ordine che i vigili del fuoco hanno dovuto rispondere a molte telefonate di cittadini che chiedevano informazioni o volevano segnalare di aver percepito la scoss. La sala operativa della Protezione civile dell’Emilia-Romagna non ha però ricevuto segnalazioni di danni.

Bambino grave dopo caduta da minimoto!

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Un bimbo bolognese di nove anni è rimasto gravemente ferito dopo un incidente avvenuto oggi pomeriggio al crossodromo di Miravalle nel comune di Montevarchi, Arezzo, dove era in programma una giornata di minicross. Secondo quanto emerso al momento, il piccolo ha perduto il controllo della sua minimoto, è caduto a terra e ha battuto violentemente la testa. In base a quanto rilevato dai sanitari accorsi – prima sono intervenuti quelli del circuito e poi il personale di un’ambulanza inviata dal 118 – nella caduta il bambino avrebbe riportato un’emorragia cerebrale, la frattura della mandibola e del bacino. Il piccolo è stato poi prima trasportato all’ospedale valdarnese della Gruccia quindi trasferito con l’elicottero Pegaso a Firenze.

Questo è solo l’ennesimo incidente sulle mini moto, vere e proprie riproduzioni di una moto a tutti gli effetti, messe in mano a bambini… poi si grida alla tragedia o all’incidente!

Terremoti sull’appennino!

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Una scossa di magnitudo 3,1 e’ stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 3,48 di questa mattina sull’Appennino bolognese. La scossa ha interessato i comuni di Castel del Rio vicino Bologna e Firenzuola in provincia di Fi. L’Ingv ha poi registrato altre scosse sull’Appennino bolognese alle 4,14 di magnitudo 2 e alle 4,28.Un’altra di magnitudo 2 e’ stata registrata alle 4,41 tra Piombino e Siena.

FEMMINICIDIO EVITABILE? SICURAMENTE SI’

Jamila Assafa

Nell’ultimo anno Jamila Assafa, 30 anni, aveva bussato numerose volte alla stazione dei carabinieri di Budrio, in provincia di Bologna. Presentava querele contro il marito Abderrahim Qablaoui, 53 anni, raccontava che l’uomo non si occupava adeguatamente della famiglia, denunciava ingiurie e minacce, un giorno aveva portato un referto medico per le botte ricevute. «Semplici graffi», dicono ora i militari, che spesso erano intervenuti a sedare i litigi della coppia.

Venerdì sera Qablaoui ha preso un coltello e durante un’ennesima lite ha ucciso Jamila, piantandole la lama nel cuore. I vicini hanno udito un urlo sovrumano, poi lo hanno visto fuggire in auto con i due figli, il primo di due anni, il secondo di quindici mesi. Soltanto nella notte l’uomo si è costituito presso la stessa caserma dei carabinieri, raccontando che quella sera la moglie lo aveva rimproverato per averla trattata male di fronte ai parenti

Di nuovo discussioni, grida, poi il delitto.

La famiglia Qablaoui era seguita dai servizi sociali di Budrio, specialmente da quando Abderrahim aveva perso il lavoro. Jamila rimaneva in casa, sperando che il marito raggranellasse qualche soldo con piccoli mestieri occasionali. I litigi erano continui. Tra pochi giorni sarebbero stati sfrattati dall’alloggio fornito dal Comune, la tensione famigliare era altissima.

«Assafa era una donna decisa, con un carattere forte», la descrivono i carabinieri. Forse per questo motivo nessuno ha pensato che avesse bisogno di un ordine di protezione. Eppure il rischio di femminicidio era palese: violenze, botte, ingiurie. «Estrema litigiosità», riassumono nella caserma di Budrio, dove ricordano di avere trovato molte volte la casa dei Qablaoui a soqquadro, oggetti scaraventati a terra, segni di una vita matrimoniale finita. Ora l’assassinio di Assafa viene motivato con la formula «futili motivi».

Era quindi un femminicidio evitabile se ci fosse stato un intervento più radicale. Perché si piange dopo la morte e non si interviene mai prima?

Uccide la moglie e scappa con i figli!

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Un marocchino di 54 anni ha accoltellato e ucciso la moglie di 31, connazionale, in seguito ad un litigio in casa a Budrio, nel Bolognese. Poi è fuggito con i due figli di quattro e due anni. E’ successo in via Frati Cappuccini 2. Sono subito scattati accertamenti e le ricerche da parte dei carabinieri.
Sulle tracce dell’uomo c’erano gli uomini della compagnia di Medicina, del nucleo investigativo e della sezione scientifica del comando provinciale di Bologna, ma dopo qualche ora l’uomo si è costituito.

Carne equina anche nelle lasagne della Repubblica Ceca

noweco - lasagne - rep ceca

Anche la Repubblica ceca fa parte della lista dei paesi nei quali sono stati venduti prodotti alimentari con carne di cavallo non dichiarata. Carne equina e’ stata infatti scoperta in confezioni di ‘lasagne bolognesi’ congelate prodotte e fornite sul mercato ceco dalla societa’ Nowaco. Il prodotto incriminato e’ stato trovato in un supermercato della catena Tesco a Pilsen, nell’ovest, ed e’ stato immediatamente ritirato dal commercio.

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