Amore adolescenziale: vuole farsi bocciare per andare in classe con la sua dolce metà

amore-adolescenziale-tuttacronacaIl polo liceale di Gubbio, che riunisce i licei scientifico, classico, artistico e di scienze umane, è al centro delle cronache di oggi, giorno di San Valentino, per una storia particolare che parla di amore adolescenziale. Lui è un minorenne che ama la sua fidanzatina di un anno più giovane tanto da decidere di farsi bocciare per poter frequentare la sua stessa classe. Per riuscire nell’impresa, sta accumulando assenze per raggiungere il limite che lo porterebbe a perdere l’anno, pari a 55 giorni, Al momento ha già saltato tre settimane e frequenta le lezioni a singhiozzo. Nessuno è riuscito a fargli cambiare idea, come spiega il Messaggero che riporta la vicenda, nè la preside Maria Marinangeli nè la famiglia. “Stiamo cercando di fargli capire – ha spiegato la docente al quotidiano – che questa decisione è dannosa e nessuno vuole frapporsi ai loro sentimenti”. Nel caso di bocciatura, oltretutto, il ragazzino dovrebbe cambiare indirizzo, visto che la fidanzatina segue un piano di studi diverso. All’Ansa, la professoressa Marinangeli lo definisce “in gambissima” e aggiunge: “Un ragazzo amorevole, studioso e senza alcun problema di profitto. Anche la sua fidanzatina è tranquilla e serena”. Nel giorno di San Valentino il polo liceale Mazzatinti si è intanto riempito di fiori che si scambiano i ragazzi. “C’è una forte riscoperta dei sentimenti» spiega la preside. «Una sensazione di bellezza e stupore – aggiunge – avvolge la scuola. Con il cuore che si riempie di speranza”.

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Lite mortale: 23enne accoltella il padre

figlio-accoltella-padre-tuttacronacaUn 23enne originario dell’Angola accoltellato all’addome il padre al culmine di una lite scoppiata nella loro abitazione a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Dopo il fatto, è stato lui stesso a telefonare alla polizia, che è intervenuta nell’appartamento in via Pindemonte e lo ha arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Anche la sorella del giovane, una 21enne, era presente al momento dell’accoltellamento, ma non è riuscita a fermare il fratello. La convivente dell’angolano, una italiana, si trovava invece fuori casa. Tra la vittima, un operaio di 49 anni che risiedeva in Italia da 20 e i figli, arrivati dall’Angola quattro anni fa, stnado ai primi accertamenti si verificavano frequenti litigi. La lama del coltello, prelevato da un cassetto della cucina, con cui il ragazzo ha colpito il genitore una sola volta, probabilmente ha raggiunto il cuore: l’uomo è morto prima dell’intervento dei soccorritori. Il 23enne, che si trova nel carcere di Busto Arsizio, ha raccontato di sentirsi oppresso dal padre, che spesso rimproverava lui e la sorella per i loro comportamenti o, in passato, per le bocciature a scuola. Sul corpo dell’angolano verrà eseguita l’autopsia.

LICEO SOCRATE: L’INCENDIO PER LA BOCCIATURA!

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Un atto vandalico per vendicarsi della bocciatura questa sarebbe stata la causa scatenante che avrebbe portato 4 ragazzi, due minorenni e due maggiorenni, tutti studenti dell’istituto, ad appiccare il fuoco all’Istituto nella notte tra il 12 e il 13 luglio. I 4 ragazzi si sarebbero presentati dagli agenti questa mattina insieme ai genitori e ai legali di loro fiducia per costituirsi. Tre dei quattro ragazzi infatti sarebbero stati bocciati e in particolare uno di loro era stato bocciato per la seconda volta consecutiva. Sembra che la sera prima i quattro si erano dati appuntamento sul litorale romano e tra una chiacchierata e un bicchiere di troppo abbiano deciso di fare un azione eclatante, una vendetta contro la scuola. Il fuoco poi sarebbe sfuggito di mano e dall’intenzione di fare una dimostrazione, l’azione si sarebbe poi trasformata in un rogo che ha coinvolto varie aule al primo piano provocando danni per centinaia di migliaia di euro.

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Bocciato a scuola per la seconda volta: 18enne si suicida

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Si è tolto la vita inalando del gas con una cannuccia collegata a una bombola, dopo essersi stretto un sacchetto di plastica intorno al collo per non far passare l’aria, un 18enne di origini romene residente in provincia di Varese, a Samarate. Il suo corpo, sul quale non è stata disposta l’autopsia, è stato ritrovato ieri nel sottotetto dell’abitazione dove viveva con i genitori, residenti in Italia da diversi anni. I carabinieri sono intervenuti sul luogo e, dopo gli accertamenti, hanno riconsegnato alla famiglia il cadavere del ragazzo che non avrebbe mai manifestato segni di disagio psichico o di problemi in famiglia, ad eccezione di alcuni brutti voti a scuola, un istituto tecnico, costatigli la seconda bocciatura e che potrebbero essere stati all’origine del gesto.

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