Il benzinaio si suicida e l’avvocato fa causa al Governo

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La crisi non ha lasciato scampo a Giovanni Zampieri, benzinaio di 56 anni suicidatosi mercoledì scorso lasciando un biglietto «La crisi mi ha tolto il sorriso», ma ora l’avvocato Gian Mario Balduin, del Coordinamento micro imprese per la tutela e lo sviluppo, ha presentato ai carabinieri di Abano una denuncia «per istigazione al suicidio» contro l’attuale Governo e quello precedente.  Un’azione clamorosa. Balduin se l’è presa in modo particolare con il presidente del Consiglio Enrico Letta e il suo Esecutivo. Oltre che con l’ex premier Mario Monti. «Anche i deputati e i senatori hanno assistito incuranti al volgere della crisi – spiega lo stesso avvocato – . Le conseguenze sono drammatiche».  La Procura di Padova viene invitata «a procedere alla individuazione delle persone che si sono suicidate o hanno tentato di farlo in Italia negli ultimi tre anni. Da quando cioè si è sviluppata in maniera virulenta una crisi economica senza precedenti con politiche recessive dei Governi».  Secondo Balduin «i suicidi per crisi negli ultimi anni sono stati una vera e propria strage silenziosa. Questo tema è finito al centro del dibattito politico, ma non si è giunti ad una conclusione. I nostri governanti si sono dimostrati sordi e insensibili a quanto successo». E non è finita qui.  «Purtroppo le croci aumentano giorno dopo giorno – continua l’esponente del Comitas – I politici non hanno fatto alcunché per arginare questo fenomeno».  Zampieri si è buttato mercoledì mattina dal decimo piano dell’ospedale di Padova. «La crisi mi ha tolto il sorriso» ha lasciato scritto in un biglietto rinvenuto nel suo ufficio, al distributore Eni di via Gattamelata della città. Il funerale di Zampieri verrà celebrato domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di Cornegliana. Oggi alle 19, sempre nella chiesa della frazione, verrà recitato un rosario in suo ricordo.  Zampieri era conosciutissimo a Due Carrare. Fra le altre attività, è stato presidente del patronato di Carrara San Giorgio. Aveva sempre una buona parola e un incoraggiamento per tutti. Viene descritto come una persona dal cuore d’oro. L’intera comunità si sta stringendo attorno alla sua famiglia. Le origini del tragico gesto sarebbero da imputare a dei crediti non ancora riscossi. In realtà, non avrebbe mai parlato con nessuno delle sue difficoltà economiche. Nemmeno con gli amici di sempre. «Lunedì scorso, per la prima volta nella vita, non mi aveva sorriso – racconta un suo coetaneo – Non ero al corrente di particolari problemi in termini di soldi avanzati. In questo momento non sappiamo cosa pensare. Si tratta di un fatto inspiegabile». Ieri al suo distributore dell’Eni sono comparsi dei fiori. Sono stati portati dai suoi amici. Hanno anche esposto un cartellone con tutte le indicazioni riguardanti una manifestazione di protesta in programma dal prossimo 10 febbraio in piazza Montecitorio a Roma. «Per la sovranità popolare e per i nostri figli – recita lo stesso cartellone – Uniti sotto un’unica bandiera, senza simboli né violenza». E poi ancora: «Uniti si può e uniti vinceremo. Anche per te Giovanni e per il tuo sorriso».

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Stop agli inseguimenti, ora si blocca la benzina!

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L’Europa non vuole più gli inseguimenti che richiamano le fughe del noto telefilm americano Hazzard dei primi anni ’80 e così è stato costituito un gruppo di lavoro di cooperazione tra i diversi Stati per mettere a punto auto che si possibile bloccare da parte della polizia con un solo click. Sarà possibile attraverso la tecnologia bloccare il flusso della benzina a partire da 2020. In tale modo l’auto si bloccherà immediatamente e la polizia potrà catturare i criminali con più facilità… sempre che i malviventi non trovino il modo di bloccare a loro volta il click della polizia!

 

Serbia nella neve: aiuti portati anche dal numero due del tennis mondiale

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Novak Djokovic, numero due del tennis mondiale, ha voluto portare il suo sostegno e aiuto a quanti in queste ore sono rimasti bloccati sulle strade serbe a causa dell’ondata di maltempo che ha invaso il Paese lasciando migliaia di automobilisti e autisti sulle strade a causa del ghiaccio e dei cumuli di neve che hanno reso impossibile la viabilità. Alcuni camionisti e automobilisti sono rimasti bloccati per oltre 15 ore, al freddo e al gelo, con il vento che arriva fino a 130 km/h sulla  Vojvodina. Così Djokovic, insieme alla sua famiglia e a un gruppo di amici, ha deciso di portare cibo,acqua e benzina. Questa la gallery che ritrae il campione che porta i soccorsi agli automobilisti:

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Ferocia del governo? Il carburante rincara per le feste!

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Il Codacons è in allarme e chiede insistentemente al governo di evitare ulteriori rincari proprio quando “gli automobilisti italiani sono in movimento lungo strade e autostrade e molti altri si metteranno in viaggio nei prossimi giorni per le vacanze di Capodanno”. E’ evidente che i rincari di questo periodo sarebbe come infilare il coltello nella piaga approfittando delle feste per battere cassa.

L’associazione dei consumatori calcola infatti  che benzina e gasolio hanno già fatto registrare in questi giorni forti rincari, raggiungendo una media di 1,796 euro al litro la verde (e punte di 1,830 euro/litro) e 1,726 euro al litro il diesel. Ma il vero allarme – spiega il Codacons – proviene dal Gpl, che ha sfondato quota 0,900 euro/litro, facendo segnare un aumento del 15% rispetto al mese di novembre e una maggiore spesa per un pieno di 35 litri superiore ai 4 euro.

Il volantino shock che minaccia morte e inneggia alla mafia

volantino-forconi-tuttacronacaIl ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia ha chiesto al ministro dell’Interno Angelino Alfano d’intervenire “prima che la situazione diventi fuori controllo per individuare e punire duramente quanti pensano di trasformare una manifestazione di autotrasportatori in un’azione di sabotaggio dello Stato e di recrudescenza mafiosa”. Il riferimento è alla protesta dei Forconi e al volantino shock che è apparso oggi all’ingresso di un consorzio di autotrasportatori della Fita-Cna a Campobello di Licata, nell’Agrigentino, che si è espressa contro i blocchi annunciati dal movimento dei Forconi. Tra le altre cose, si lagge una minaccia: “non fare uscire i mezzi nel giorno della rivoluzione perché vi pesteremo a sangue fino a farvi morire”. Il manifesto termina poi con “Viva la mafia, viva i forconi. Questa è la rivoluzione che farà libera la Sicilia. Attaccheremo lo Stato”. Nel frattempo, la tensione cresce anche a Palermo ed è stato vietato, con un’ordinanza della Prefettura, formare presidi nei punti strategici della città. L’assembramento di persone e mezzi è stato vietato, tramite ordinanze, da tutte le prefetture siciliane. Nonostante gli autotrasportatori dell’Aias guidati da Giuseppe Richichi, che fanno parte del troncone degli irriducibili, abbia revocato la protesta, la tensione resta alta e anche questa mattina si trovavano file per fare il pieno di carburante. Questo perchè, come ricorda Repubblica, “E’ ancora vivo il ricordo dei blocchi di due anni fa, ai quali aderirono anche gli autotrasportatori, lasciarono l’Isola a secco e priva di rifornimenti per giorni.” Ai rappresentanti del movimento, intanto, è stato notificato dai questori il divieto assoluto di tenere qualsiasi forma di protesta dalle 22 di domani alle 24 del 13 dicembre. Ieri, peraltro, l’Aias aveva revocato il fermo. “Il solo preannuncio dell’iniziativa di protesta – sottolinea la questura di Siracusa – già ha suscitato in larga parte della popolazione e delle categorie produttive della provincia una generalizzata preoccupazione. Pertanto, chiunque contravverrà al divieto, creando disagi ed intralci, ostruendo in qualunque modo l’accesso ai caselli autostradali e in qualunque altro luogo di libero transito, sarà ritenuto penalmente e civilmente responsabile anche dei danni arrecati”. Verranno quindi istituiti specifici servizi di osservazione. E se sono state diramate “deroghe eccezionali” agli orari di apertura dei distributori di carburante, il leader del movimento siciliano, Mariano Ferro, si dice “pronto a farsi arrestare”: “Possono per il momento fermarci in Sicilia, ma non possono bloccare l’onda lunga della protesta in Italia. I Forconi scenderanno nelle piazze, nelle strade e nelle autostrade in tante regioni. In Sicilia adesso no, ma vogliamo riflettere e decidere sul da farsi. Certo non staremo per sempre a guardare”.

Civati finisce la benzina, va al comizio in autostop!

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All’ultimo comizio Civati ci è arrivato senza benzina. Nei pressi di Oristano sulla Fiat Punto guidata dal coordinatore della campagna elettorale per la Sardegna, il candidato alla segreteria nazionale del Pd Pippo Civati, è rimasto a secco. L’annuncio è stato dato a Cagliari a una platea di oltre 300 persone che lo stavano attendendo per la chiusura della campagna elettorale delle primarie. Proprio questa mattina Civati, appena messo piede in Sardegna aveva parlato della sua campagna elettorale, povera aveva detto “alla Papa Bergoglio”. E proprio oggi mentre stava percorrendo la strada statale 131 Carlo felice è stato tradito dal carburante. Il candidato alla segreteria del Pd non si è perso d’animo e ha fatto l’autostop. Poi, come è stato annunciato in sala è in auto con un automobilista che si è fermato e lo ha fatto salire. In ritardo ma Civati arriverà per il comizio finale della sua campagna elettorale in autostop!

“Sono rimasto a secco – dice all’Huffpost – Fortunatamente c’era una coppia di persone che si è fermata e che veniva alla nostra iniziativa. Serbatoio vuoto, urne piene. E poi Sposetti dice che spendo troppo…”.

“Rimettere l’Imu!” lo chiede la Camusso

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“L’unica cosa seria sarebbe rimettere l’Imu. Che serietà ha un Paese che in pochi anni toglie e mette l’Imu 6 volte?”, così Susanna Camusso, segretaria della Cgil che tuona sulle ultime vicende del governo e della patrimoniale, ormai diventata una soap opera. La preoccupazione arriva dalle copertura per la prima rata dell’imposta, varato dal governo in concomitanza con lo sblocco dei rimborsi della Pa alle imprese creditrici.

A ciò si aggiunge l’allarme dei Caf, secondo i quali il calcolo della seconda tranche dell’imposta richiede più tempo e la scadenza proposta dal governo per il 16 gennaio porterà con sé inevitabili errori: da quello della poca chiarezza nel pagamento della seconda rata, e degli errori e contenziosi, a quello che alla fine i contribuenti si ritrovino a pagare di più, dal momento che, denuncia la Cgia, mancherebbero le coperture per l’abolizione della prima rata, e quindi scatterebbero le “clausole di salvaguardia”. Tradotto: se non si trovano i soldi scattano aumenti sulle accise di benzina e diesel, sugli alcolici, sulle slot machine e sulle sigarette elettroniche. Sul piede di guerra anche i sindaci. I contribuenti dei Comuni che hanno alzato l’aliquota oltre lo 0,4% di base ne dovranno pagare una parte. Lo Stato dovrebbe garantire la copertura al 60%. Il resto toccherà pagarlo ai residenti di città come Milano e Napoli. Un passo avanti rispetto al 50% iniziale, ma non abbastanza, secondo Pisapia.

I Caf, poi, temono errori nel pagamento della seconda rata. La scadenza è il 16 gennaio, e c’è il rischio di un ingorgo fiscale (insieme finiranno i saldi Imu e Tares e gli acconti Iuc e Tari) per un totale, in media, di 223 euro in un mese. I Caf, attraverso Unimpresa, avvertono: “L’approvazione del decreto legge che cancella, solo parzialmente, il versamento di dicembre sulle abitazioni principali, è arrivata troppo a ridosso delle scadenze. Ma soprattutto la confusione generata dalla norma che consente ai Comuni di far pagare la quota di imposta relativa all’eventuale aumento stabilito nel 2012 e nel 2013 rispetto all’aliquota ordinaria rende estremamente probabili errori nella determinazione degli importi da pagare entro il 16 gennaio. Con l’elevatissimo rischio di dare il via a un enorme contenzioso tra contribuenti e amministrazioni locali”.

Benzina salva e Imu tolta? Legnini assicura “niente aumenti!”

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“Non ci sarà alcun aumento della benzina. Il dl Imu sarà all’esame del Cdm che discuterà di questa ipotesi, che si atteggia come clausola di salvaguardia differita nel tempo. Ci sarà quindi tutto il tempo” per non farla scattare. Lo dice il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini a Sky Tg24.

Il bimbo di 4 anni obbligato dalla madre a bere benzina e poi dato alle fiamme

bimbo_cinese_fuoco-tuttacronacaE’ il Mirror a raccontare la storia del piccolo Duoduo, bimbo di soli 4 anni, che la madre ha costretto a bere benzina per poi dargli fuoco. La donna, che risiede nella provincia di Zhejiang, nella Cina orientale, voleva in questo modo vendicarsi nei confronti del marito. Ora Duoduo sta lottando per la vita ed è ora in terapia intensiva con il 35% di ustioni. Anche i suoi polmoni sono stati gravemente danneggiati dalle fiamme e i medici spiegano che, qualora sopravviva, rimarrà quasi sicuramente cieco e incapace di parlare. Alla scena ha assistito il marito, il 48enne Zhang Qiusheng, che ha cercato di intervenire ma è stato a sua volta travolto dall’incendio divampato da una stufa a gas accesa. La donna ha versato benzina non solo sul figlio ma anche sul marito e su se stessa: tutti hanno riportato ustioni di grave entità. Il padre ha commentato: “Non riesco proprio a capirla, lei ce l’aveva con me per i soldi ed era così furiosa che sentiva il bisogno di ferire ciò che era più importante per me, mio figlio” .

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Il nuovo carburante? L’auto andrà a urina?

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Quale sarà il nuovo carburante del futuro? Forse l’urina! Per andare le auto, le barche, ma anche solo per accendere un computer o gli elettrodomestici il carburante 2.0 potrebbe davvero essere l’urina. L’innovazione arriva dalla Sardegna anche se è stata già sperimentata in varie parti del mondo, ma ora sembra davvero che il nuovo “carburante” sia perfezionato e  l’imprenditore di Gonnosfanadiga, Franco Lisci sia pronto a portare sul mercato la sua idea rivoluzionaria già presentata ad Alghero in occasione  di un convegno-mostra di Legambiente sulle innovazioni verdi.

L’amica non ricambia il suo amore… le brucia l’auto!

incendia-auto-amica-tuttacronacaLui la credeva la sua fidanzata, per lei era solo un amico. A seguito di un chiarimento in tal senso, con la donna che ha spiegato di non essere innamorata all’uomo, un 40enne di Anversa degli Abruzzi, in provincia di L’Aquila, avrebbe raggiunto l’abitazione della sua presunta fidanzata e, forzata la porta del garage, le ha incendiato l’auto dopo averla annaffiata di benzina. I due si frequentavano da sette anni. Sono stati i carabinieri della compagna di Sulmona ad arrestarlo per incendio doloso: all’improvvisato piromane sono stati concessi i domiciliari.

Nella notte si rovescia un’autocisterna: fiume di benzina in A25

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Nella notte, verso le 3,20, si è rovesciata un autocisterna sull’A25, un fiume di benzina ha invaso l’autostrada tra i caselli di  Scafa-Alanno e Chieti-Pescara. Nell’incidente sono rimaste coinvolte anche 3 vetture: i guidatori e i passeggeri hanno riportato solo ferite lievi. Quasi illeso anche il conducente dell’autocisterna. L’autocisterna trasportava 10mila litri di benzina e 15mila di gasolio, nell’incidente si è girata completamente e dai boccaporti è uscito un fiume di combustibile. L’autostrada è rimasta chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia e il traffico stato deviato sulla Tiburtina fino al termine delle operazioni, in tutto circa otto ore. Alle 11,25 è stata riaperta la carreggiata nord, mentre alle ore 13,05 sono terminate le operazioni di rimozione dell’autocisterna.

 

Fa benzina al distributore automatico: finisce avvolto dalle fiamme

uomo-fuoco-distributore-tuttacronacaSi trovava al distributore Esso di Padova un uomo che, mentre stava facendo rifornimento di benzina, in un attimo è stato avvolto dalle fiamme. Immediati i soccorsi del gestore dell’area di servizio appena resosi conto del rogo, le cui cause sono ancora ignote. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e, stando ai primi riscontri, l’automobilista si sarebbe ustionato. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Secondo una prima ricostruzione l’uomo si sarebbe cosparso di benzina e si sarebbe dato fuoco. Si tratta di un trentenne residente a Padova, ma originario del Salvador. L’uomo è ora ricoverato al Centro grandi ustionati dell’ospedale di Padova con ustioni nel 90% del corpo.

Rincaro “nero”: la benzina a quasi 2 euro.

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Forse è l’effetto Siria, forse l’Imu, forse il possibile aumento dell’Iva o forse il controesodo, ma qualsiasi sia la motivazione il risultato non cambia, la verde arriva oltre a oltre 1,88 mentre il diesel schizza fino a 1,77. Si tratta del quarto giro di aumenti per i prezzi dei carburanti all’indomani dell’avvio dell’effetto Siria, ricorda Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana. E tutto ciò avviene mentre si assiste al  calo dei prezzi sui mercati internazionali.

Il Codacons, come riporta la Stampa, attacca i gestori che speculano sul rientro dalle ferie.

“Puntualmente, in occasione del controesodo estivo, i prezzi dei carburanti schizzano al rialzo”. E il presidente Carlo Rienzi spiega che “ormai la verde sfiora quota due euro al litro lungo le autostrade in molti distributori il prezzo alla pompa supera quota 1,960 euro al litro”. L’Unione petrolifera però non ci sta e ricorda di avere tenuto un atteggiamento “cauto e responsabile” consigliando ai gestori prezzi ben al sotto. In ogni caso c’è da tener presente che esistono tensioni internazionali che “pompano” il prezzo del greggio, come il possibile attacco Usa alla Siria. Il Codacons chiama in causa il governo: “Letta, invece di pensare ad altri aumenti delle accise (con la clausola di salvaguardia dell’Imu ndr), dovrebbe intervenire per punire i petrolieri”.

Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ospite di ‘Nove in punto’ su Radio 24 ha poi puntualizzato: “Entro fine mese bisogna trovare 1 miliardo per evitare l’aumento dell’Iva, bisogna fare di tutto perché come effetto immediato avrebbe delle complicazioni” ma “non si può evitare di aumentarla per sempre” anche perché “l’Europa che ci ci chiede di spostare le tasse dalle persone alle cose”.

Coldiretti attacca: “L’aumento dei prezzi della benzina sotto la spinta della crisi in Siria colpisce 4,4 milioni gli italiani in vacanza nel mese di settembre incoraggiati dalle previsioni meteo sull’arrivo dell’ultimo scampolo di estate”. Lo afferma la Coldiretti in occasione dei nuovi aumenti dei prezzi del carburante, sottolineando che “il costo dei trasporti è uno dei fattori che ha condizionato pesantemente le ferie degli italiani”. Infatti, “il 32 per cento dei vacanzieri – sottolinea la Coldiretti – ha scelto di trascorrere le vacanze in località più vicine rispetto allo scorso anno con ben sette italiani su dieci in vacanza in Italia e di questi ben il 24 per cento che non si allontana neppure dalla propria regione”, secondo l’indagine Ipr marketing.

Strage sui prezzi della benzina: i carburanti in Italia sono un “lusso”?

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Forse fra poco dovremmo mettere tra i beni di lusso anche la benzina. Gli ultimi rincari sui carburanti fanno registrare il livello medio più alto dallo scorso 13 marzo.  Ieri si erano già registrati dei rialzi e stamattina si va alle stelle con  medie nazionali dei prezzi in modalità servito a un passo da 1,87 euro al litro per la benzina e oltre 1,76 euro per il diesel. Le compagnie che questa mattina hanno rivisto il prezzo dei loro prodotti sono stati:  IP, Q8, Shell, Tamoil e TotalErg con rialzi di un centesimo al litro sulla benzina e tra 0,5 e 1 centesimo sul diesel. Questo è lo scotto da pagare per la guerra in Siria?

 

Nel Catanese una pompa impazzita regala benzina a tutti

benzina-gratis-tuttacronacaBenzina senza piombo e disel per tutti. Gratis! Un miraggio? A volte capita! Come a Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, dove un distributore, per evidenti problemi tecnici, ha iniziato a erogare carburante gratuitamente. Per la gioia di molti. Infatti il passaparola ha fatto sì che ci fosse un via vai di cittadini che ne hanno approfittato per riempire i propri serbatoi per una cifra che oscillerebbe fra i 3 ed i 4mila euro. Ovviamente nessuno ha pensato ad avvisare il gestore  del distributore dal quale partirà la denuncia forte anche delle immagini riprese dalla telecamera di sorveglianza. Vi si vedono i clienti intenti a riempire i serbatoi delle auto per poi sgommare via permettendo agli altri di condividere la “donazione” inaspettata.

Quanto ci costa l’auto? in 21 anni più del doppio

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Quanto ci costa il nostro mezzo di trasporto che ci porta da casa a lavoro, ci consente di accompagnare i nostri figli a scuola, ci permette la gita domenicale, ci fa incontrare con gli amici il sabato sera? In 21 il prezzo dell’auto è più che raddoppiato. Stando ai dati del 2011 che attestano una spesa di 112,474 miliardi di euro contro i 47,283 miliardi del 1990, insomma siamo intorno a un aumento pari a 138%.

Cosa incide di più?

I carburanti (46% della spesa) e per i quali si spende il 208 in più rispetto al 1990. Ma anche le assicurazioni la Rc Auto ha avuto un incremento del 216,7% e pesa per circa il 16% del totale. Secondo l’Eurispes l’auto incide sul reddito domestico fino al 25%.

Da bene di massa a bene di lusso? Intanto l’industria automobilistica italiana è in crisi…

C’è odor di truffa alla pompa di benzina!

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Oltre il 14% su circa 1000 distributori ispezionati dall’inizio del mese d’agosto dalla Guardia di Finanza, hanno presentato delle irregolarità. 11 i gestori denunciati per frode in commercio o uso di strumenti di misura alterati, 68 hanno ricevuto una sanzione amministrativa e 59 tra colonnine e pistole erogatrici sono state sequestrate. In particolare, nei casi più gravi, è stato riscontrato che veniva aggiunta acqua nel gasolio o presentavano una erogazione di carburanti inferiore dell’8-10%.

 

Benzina gratis per un guasto al self-service: denunciate 122 persone

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Sono bastate 24h di disservizio al distributore self-service ‘Totalerg’,  di via per Passirana, ad Arese, comune in provincia di Milano, per spingere 122 automobilisti a rifornirsi gratis per un consumo  totale 18.000 euro di carburante. Il danno è calcolato anche sulla base dell’accisa della guerra  di Etiopia  che ancora nel 2013 i cittadini italiani pagano sulla benzina? In ogni caso, gli automobilisti, che approfittando del guasto hanno fatto il pieno alla loro auto, sono stati denunciati sulla base dei filmati del servizio di videosorveglianza.

Benzinai in sciopero dalle 22 di martedì alle 6 di venerdì

benzinai-scioperoSciopero confermato per i benzinai nelle aree di servizio lungo tutte le tratte autostradali, tangenziali e raccordi compresi: s’inizia alle 22 di martedì 16 luglio per terminare alle 6 di venerdì 19. A darne l’annuncio Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio. In una nota, inoltre, è stato spiegato che il governo è stato “indifferente” alle denunce dei gestori. Per tentare di riattivare la trattativa con i sindacati dei benzinai, da parte sua, l’Autorità garante per gli scioperi ha convocato per mercoledì pomeriggio le compagnie petrolifere (Eni, Shell, Q8, Api, Tamoil, TotalErg ed Esso) e il concessionario Autostrade.

La tragedia del fioraio che si dà fuoco nell’ufficio del sindaco

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Un commerciante Antonio Formicola, 47 anni, si è recato nell’ufficio del sindaco e tenendo il personale sotto minaccia con un coltello, si è cosparso di benzina, si è dato fuoco e poi si è lanciato dal balcone del municipio di Ercolano. Nel gesto di protesta del commerciante sono rimasti coinvolti due feriti un passante e un poliziotto colpito da un estintore. Il motivo della protesta è da ricercarsi nel nuovo dispositivo di viabilità e nel divieto di sosta imposto nei pressi del suo negozio in corso Resina. Trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.

 

Shell fugge dall’Italia?

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Shell sta valutando l’ipotesi di cedere i suoi 870 distributori di benzina in Italia. La compagnia petrolifera sta infatti “considerando la potenziale cessione dei business rete, aviazione, supply e distribuzione” nel nostro Paese. Si tratterebbe di una decisione in linea con la strategia di concentrarsi sul “downstream”, chiamato anche processo a valle ( con la  raffinazione del petrolio greggio e la trasformazione e purificazione di gas naturale grezzo , nonché la commercializzazione e distribuzione di prodotti derivati ​​dal petrolio greggio e di gas naturale)  solo dove questo è competitivo.

SCANDALO A BERGAMO: usa carta carburante del Comune per auto di famiglia!

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Un dipendente di un Comune della Bergamasca è stato denunciato per peculato dalla guardia di finanza: con la carta-carburante del Municipio faceva il pieno alle auto della sua famiglia, oltre a fare scorta di benzina in taniche. La tessera, secondo le indagini, è stata usata indebitamente almeno 60 volte nell’arco di sei mesi, con un danno di circa 4mila euro. Anche la moglie dell’uomo, proprietaria di una delle auto, è stata denunciata.

L’uomo, un messo notificatore e operatore ecologico, utilizzava una tessera magnetica di proprietà del Comune: i rifornimenti, come hanno dimostrato le indagini, avvenivano al di fuori del turno lavorativo, sia in orario notturno che in giorni festivi e anche quando il dipendente comunale risultava essere in ferie.

Le Fiamme Gialle hanno ricostruito e acquisito anche le immagini del sistema di video sorveglianza del distributore convenzionato con il Comune, nonché le ricevute dei prelevamenti effettuati

Benzina al posto di gasolio e la limousine di Obama va in panne!

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Inizia con un guasto imbarazzante la visita di Barack Obama in Israele. Secondo la televisione commerciale, Canale 2, non è stato possibile in alcun modo mettere in moto la sua limousine blindata. Il sito New York Post pubblica la foto dell’auto caricata su un carro attrezzi come un’utilitaria qualsiasi e dà anche una spiegazione che ha dell’incredibile: la portentosa auto blindata era stata rifornita con benzina senza piombo, mentre il potente motore dell’auto presidenziale va a gasolio.
Di conseguenza è stato deciso di far arrivare un’identica vettura di rappresentanza americana, che si trovava in Giordania. L’intoppo non ha disturbato tuttavia i programmi immediati di Obama che dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv raggiungerà Gerusalemme in elicottero.

Il sindaco di Bari salva la vita a un uomo!

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Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha sventato il tentativo di un uomo di darsi fuoco con una tanica di benzina all’interno dell’atrio del Municipio di Bari. È avvenuto mentre Emiliano, a quanto si è saputo, stava facendo un’intervista all’ingresso del Palazzo di città.
Emiliano ha visto entrare l’uomo, un sessantenne, visibilmente agitato e con una piccola tanica di benzina in mano ed è immediatamente intervenuto fermando l’uomo mentre cominciava a cospargersi di benzina. Subito dopo, il sindaco ha cercato di tranquillizzare il sessantenne e, a quanto si è saputo per ora, lo ha fatto salire negli uffici del Comune. Si tratterebbe di un cittadino barese, esasperato per problemi legati a una questione riguardante una proprietà immobiliare.

Oltre 50 depositi di carburante svuotati con autopompe: sgominata banda

Pompe di benzina, da stasera sciopero fino a venerdì!

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