Una tradizione vuole che il tiramisù, il famoso dolce a base di biscotti, mascarpone, cacao e caffè, sia nato negli anni ’50 nel ristorante di Treviso le Beccherie. Aperto nel 1939 da Carlo Campedor Seniro, dopo 76 anni il locale chiuderà i battenti a fine marzo. Il nipote del fondatore, Carlo Campedor, ha detto a La Tribuna di Treviso: “Niente è eterno”. Il ristorante era meta di vip, politici e personaggi dello sport con, su tutti, gli appassionati del rugby.
“E’ una notizia che non avrei voluto leggere – commenta il trevigiano Luca Zaia, governatore del Veneto -, che annuncia non solo la fine di un pezzo di storia di Treviso, ma che più in generale comunica la cancellazione di una pagina della cultura enogastronomica mondiale”.
“Ci mancherà un luogo come questo – aggiunge Zaia – dove assaggiare territorio e tradizione senza mai annoiarsi”. Oltre che della crisi, dice Zaia, “le Beccherie sono vittime anche di un certo appiattimento della cultura gastronomica mondiale, dove in cucina la voglia di spettacolo prevale sull’impegno a soddisfare al massimo livello la voglia di convivialità, o dove presunte esigenze nutrizionali puniscono gusti e sapori che esprimono la qualità del territorio e, con essi, quelle che sono vere e proprie espressioni di cultura e di civiltà”.