Il sindaco del pedale, sarà ricordato anche per essere il primo sindaco ad aver autorizzato un campeggio nel cuore della Città Eterna consegnando il giardino antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano ai Cobas che il 18 ottobre prossimo potranno piantare le loro tende e dormire in piazza. Un vero accampamento in un luogo pubblico che ancor prima di essere installato già è stato definito ad alto rischio di incidenti. E pure se ci sono rassicurazioni da parte delle forze dell’ordine che saranno poste a presidio dell’accampamento, i timori restano. Non sarebbe la prima volta che manifestanti violenti o estranei alla manifestazione si annidino proprio tra quanti invece vorrebbero protestare pacificamente. Quale migliore opportunità di accamparsi a Piazza San Giovanni in Laterano? Forse il sindaco di Roma, amante della cultura, avrà pensato di poter ricreare un “accampamento romano” e dopo la liberazione dei Fori Romani ha pensato bene di poter istituire un vero e proprio campeggio all’interno di una Piazza la cui basilica è solo uno dei monumenti artistici. Lì accanto vi sono le mura romane e la Scala Santa, aree che dovrebbero essere tutelate e valorizzate e non diventare luogo di bivacco e campeggio ad altissimo rischio.
E per questo tra Prefettura e Campidoglio pare ci siano stati non pochi attriti nell’ultima riunione del comitato per la sicurezza. Il prefetto Pecoraro ha chiaramente detto: “Rischiamo di trasformare piazza San Giovanni in un fortino, un posto ingestibile soprattutto perché il sabato arriveranno moltissimi antagonisti, No Tav e No Global, e anche anarchici”.
I commercianti della zona già annunciano che probabilmente chiuderanno. Troppo alto il timore ed il rischio di vedere le proprie vetrine ed i propri negozi devastati.