Il primo post dell’anno di Beppe Grillo è dedicato a quello che il leader del M5S ritiene essere l’uomo del 2013: l’uomo che ha finto di essere un interprete nella lingua dei sordi in occasione della celebrazione di Nelson Mandela. “Thamsanqa Jantljie è l’uomo dell’anno”, ha scritto Grillo. Una scelta non però condivisa dagli stessi seguaci del comico, come si legge nei commenti lasciati in calce al post. “Uno schizofrenico, con tendenze a scoppi di violenza, che vede gli angeli, che parla solo lo Xhosa, una delle 11 lingue ufficiali del Sudafrica, è l’uomo dell’anno”, scrive Grillo. “Sembravano tornati i bei tempi della Gialappàs Band a commentare le partite di calcio”, continua il post. “Tutto quello che vedete è falso o forse vero, ma non importa ormai a nessuno. La vita è diventata pura scenografia. Per questo Thamsanqa merita il titolo di uomo dell’anno”, conclude il fondatore del Movimento 5 Stelle. Ma molti utenti non hanno apprezzato il post, come Lady Dodi che ha commentato: “Non ci posso credere! Ma sono impazziti tutti?”, scrive Lady Dodi. “Sinceramente, non ci avrei scritto su un articolo. E’ un tizio coi suoi problemi”, sottolinea Ius Gravitas. “Non sono riuscita a capire perché, con tanti argomenti esistenti al mondo, si sia voluto iniziare con questa cialtronaggine. Francamente vorrei cose più serie per iniziare il 2014”, aggiunge. “Ma Beppe ti stai rincoglionendo? Una persona così merita di essere internato a vita e gettata via la chiave”, fa eco Edoardo M.
Tutti gli articoli con tag Ban Ki-moon
Le armi chimiche nel rapporto degli ispettori Onu
Gli ispettori dell’Onu hanno consegnato nelle mani del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon il dossier redatto in merito all’utilizzo di armi chimiche in Siria.
“Il 21 agosto nell’attacco a Damasco sono state usate armi chimiche su larga scala contro civili, tra cui bambini”. Secondo il rapporto, tra l’altro, ci sono “segni di colpevolezza” evidenti tra cui la traiettoria dei missili terra-terra usati e il largo uso di gas, all’incirca 350 litri.
Pubblicato da tdy22 in settembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/16/le-armi-chimiche-nel-rapporto-degli-ispettori-onu/
“Assad ha commesso molti crimini contro l’umanità”: parla Ban Ki-moon
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha affermato che “Il presidente siriano, Bashar al Assad, ha commesso numerosi crimini contro l’umanità”. Ha quindi aggiunto: “ci sarà un processo per accertare le sue responsabilità”. Si è quindi detto sicuro che il rapporto degli ispettori delle Nazioni Unite inviati a Damasco “dimostrerà in maniera schiacciante che sono state usate armi chimiche”. Ban Ki-moon ha quindi puntato il dito contro il rais di Damasco, lasciandosi sfuggire le prime anticipazioni del rapporto che gli ispettori internazionali consegneranno a Palazzo di Vetro nel week end. Le parole sono state però dette a microfoni spenti e non sarebbero dovute trapelare e il segretario ha successivamente spiegato che quanto riferito sulle armi chimiche usate in Siria e i crimini commessi da Damasco sono risposte a domande giunte a margine di un convegno. Ha quindi sottolineato di non poter commentare “pubblicamente” sui contenuti del rapporto degli ispettori perché non lo ha ancora ricevuto, ma di aspettarsi che dal dossier arriverà la “soverchiante, soverchiante dimostrazione” che armi chimiche sono state usate in Siria. Pur non avendo precisato se siano state le forze di Assad o i ribelli a lanciare l’attacco del 21 agosto, ha comunque detto che il presidente siriano Bashar al Assad “ha commesso molti crimini contro l’umanita”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/13/assad-ha-commesso-molti-crimini-contro-lumanita-parla-ban-ki-moon/
Parigi in festa e sfilata sugli Champs-Elysées
Colori, parata e orgoglio nazionale questo è quello che oggi, 14 luglio, si respira sugli Champs-Elysées. La tradizionale parata per la presa della Bastiglia del 1789 sarà festeggiata, come ogni anno, anche con i fuochi d’artificio e il sorvolo dei jet militari. Al fianco dell’esercito francese, però, quest’anno sfilano anche soldati provenienti dal Mali e da altri 12 Paesi africani, in onore degli sforzi contro il terrorismo operati dalla Francia: «La presenza delle truppe straniere è un tributo a quelli che hanno contribuito a bandire il terrorismo nel territorio maliano», ha dichiarato Hollande. Oggi accanto al presidente francese ci sarà anche il segretario delle Nazioni unite, Ban Ki-moon.
Pubblicato da tdy22 in luglio 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/14/parigi-in-festa-e-sfilata-sugli-champs-elysees/
Malala all’Onu: “Non sarò ridotta al silenzio dai talebani”
Ha festeggiato i suoi 16 anni all’Onu, con un discorso che è il primo pubblico da quando i talebani tentarono di ucciderla sparandole alla testa mentre tornava a casa da scuola lo scorso ottobre, Malala Yousafzai. “Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo. L’istruzione è la sola soluzione”. Ha affermato, per poi proseguire: “Mi hanno sparato, hanno sparato anche alle mie amiche. Credevano che quel proiettile ci avrebbe zittito. Ma hanno fallito. Dal silenzio, migliaia di voci si sono sollevate. Quello che hanno ottenuto? La debolezza, la paura, l’impotenza sono morte. La forza, il potere, il coraggio sono emersi”. Malala, nell’occasione, ha anche consegnato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon una petizione per il diritto all’istruzione lanciata che lei stessa ha lanciato e la quale ha già ottenuto 4 milioni di firme. “Io sono la stessa Malala, le mie ambizioni sono le stesse, i miei sogni sono gli stessi. Non odio nessuno. Sono qui per parlare per il diritto all’istruzione. Voglio che anche i figli e le figlie dei talebani siano istruiti e se mi trovassi con una pistola in mano di fronte al talebano che mi ha sparato non lo ucciderei. Questa è la compassione che ho imparato da Maometto, da Gesù Cristo e da Buddha, da Martin Luther King, da Nelson Mandela e da Mohammed Ali Jinnah”.
Il discorso della giovane è inizito “nel nome di Dio” e più tardi ha sottolineato che il vero Islam non è quello dei talebani: “il loro Dio è una piccola conservatrice che manda le donne all’inferno se studiano», ha spiegato, «perché loro usano l’Islam per i propri obiettivi personali”. Malala ha anche sottolineato il diritto all’struzione: «Non chiedo agli uomini di lottare per loro, ma dico alle mie sorelle di essere coraggiose, di combattere per se stesse”. Il suo appello è stato poi per i leader mondiali, affinchè cambino la propria politica, in favore della pace e della tolleranza. Gli estremisti, ha spiegato, dovunque nel mondo “hanno paura dei libri e delle penne, hanno paura della forza delle voci delle donne. Questa è la ragione per cui 14 studentesse sono state uccise a Quetta e le insegnanti nel nord del Pakistan”. E nonostante fosse il suo compleanno, nonostante centinaia di ragazzi accorsi per ascoltarla le abbiano cantato “Happy Birthday”, Malala ha sottolineato: “Ricordate una cosa, questo Malala Day non è il mio giorno. Oggi è un giorno dedicato ad ogni donna, ad ogni bambino, ad ogni ragazza che ha alzato la voce per difendere i suoi diritti. Ci sono centinaia di attivisti sociali che non solo parlano ma combattono per la pace, l’istruzione, l’uguaglianza. Molti danno la vita, moltissimi sono stati feriti. Io sono solo una di loro”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/12/malala-allonu-non-saro-ridotta-al-silenzio-dai-talebani/
La storia infinita dei marò: ora rischiano in 4
Si ricomincia tutto da capo e ora le autorità di Nuova Delhi vogliono interrogare altri quattro militari della pattuglia in servizio anti-pirateria sulla petroliera Enrica Lexie. Per la Corte suprema indiana Massimo Andronico, Alessandro Conte, Antonio Fontana e Renato Voglino devono rispondere alla sbarra davanti ai giudici. E L’Italia non potrà che rispettare i patti. Ma quali sono stati questi patti? Quelli presi ufficialmente? Quelli ufficiosi se mai ci sono stati? I rappresentanti del governo Monti, secondo le informazioni in possesso di Wikilao e confermate da fonti militari e indiane, ha sottoscritto un impegno per far tornare in India i quattro, laddove ritenuto necessario.
Fu sulla base di quella garanzia davanti alla Corte Suprema che il 2 maggio del 2012 venne autorizzato il rilascio dei marinai, della nave e del suo equipaggio.
Insomma un vero salto nel passato e fra poco scatteranno i 500 giorni di prigionia. Ma perché se l’Enrica Lexie si trovava esattamente a 20,5 miglia nautiche dalla costa del Kerala nella cosiddetta zona contigua, deve essere l’India a giudicare i Marò? E questa forse è solo na delle mille contraddizioni del caso.
Pubblicato da tdy22 in giugno 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/14/la-storia-infinita-dei-maro-ora-rischiano-in-5/
La petizione per i due marò arriva dagli Usa!
Le celebrazioni per la Festa della Repubblica sono in corso in tutta Italia. Una festa che dovrebbe ricordarci come lo Stato protegge i suoi cittadini. E mentre le forze armate sfilano per Roma sotto gli occhi di politici soddisfatti, cade nel silenzio il fatto che, di quelle stesse Forze Armate, di questa stessa nazione, fanno parte anche i due marò Latorre e Girone, che si trovano in India, dimenticati dalla Repubblica che volevano difendere e che sembra averli abbandonati. Ma c’è chi a loro pensa, sono gli italiani all’estero che hanno invato una petizione al segretario generale della Nazioni Unite Ban Ki moon. Quello che si chiede all’Onu è che venga monitorato il loro processo, ormai imminente e di promuovere” un arbitrato internazionale. I due fucilieri di Marina, si legge, “non sono terroristi, ma militari che combattevano la pirateria”. L’ideatore dell’iniziativa è Giorgio Caruso, fondatore del gruppo “Italiani nel mondo – salviamo i nostri marò”, che l’ha lanciata, da New York, dopo averla raccolta dalle pagine Facebook delle famiglie Latorre e Girone. Margaret, la madre americana di Caruso, che negli anni Cinquanta è stata giornalista del New York Times, lo ha aiutato a scrivere il testo. In Amelica si mobilitano, si cerca di far arrivare quanto più lontano possibile quest’iniziativa, in Italia il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha invitato sul palco della parata ai Fori imperiali i familiari dei due fucilieri. Qualche ora prima li aveva chiamati a Delhi. Un magro contentino per due uomini che chiedono solo di riavere indietro la propria libertà e di essere tutelati dal loro governo. Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha chiesto “compostezza” e di “urlare” di meno. “Non so se dovrei bombardare l’India, rompere i rapporti commerciali, ritirare l’ambasciatore” ha aggiunto con una facile battuta. Forse dovrebbe solo alzare la testa e mostrare all’India la dignità nazionale Italiana. E mostrare agli italiani che al governo importa il loro benessere. Quel giorno, sarà un bel giorno per festeggiare la Repubblica.
Ecco cosa accadeva poco più di un anno fa a Roma: gli italiani rivogliono i loro marò in patria!
Pubblicato da tdy22 in giugno 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/02/la-petizione-per-i-due-maro-arriva-dagli-usa/
L’informazione insultata dagli utenti web… male incurabile del 2.0?
Ieri la Giornata mondiale della libertà di stampa e della sicurezza dei giornalisti ha dovuto fare i conti con il triste resoconto dell’ultimi tempi. 19 giornalisti uccisi in 4 mesi e altri 174 ono stati incarcerati mentre svolgevano il proprio lavoro nelle zone di guerra o in paesi controllati da un regime politico repressivo. La stessa sorte è toccata a numerosi “netizen” – i cittadini della Rete, che spesso si occupano di fare informazione sul web: nove sono stati uccisi, mentre 162 sono stati arrestati. Questi numeri hanno spinto il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ad ammettere che “servono maggiori tutele attraverso il rispetto della legge” e ha esortati a “fare il possibile per tradurre le parole in azioni concrete per creare un ambiente più sicuro per i media”.
Ma in Italia come è fare il giornalista oggi? Sicuramente non c’è la guerra, o almeno non è dichiarata… il nostro Paese però “giace” al 57° posto tra i 179 paesi della classifica della libertà di stampa di Reporter Senza Frontiere. I giornalisti sono spesso minacciati e sono soggetti a pesanti intimidazioni solo per aver svolto il loro dovere cioè il “diritto di cronaca”. Chi minaccia i giornalisti? Secondo il sito “Ossigeno per l’Informazione” i primi a minacciare coloro che devono fare informazione sono i politici, gli industriali, i membri delle tifoserie di calcio.
Le regioni dove i giornalisti italiani rischiano di più sono Campania, Lazio, Sicilia, Piemonte e Lombardia, dove è stato registrato il maggior numero di denunce: 151 soltanto dall’inizio dell’anno e oltre mille negli ultimi sei anni.
Il ricordo va sempre a chi ha dato la vita per informare come Peppino Impastato, Ilaria Alpi, Giancarlo Siani ed Enzo Baldoni. E’ notizia delle ultime ore poi la scomparsa di Domenico Quirico, l’inviato in Siria de La Stampa di cui non si hanno più notizie dallo scorso 8 aprile.
Ma la vera nuova frontiera è l’informazione via web… ma anche qui gli attacchi non mancano. Una vera guerra che non conosce confini e sembra che il gusto ormai sia diventato l’attacco immotivato anche sull’evidenza più sconcertante. Forse una legge può tutelare e mettere un limite alla maleducazione e agli insulti ma purtroppo sono gli italiani a dover essere rieducati al senso dell’informazione, dell’immagine e della comunicazione.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/04/linformazione-insultata-dagli-utenti-web-male-incurabile-del-2-0/
La Corea preoccupa Ban Ki-moon
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è “profondamente preoccupato” per le tensioni nella penisola coreana. Lo ha affermato un suo portavoce, Martin Nesinsky. Il personale umanitario delle Nazioni unite “impegnato” in Corea del Nord continuerà a fare il proprio lavoro, ha aggiunto il portavoce.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/la-corea-preoccupa-ban-ki-moon/
“Miracolo a Milano?” No, miracolo in Siria!
I donatori si impegnano a stanziare più di 1,5 mld di aiuti per la Siria. Ban Ki-moon si ritiene soddisfatto e parla di “obiettivo superato”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/30/miracolo-a-milano-no-miracolo-in-siria/
L’Onu filosofeggia sulla Siria… intanto i morti aumentano!
Secondo l’Onu il conflitto in Siria è uno scontro etnico… la valutazione è stata fatta intervistando 1200 testimoni, poichè non è possibile entrare nei confini siriani. La fine del conflitto è comunque lontana e non esiste una soluzione militare.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 20, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/20/lonu-filosofeggia-sulla-siria-intanto-i-morti-aumentano/
Non ci sono più parole: oggi 103 morti in Siria!
Pubblicato da tdy22 in dicembre 19, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/19/non-ci-sono-piu-parole-oggi-103-morti-in-siria/
Nulla ferma la guerra in Siria. Ban dall’Onu condanna i crimini di guerra
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/17/nulla-ferma-la-guerra-in-siria-ban-dallonu-condanna-i-crimini-di-guerra/
Lanciato in anticipo il “satellite” coreano. Il missile per il Giappone è “intollerabile”.
Mentre gli Usa supervisionano la situazione e parlano di “atto provocatorio”, il Giappone chiede convocazione del Consiglio di Sicurezza Onu. Il lancio è stato condannato anche da Ban Ki-moon, Seul, Cina e India.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 12, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/12/lanciato-in-anticipo-il-satellite-coreano-il-missile-per-il-giappone-e-intollerabile/
Freedom Flag anche all’Onu? Ban invoca pari diritti per gli omosessuali
Presente anche Ricky Martin.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 11, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/11/freedom-flag-anche-allonu-ban-invoca-pari-diritti-per-gli-omosessuali/
Nessun intervento in Siria per la Francia, intanto i rifugiati sono 500.000
Pubblicato da tdy22 in dicembre 11, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/11/nessun-intervento-in-siria-per-la-francia-intanto-i-rifugiati-sono-500-000/
Appello dell’Onu, rifugiati siriani: serve più aiuto
Pubblicato da tdy22 in dicembre 7, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/07/appello-dellonu-rifugiati-siriani-serve-piu-aiuto/
Ban Ki-moon: 40 mila morti in Siria dall’inizio del conflitto
Pubblicato da tdy22 in novembre 30, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/30/ban-ki-moon-40-mila-morti-in-siria-dallinizio-del-conflitto/
Ban Ki Moon: “che vengano rispettate le promesse e la tregua”
Pubblicato da tdy22 in novembre 21, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/21/ban-ki-moon-che-vengano-rispettate-le-promesse-e-la-tregua/
Netanyahu avvisa che se non sarà rispettato il cessate il fuoco ci saranno azioni militari più dure
I palestinesi sono avvisati.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon accoglie con favore l’accordo: “Ora le due parti devono mantenere le promesse”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 21, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/21/netanyahu-avvisa-che-se-non-sara-rispettato-il-cessate-il-fuoco-ci-saranno-azioni-militari-piu-dure/
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