Il ballo del sindaco dell’Aquila: vado, torno, resto!

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Forse si era dimesso a sua insaputa e per questo qualche giorno dopo aver dato le dimissioni il sindaco Massimo Cialente ha deciso di pensarci su, ma poi, “coerentemente”, si era dimesso in modo irrevocabile. La sua decisione è durata 10 giorni, poi ha deciso di tornare. Le dimissioni erano state annunciate dal sindaco a causa di “un tradimento”, ma poi si è passati al “teatrino” dei colpi di scena e quindi al “balletto” del sindaco. 

Tutto era iniziato l’8 gennaio quando l’inchiesta “Do ut des” arriva all’apice: gli investigatori arrestano 4 persone, ipotizzano un giro di mazzette da 500 milioni. Tra gli indagati c’è anche il vicesindaco Roberto Riga: si dimette subito.

Riga è uomo di Cialente, è il suo vice. E quando scoppia lo scandalo il sindaco si presenta in conferenza stampa contrito, dice di stare malissimo, di sentirsi colpito al cuore. E’ l’inizio del percorso che porta alle dimissioni “brevi” di Cialente. 

Due giorni dopo, il 10 gennaio, c’è una riunione straordinaria al Comune in cui si parla di dimissioni imminenti del primo cittadino ferito. Sembra tutto fatto ma l’11 gennaio, il giorno dopo, con un primo colpo di teatro, Cialente spiega che le dimissioni ci sono ma sono “sospese” perché “ci deve pensare”. 

E in effetti Cialente ci pensa poco più di 24 ore. Alle 18 dell’11 gennaio, infatti, il sindaco annuncia le dimissioni. Tutto finito? Assolutamente no. Anche perché col sindaco non si sa mai, al punto che l’agenzia Ansa il giorno successivo gli dedica una scheda. Titolo eloquente: “Tutte le volte che il sindaco disse me ne vado”.

Il 17 gennaio il sindaco è fermissimo nel suo proposito e durante un’intervista dichiara secco: “Non ci ripenso”. La fermezza dura altri 4 giorni, fino al 21 gennaio, quando filtra la notizia che il sindaco sarebbe pronto a ritornare in sella. Così è: il 22 gennaio Cialente annuncia il “nuovo inizio”. In tutto è rimasto “dimesso” 10 giorni.

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La culla dell’arte non è interessata alla cultura… solo 8 su 100 hanno interesse!

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La vera decadenza dell’Italia risiede in un dato allarmante: il disinteresse per la cultura. Solo l’8% ha un alto interesse per i prodotti culturali che d’altra parte sono in contrazione in tutta l’Eurozona. Eppure nella “bassa pratica culturale” almeno un italiano su due è interessato, ben più della media europea che si attesta su un 34%. Cosa ci manca quindi? Un balzo in avanti, non fermarci al primo step. Tra aprile e maggio scorsi intervistando oltre 26 mila persone nei 27 paesi dell’Unione, emerge che in Italia si è ridotto anche il consumo di programmi culturali in Tv e Radio (solo il 60% ha detto di averne visto ‘almeno uno negli ultimi 12 mesi, con un calo di 14 punti). Giù in Italia anche tutti gli altri tipi di consumi culturali: -7% per la lettura di libri (solo il 56% ne ha letto almeno uno in un anno), -1% per la frequentazione dei cinema, -8% per le visite a monumenti storici, -4% per le visite a musei e gallerie, -5% per i concerti e per le viste alle biblioteche pubbliche, -2% per i teatri e -3% per balletto e opera. Ed anche per la partecipazione attiva quella degli italiani è molto al di sotto della media europea. Il 62% degli europei confessa di non partecipare ad alcuna attività culturale, percentuale che sale all’80% per gli italiani. Male anche l’uso di internet a scopo culturale: il 27% degli italiani non lo usa mai ed un altro 20% utilizza la rete non più di tre volte al mese.

Il video dei Robotboys: macchine o umani?

robot-ragazzi-tuttacronacaMusica elettronica ed effeti sonori ad accompagnare i movimenti di tre ballerini. E’ tutto quello che appare in un video che in pochi giorni è già stato visualizzato da più di un milione e 800mila persone. Perchè è semplicemente imperdibile? I ballerini in questione, i Robotboys, che nel 2008 hanno vinto il concorso di “Got Talent” nella versione danese, si muovono come fossero dei robot e solo pochissimi dettagli lasciano intuire che si tratta di persone in carne e ossa. Non ci credete? Giudicate voi…

Paura di passare inosservati? La bimba che insegna come farsi notare!

bimba-ballerina-tuttacronacaAvete mai desiderato farvi notare e diventare la stella di una coreografia? Questa bambina c’è riuscita, ottenendo di attirare su di sè l’attenzione di tutto il pubblico. Come? Ballando come se ci fosse solo lei e divertendosi tantissimo! Sicuramente uno dei video di recite scolastiche mai visti che mette in scena la parte migliore dell’infanzia: l’allegria disinibita. Una vera a propria iniezione di energia!

I ballerini che augurano “un nuovo inizio” sul tetto del 4 World Trade Center

ballo-worldtradecenter-tuttacronacaUn palcoscenico d’eccezione, a 428 metri d’altezza: il tetto il 4 World Trade Center, uno dei nuovi grattacieli costruiti nella zona dove un tempo sorgevano le Torri Gemelle. E’ qui che i primi ballerini del New York City Ballet, Maria Kowroski e Ask la Cour, hanno augurato “un nuovo inizio” a Manhattan, danzando il passo a due finale di After the Rain di Christopher Wheeldon.

E’ l’alba, Manhattan si sta risvegliando e le prime luci iniziano a salutare la città e illuminano la coppia che si libra leggera, a pochi metri dal grattacielo più alto della Grande Mela, la Freedom Tower. Era il 12 settembre, un giorno dopo il 12° anniversario dell’attacco terroristico che ha gettato nella disperazione l’America, e i ballerini hanno voluto testimoniare la capacità di recupero dello spirito umano. Là, dove tutto era iniziato e da dove, come la Fenice, si è scelto di risorgere, con ali più forti di prima.

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L’ha fatto di nuovo… Sergei Polunin, il Billy Elliot di Kiev, è scomparso!

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È scomparso senza lasciare traccia per la seconda volta, quello che in Inghilterra chiamano il ‘Billy Elliot’ di Kiev. Il 23enne Sergei Polunin, diventato star della danza britannica, avrebbe dovuto presentarsi alle prove di ‘Midnight Express’, in programma al London Coliseum, ma ha disertato la scena e nessuno ora sa dove sia finito. Aveva fatto lo stesso un anno fa, per poi ricomparire spiegando il suo gesto col fatto che non si sentiva amato dal Royal Ballet, per cui si esibiva. Questa volta sembra invece una cosa più seria: da giorni non si hanno più notizie di lui. La sua attuale compagnia, guidata dal coreografo Peter Schaufuss, ha spiegato di aver perso ogni contatto con Sergei e ha dovuto sospendere lo spettacolo al London Coliseum. «Sembrava che fosse maturato molto dall’anno scorso – ha spiegato Schaufuss -. Non pensavamo che lo potesse fare ancora». Nel mondo della danza si dice che il ballerino ucraino abbia scelto di andarsene perchè non gli piaceva la produzione di ‘Midnight Express’. Polunin si è formato alla Royal Opera House di Covent Garden, dove è arrivato all’età di 13 anni. Quando era scomparso l’anno scorso era corsa la voce che volesse per sempre abbandonare la danza e dedicare più tempo alla sua grande passione, i tatuaggi. Sergei è infatti in società con un proprietario di un tatoo parlour nel nord di Londra, dove pure dicono di non sapere dove sia. In passato erano circolate voci sul presunto uso di droghe da parte del talentuoso ballerino. Lui stesso aveva ammesso in un’intervista di aver ballato sotto l’effetto di cocaina. Aveva però garantito di essere ormai pulito.

Caso Filin… spunta il favoritismo verso la fidanzata!

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Hanno confessato le tre persone arrestate per l’attentato con acido contro il direttore artistico del Bolshoi. Lo ha reso noto la polizia di Mosca con un comunicato.

La polizia “ha arrestato il presunto mandante Pavel Dmitritchenko, un ballerino del Bolshoi, e l’aggressore Iuri Zarutski, oltre che l’autista che ha portato quest’ultimo sul luogo del crimine – si legge nella nota -. Tutti e tre si sono detti colpevoli”.

Ci sarebbero delle inimicizie legate al mondo artistico dietro l’aggressione al vetriolo che ha sfigurato il direttore artistico del Bolshoi, Serghei Filin, danneggiandone la vista forse irrimediabilmente. Il famoso ballerino solista Pavel Dmitricenko ha confessato di aver ordinato l’agguato e, secondo alcune fonti, il motivo sarebbe il continuo rifiuto di Filin di affidare qualche parte importante (come quella di Odette nel Lago di cigni) alla fidanzata Angelica Vorontsova, anche lei ballerina del prestigioso teatro moscovita.

Bolle diventa brutto per Notre Dame!

Gobbo e brutto per diventare Quasimodo in Notre-Dame de Paris, in cartellone dal 10 febbraio alla Scala.

E così racconta la sua scelta “Ho sempre interpretato ruoli giocati sulla bellezza fisica, sull’armonia. In questo caso non c’é più, Quasimodo è brutto e deve tirar fuori la bellezza interiore per conquistare il pubblico. E’ questa la sfida”.

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