Era il 1982 e l’Ira faceva esplodere un’autobomba di fronte alla caserma di Hyde Park, mentre passava un drappello a cavallo della Household Calvary. Nell’esplosione persero la vita quattro militari. Accusato dell’atto è il 62enne John Dowley, che oggi il Tribunale di Londra ha scagionato. Questo, naturalmente, ha fatto scoppiare la polemica in Gran Bretagna, con i media che parlano di “errore monumentale” commentando la decisione del Tribunale. Le autorità britanniche, a seguito degli accordi di pace in Irlanda del Nord, spedirono 200 “lettere di garanzia” promettendo ad altrettanti membri dell’Ira che che non sarebbero finiti in carcere o di fronte un tribunale per la loro attività paramilitare negli anni del conflitto tra repubblicani e unionisti. Anche Downey ne ricevette una. Ma il presunto terrorista, che ricercato per 30 anni è stato arrestato solo l’anno scorso all’aeroporto di Gatwick e a cui era stato concesso il rilascio su cauzione, non ne aveva diritto. Sulla sua testa pendeva già un mandato di cattura emesso da Scotland Yard. La Old Bailey di Londra però ha affermato che la lettera non può essere ignorata e ha così permesso all’uomo di evitare il processo, scatenando le forti critiche dei familiari delle vittime. Come si legge sul Daily Telegraph, le famiglie si sono dette sconvolte per questo errore monumentale e abbandonate dalle autorità.
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Almeno 5 morti in Egitto: tre attentati
Sarebbero, secondo fonti governative, almeno cinque le persone che hanno perso la vita in Egitto, al Cairo, dove si sono verificati tre attacchi, di cui uno suicida con un’autobomba. Diverse decine i feriti. Obiettivi, il quartier generale della polizia nel centro del Cairo, una stazione di polizia a Talbeya, e una stazione della metropolitana. Fonti della sicurezza hanno affermato che l’attacco contro il dipartimento sicurezza del Cairo, nel quartiere di Abdeen,sarebbe stato condotto da “un kamikaze, a bordo di un’auto carica di esplosivo”. Nella capitale egiziana, dove domani cadrà il terzo anniversario della rivolta contro Hosni Mubarak, le forze di sicurezza sono in stato di massima allerta, si tratta del primo episodio del genere. Il capo delle forze di sicurezza del Cairo si trovava all’interno del quartier generale obiettivo dell’attentato di oggi, ed è rimasto illeso. Nei giorni scorsi fonti concordanti avevano messo in guardia sulla possibilità di un attentato suicida nella capitale. Nel frattempo è stata rivendicata dal gruppo jihadista Ansar Beyt el-Makdes (‘i sostenitori di Gerusalemme’) la partenità dell’attentato contro il quartier generale della polizia al Cairo dove si sono contati circa 50 feriti e l’edificio è stato completamente sventrato. Nel secondo attacco, nei pressi della stazione metro di Bohuth, la vittima al momento è solo una, con 15 feriti. La terza esplosione è stata causata da un ordigno artigianale (Ied) che è deflagrato nei pressi di un commissariato di polizia a Talbeya, a Giza, lungo la strada che porta alle Piramidi. L’esplosione di stamane ha anche danneggiato gravemente il museo islamico del Cairo, che sorge davanti al quartiere generale della polizia: “Un edificio del museo è crollato, 8 manoscritti sono stati distrutti, e la maggior parte dei reperti sono stati danneggiati”, ha detto all’Ansa una fonte qualificata.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/24/almeno-5-morti-in-egitto-tre-attentati/
A Baghdad, strage di cristiani il giorno di Natale
E’ esplosa un’autobomba vicino a una chiesa nel sud di Baghdad. L’esplosione è avvenuta dopo una funzione natalizia e sono almeno 26 le persone che hanno perso la vita mentre uscivano dalla messa. I feriti sono almeno 38. Un ufficiale di polizia, coperto da anonimato perché non autorizzato a parlare con i media, ha spiegato che l’attentato è avvenuto a Dora, periferia sud della capitale in cui vive una piccola comunità cristiana. Sempre a Dora, poco prima, una bomba era esplosa in un affollato mercato all’aperto di Athorien: in questo caso, hanno perso la vita 11 persone mentre 21 sono i feriti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/25/a-baghdad-strage-di-cristiani-il-giorno-di-natale/
Corda: “Non ho elogiato il kamikaze di Nassiriya, ma mi scuso”
Ieri, alla Camera, la deputata del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda aveva parlato della strage di Nassiriya mettendo in risalto il fatto che anche uno dei Kamikaze fu “una vittima”. La Corda ne aveva parlato anche come di un marocchino, confondendolo con il suo reclutatore arrestato in Spagna nel 2006. Ora la grillina è tornata sul suo intervento e ha spiegato: “Non ho fatto l’elogio del kamikaze ma, al contrario, ho denunciato l’orribile ideologia che, sfruttando la disperazione e l’ignoranza, lo ha portato a trasformarsi in una bomba umana”. Ha quindi aggiunto: “Se le mie parole hanno soltanto minimamente offeso i familiari delle vittime di Nassiriya chiedo scusa a loro perché questo non era in modo alcuno mia intenzione”. La deputata dell’M5S ha infatti precisato che “insieme agli altri miei colleghi in commissione Difesa, sappiamo distinguere molto bene chi, come i nostri militari, ha assolto fino al supremo sacrificio al proprio dovere e chi, invece, dal governo e dal Parlamento ha la responsabilità di aver portato l’Italia in Iraq in una guerra illegittima e crudele che ha amplificato le sofferenze di quel popolo”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/13/corda-non-ho-elegiato-il-kamikaze-di-nassiriya-ma-mi-scuso/
La strage di Nassiriya: la grillina che “commemora” il kamikaze
Ricorre il 10° anniversario della strage di Nassiriya oggi e in Aula ha preso la parola la grillina Emanuela Corda che ha voluto ricordare che “a nostro parere, non fu uno scontro tra buoni e cattivi, non fu un attacco di militari che fecero strage di civili inermi. Da una parte e dall’altra, infatti, vi erano delle vittime, e i responsabili politici e morali, i mandanti di quella strage non sono mai stati puniti.” Secondo la deputata, anche il kamikaze che causò la morte di 27 persone dovrebbe venir ricordato: “Tutti noi ricordiamo commossi i 19 italiani deceduti in quell’attacco kamikaze, e oggi siamo vicini ai loro familiari; a volte ricordiamo anche i 9 iracheni che lavoravano nella base italiana, ma non troppo spesso. Nessuno ricorda però il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage: quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima, perché anch’egli fu vittima oltre che carnefice! Un’ideologia criminale lo aveva convinto che quella strage fosse un gesto eroico, e lo aveva mandato a morire, e non è escluso che quel giovane, come tanti kamikaze islamici, fosse spinto dalla fame e dalla speranza che quel suo sacrificio sarebbe servito per far vivere meglio i suoi familiari, che spesso vengono risarciti per il sacrificio del loro caro.” Nonostante le proteste in aula, la deputata prosegue: “E se i nostri militari furono vittime, non furono solo vittime dell’ideologia terroristica, ma anche della politica occidentale: la politica dei nostri Governi, che spedirono e continuano a spedire i nostri ragazzi sui fronti di guerra, raccontando loro che è eroico occupare i territori di altri popoli col pretesto che si sta portando la pace, quando invece si fomentano talvolta le ideologie terroristiche, e tutti i drammi che ne conseguono.” Corda decide quindi di fare un esempio, portando alla memoria quando accaduto con Colin Powell: “Vorremmo ricordare la provetta agitata da Colin Powell al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che avrebbe dimostrato al mondo la presenza di armi di sterminio di massa, che in verità non vennero mai trovate. Lo stesso Colin Powell solo Pag. 122recentemente, purtroppo, ha detto di essere stato lui stesso raggirato da quella colossale truffa, che portò all’occupazione dell’Iraq.L’esistenza di quella truffa, di quella menzogna che ha portato al massacro di decine di migliaia di persone, sembra non sia servita di lezione ai Governi europei, che hanno continuato a credere alle balle organizzate a tavolino per scatenare nuovi ed atroci conflitti. La Libia – lo ha dichiarato ieri il Ministro Bonino è completamente fuori controllo, per esempio; l’Afghanistan ogni giorno è un calvario per gli afgani e per le truppe di occupazione.” Il kamikaze che la deputata 5 Stelle ha voluto ricordare era Abul Qasem Abu al-Leil, che guidò l’autocisterna forzando, ad alta velocità, l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani del MSU (Unità specializzata multinazionale), nella città di Nassiriya (Iraq). Con lui, a bordo, c’era un altro terrorista. I due fecero esplodere una bomba il cui peso fu stimato tra i 150 e i 300 chilogrammi.
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/12/la-strage-di-nassiriya-la-grillina-che-commemora-il-kamikaze/
La strage di Nassiriya, 10 anni dopo
12 novembre 2013: nell’Iraq meridionale, a Nassiriya, un camion bomba esplode alle 10.45 locali, le 8.45 in Italia, dentro il recinto di una delle basi del contingente italiano, provocando la morte di 27 persone: 17 militari e 2 civili italiani, 9 civili iracheni. Oggi, a distanza di 10 anni, il premier Enrico Letta ha scritto su Twitter: “Oggi la memoria tragica di Nassiriya. Il pensiero per le famiglie dei 19 italiani e 9 iracheni che perirono. La vicinanza alle forze armate”. Quel tragico giorno, un camion aveva forzato il posto di blocco all’entrata, proseguendo la sua corsa sino alla palazzina di tre piani che ospitava il dipartimento logistico italiano e provocando una sparatoria. Dietro il mezzo, un’auto imbottita di esplosivo e guidata da un kamikaze. Nell’esplosione, rimasero feriti altri venti italiani, tra militari e civili.
In un messaggio inviato al ministro della Difesa Mario Mauro, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrive: “Rivolgo il mio deferente omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita adempiendo con onore al proprio dovere, al servizio dell’Italia e della comunità internazionale. Nel 10° anniversario della strage di Nassiriya, che oggi ricorre, un commosso pensiero va, in particolare, ai 19 italiani tragicamente caduti in quell’efferato, gravissimo attentato ed agli iracheni che con essi perirono, vittime di una stessa inaccettabile e vile barbarie”. E prosegue: “I militari ed i civili che, anche a rischio della vita, operano nelle aree di crisi, in tante travagliate regioni del mondo sono l’espressione di un paese che crede nella necessità di uno sforzo comune per la sicurezza e la stabilità”.
Il ministro della Difesa, intervenendo a una trasmissione radio ha poi affermato: “Quel 12 novembre 2003, capimmo nel modo tragico che sappiamo che le nostre coscienze dovevano fare i conti con una nuova stagione della storia, quella legata al terrorismo internazionale, al terrorismo fondamentalista. Ora, a dieci anni di distanza, abbiamo forse addirittura piu’ ragioni per riflettere e interrogarci; sul senso del sacrificio dei nostri militari e dei tanti civili coinvolti”. E aggiunto: “La giornata di oggi è dedicata a tutte le vittime cadute in operazioni di pace, e abbiamo istituito la medaglia della riconoscenza per non dimenticare i caduti ma anche per comprendere fino in fondo le ragioni e gli scopi di chi si è sacrificato”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/12/la-strage-di-nassiriya-10-anni-dopo/
Torna il terrore: è strage a Beirut. Shock in Libano
Violenza e paura torna il terrore in Libano. Un’autobomba esplosa questa mattina, nel parcheggio di un centro commerciale gestito da Hezbollah nel quartiere di Bir al-Abed, nella periferia sud di Beirut, ha causato diverse vittime. La zona è abitata da sciiti e controllata dal partito islamico. Un primo bilancio provvisorio parla di 22 persone che sono rimaste vittima o ferite nell’attentato, ma le fonti ancora non sono precise.
Pubblicato da tdy22 in luglio 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/09/torna-il-terrore-e-strage-a-beirut-shock-in-libano/
Sventato un attentato ai danni dell’Italia in Libia
L’autista di una macchina diplomatica dell’ambasciata italiana a Tripoli, in Libia, è riuscito a sventare un attentato, grazie alla sua prontezza. L’uomo, infatti, si è reso conto che c’era qualcosa di sospetto e si è affrettato a far scendere i passeggeri prima di avvisare gli artificeri. Ora l’ordigno è stato fatto brillare e un portavoce del ministero degli Esteri a Roma ha reso noto l’accaduto.
Pubblicato da tdy22 in giugno 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/11/sventato-unattentato-ai-danni-dellitalia-in-libia/
Ambasciata francese in Libia nel mirino: attentato
L’ambasciata francese a Tripoli in Libia ha subito, alle 7 di questa mattina, un attentato. L’esplosione di un’autobomba ha ferito due guardie della sicurezza oltre a danneggiare gravemente l’edificio e distruggere una parte del muro di cinta. Coinvolte anche due auto, parcheggiate nei pressi della sede diplomatica, che dopo aver preso fuoco sono rimaste carbonizzate. Da Parigi. il ministro degli Esteri Laurent Fabius, dopo aver condannato “l’atto odioso”, ha garantito che “i servizi dello Stato ce la metteranno tutta per far luce sulle circostanze di questo attentato e perché i suoi autori siano rapidamente identificati”. Anche il ministro degli Esteri libico ha espresso la sua riprovazione per “un atto terroristico nei confronti di un Paese fratello che ha sostenuto la Libia durante la rivoluzione”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/23/ambasciata-francese-in-libia-nel-mirino-attentato/
Attentato in Sardegna. L’auto di Mereu esplode appena mette in moto: ferito!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/13/attentato-in-sardegna-lauto-di-mereu-esplode-appena-mette-in-moto-ferito/
Bomba a pompa di benzina a Damasco: STRAGE!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/03/bomba-a-pompa-di-benzina-a-damasco-strage/
Moschea di sangue in Iraq: autobomba provoca 5 morti e 10 feriti
Pubblicato da tdy22 in novembre 5, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/05/moschea-di-sangue-in-iraq-autobomba-provoca-5-morti-e-10-feriti/
Siria: autobomba uccide 50 soldati
Un autista suicida ha fatto esplodere un’autobomba guidata nella provincia di Hama. Almeno 50 membri delle forze del regime siriano hanno perso la vita nell’esplosione.
Secondo l’Ondus, l’attentato è opera dell’organizzazione fondamentalista islamica “Fronte al Nusra”.
I comitati locali di coordinamento dell’opposizione riferiscono invece dell’uccisione di 92 persone tra civili e ribelli.
Pubblicato da tdy22 in novembre 5, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/05/siria-autobomba-uccide-50-soldati/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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