Attacco notturno in Pakistan dove un commando ha ucciso dieci stranieri (di nazionalità cinese, ucraina e russa) che stavano trascorrendo le ferie presso un hotel della regione del Kashmir, nella regione che i pakistani chiamano Gilgit-Baltistan. Gli uomini armati sono fuggiti prima dell’arrivo della polizia. Secondo le fonti locali «l’incidente è avvenuto subito dopo la mezzanotte, quando sconosciuti terroristi hanno fatto irruzione nell’hotel sparando ai turisti che vi si trovavano». Un atto di terrorismo in piena regola, che getta ancora una volta il panico in Pakistan. L’attacco è poi stato rivendicato dai talebani e in particolare dal movimento estremista islamico Jandullah. Il portavoce del movimento, Ahmed Marwat, ha detto: «Abbiamo realizzato l’attacco perchè i turisti erano degli infedeli e nemici dei musulmani». Ancora un atto di intolleranza nei confronti dei turisti che ogni anno vanno in vacanza in Pakistan per scalare le vette più alte del mondo. Un danno anche economico all’industria alberghiera che sempre più spesso subisce atti di terrorismo che allontanano i clienti da uno dei luoghi che potrebbe davvero essere un paradiso per alpinisti e appassionati di trekking.