Lo sappiamo da tempo che i ghiacci dell’Artico si stanno disciogliendo e fiumi di parole sono stati spesi su questo fenomeno. Ora però i dati del satellite Cryosat 2, spedito dall’Agenzia spaziale europea (Esa) per monitorare il Polo Nord parlano di un Artico “fragile”. Nel 2013 infatti si sono assottigliati i ghiacci perenni, quelli che non si scioglievano in estate e aumentavano in inverno. Quindi un anno che si può definire dell'”assottigliamento” anche se l’estensione misurata – poco sopra i 5 milioni di chilometri quadrati, 1 milione in meno rispetto alla media di riferimento degli ultimi 30 anni – non rappresenta infatti un record negativo. Ma in sostanza che previsioni si fanno su questi dati?
Ci sarebbe la possibilità che «fra il 2020 e il 2030 in estate l’Artico potrebbe molto probabilmente essere libero dai ghiacci e che in inverno resterebbe solo il ghiaccio annuale», come ha osservato il responsabile della missione dell’Esa, Tommaso Parrinello.
Entro la fine del 2013 dovrebbero esserci le prime elaborazioni sui i dati e allora si potranno fare ipotesi più precise.