Feriti al Cara, Centro di accoglienza per i richiedenti asilo, di Bari, dove una trentina di immigrati hanno dato vita a una protesta contro, così sembra, il mancato riconoscimento dello stato di rifugiato politico ad alcuni ospiti del centro. Alla sassaiola hanno preso parte anche diverse donne. Il bilancio finale è di diverse persone contuse, si tratta di sette carabinieri, due agenti e un funzionario di polizia.
Tutti gli articoli con tag asilo politico
La femen che ispira i nuovi francobolli francesi
E’ stato il presidente francese Hollande a presentare, in occasione della festa nazionale del 14 luglio, il nuovo volto di Marianne, il personaggio simbolo della rivoluzione francese, stampato sui francobolli. La ragazza ha ora i tratti di Inna Shevchenko, la leader delle Femen in Francia. Il ritratto è opera di David Kawena e Olivier Ciappa che hanno rivelato di aver tratto ispirazione da diverse donne ma soprattutto dalla 23enne ucraina a cui è stato riconosciuto l’asilo politico in Francia. I francobolli, che saranno in circolazione entro due giorni, saranno 630 milioni. Gli autori hanno spiegato: “La nostra Marianne è un messaggio simbolico di ugualianza, di parità e di mescolanza che per noi sono valori essenziali della Francia oggi e della politica”. Ciappa, che è anche l’ideatore di una recente mostra fotografica che è un omaggio alle nozze gay, ha inoltre dichiarato diaver apprezzato in particolare la lotta delle Femen a favore della legge sui matrimoni omosex. Ovviamente ci sono state anche voci contrarie, con i conservatori e gli ultracattolici che hanno già lanciato l’appello a boicottare i franocobolli ispirati a Inna. Il movimento “La primavera francese” definisce la nuova Marianne “cristianofoba, astiosa e ideologa come il governo”. A simile attacco è stato ancora una volta Ciappa a rispondere: “La Marianne di Delacroix non è forse una giovane donna che si batte a seno nudo e che porta in testa il rosso berretto frigio? Per me Marianne, nel 1789, sarebbe stata una Femen”. Da parte sua, Inna ha reagito con orgoglio, non se l’aspettava ma ne è fiera. “La Francia ha sempre riconosciuto il ruolo delle donne che lottano, è un simbolo per tutto il mondo”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/16/la-femen-che-ispira-i-nuovi-francobolli-francesi/
Lo scandalo Datagate e i rapporti a rischio con l’Ue
Il “Der Spiegel” afferma che la Nsa, l’agenzia di spionaggio americana, si sarebbe infiltrata nella rete dei computer europei, almeno stando ad alcuni file in possesso di Snowden, la talpa. Sempre la rivista tedesca spiega che prove si troverebbero in un documento, datato settembre 2010, dell’agenzia in cui con il temine “target” ci si riferisce all’Europa. Sarebbero passati circa 5 anni da quando dei disturbi nelle telefonate avrebbero permesso ai responsabili della sicurezza Ue di accorgersi che alcune delle comunicazioni del Justus Lipsius, il palazzo che ospita il Consiglio Ue e i Vertici dei leader europei e dove ogni delegazione europea dispone di spazi dedicati,, erano vittime di intercettazioni gestite da una delle aree schermate accanto al quartier generale della Nato, nella vicina Evere, dove la Nsa si era installata. Ma le ultime indiscrezioni sul Datagate non potevano certo passare inosservate e il vicepresidente vicario del Parlamento Ue, Gianni Pittella, ha dichiarato: “Sono allibito. Se lo spionaggio della Nsa sull’Europa rivelato dai documenti di Snowden venisse confermato, sarebbe inaccettabile”. Pittella, che si è anche consultato con il presidente Schulz, ha aggiunto che “verranno chieste immediate spiegazioni e che c’è il rischio che il rapporto tra Ue e Usa si incrini”. Nel frattempo, riferisce il presidente ecuadoriano Rafael Correa, Joe Bide, vicepresidente Usa, ha chiesto all’Ecuador di “rifiutare la richiesta di asilo” ricevendo come risposta che l’Ecuador “rispetta gli Stati Uniti ma prenderà una decisione in modo sovrano.” Aggiungendo: “Se e quando Snowden arriverà sul suolo ecuadoriano, gli Usa saranno i primi a cui chiederemo un’opinione perché come abbiamo fatto per Assange con l’Inghilterra, abbiamo ascoltato tutti, ma la decisione finale sarà nostra”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/29/lo-scandalo-datagate-e-i-rapporti-a-rischio-con-lue/
Snowden diventa Bourne? Giallo sulla talpa del datagate
Snowden doveva prendere un aereo per Cuba, ma forse non ci è mai salito o forse ci è salito, ma di lui non c’è traccia. Accusato di spionaggio dagli Usa le due tracce si sono perse nell’aeroporto di Mosca a Sheremetevo, dove era arrivato con un volo da Hong Kong. Le agenzie di stampa avevano immediatamente battuto la notizia che Snowden era in partenza su un volo Mosca-L’Avana con prosecuzione per Quito, dove ha chiesto asilo politico. I giornalisti che si sono imbarcati sull’aereo per L’Avana però hanno dichiarato che su quel volo la talpa non c’era. Il suo posto, il 17A, come avevano fatto trapelare i media russi, è rimasto vuoto. Probabilmente Snowden ha preso un volo diverso e aveva lanciato informazioni false affinché si potessero perdere le sue tracce, visto che era stato anche preventivato il rischio che durante il sorvolo sui cieli americani l’aereo sarebbe stato costretto a fare un atterraggio fuori programma proprio nel tentativo di recuperare l’ex agente governativo. Il rischio di una tensione nei rapporti Urss e Usa è molto alto, anche perché sembra che Snowden appena atterrato a Mosca sia stato sentito dagli agenti dei servizi russi e gli americani temono una nuova fuoriuscita di informazioni. L’ecuador dice di aver solo ricevuto la richiesta d’asilo da parte della talpa, ma di non avere informazioni sull’agente. Snowden diventa Bourne?
Aggiornamento: Snowden ha ottenuto il documento di rifugiato dall’Ecuador.
Pubblicato da tdy22 in giugno 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/24/snowden-diventa-bourne-giallo-sulla-talpa-del-datagate/
La fuga della talpa… Ed Snowden cerca asilo
La talpa cerca asilo ed è in volo alla ricerca di un Paese amico. Secondo i media di Hong Kong, Snowden avrebbe lasciato il paese volontariamente e legalmente, dopo che ieri gli Usa avevano chiesto alle autorità di Hong Kong di trattenerlo con un arressto provvisorio, in un primo passo di quello che si prevede essere un lungo processo di estradizione. Snowden sarebbe partito col volo dell’Aeroflot SU 213. Secondo South China Morning Post, la sua destinazione finale sarebbe l’Ecuador o l’Islanda. Intanto gli attacchi continuano e Snowden ora accusa gli Stati Uniti di piratare gli sms cinesi per raccogliere milioni di messaggi. Anche l’Europa ormai è travolta nel ciclone del datagate e Snowden è il nuovo idolo di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, che invita i «paesi coraggiosi» a offrire «asilo» alla talpa. Il sito web anti-segretezza Wikileaks ha affermato di aver aiutato la “talpa” che ha rivelato le attività illegali dei servizi di sicurezza americani a lasciare Hong Kong per avere asilo politico “in un Paese democratico”. Mosca, attraverso le parole del portavoce di Putin, ha fatto sapere di essere all’oscuro dei piani di Edward Snwoden. Ma dalle ultime indiscrezioni, l’agenzia Interfax ipotizza che Mosca possa essere una tappa provvisoria per poi arrivare a una delle destinazioni che metterebbero al sicuro la talpa. Tra questi paesi non si esclude neppure un possibile arrivo a Cuba.
Pubblicato da tdy22 in giugno 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/23/la-fuga-della-talpa-ed-snowden-cerca-asilo/
Rehana e Sobia: le lesbiche musulmane convolate a nozze in GB
Nessun imam ha acconsentito a celebrare le loro nozze, ma Rehana Kausar, 34 anni, e Sobia Kamar, 29, si sono sposate in una cerimonia civile, probabilmente la prima di una coppia lesbica musulmana in Gran Bretagna. Le due donne, che si sono incontrate tre anni fa mentre studiavano a Birmingham, e hanno vissuto insieme per un anno nello Yorkshire meridionale, hanno pronunciato le loro promesse davanti ad un funzionario comunale di Leeds alcune settimane fa, e immediatamente dopo hanno chiesto asilo politico visto che hanno già ricevuto minacce di morte, soprattutto in Pakistan, dove le relazioni omosessuali sono considerate illegali. La loro scelta, come ha spiegato Rehana al termine della cerimonia, dipende dal fatto che “Questo Paese ci consente di avere diritti, e noi abbiamo preso una decisione personale. Non è un problema di nessun altro che cosa decidiamo di fare con le nostre vite. Il problema con il Pakistan, invece, è che ognuno crede di avere il diritto di decidere delle vite altrui e di poter imporre la propria morale agli altri. Ma questo non è l’approccio giusto. Noi siamo in questa condizione a causa del nostro clero, che ha sequestrato la nostra società una volta tollerante e rispettosa dell’individuo”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/27/chiedono-asilo-politico-subito-dopo-le-nozze-coppia-lesbica-musulmana-minacciata/
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