Il comitato locale dell’Arcigay ha realizzato un graffito in piazza Municipio a Messina che raffigura un Presepe diverso dal solito: non mancano la capanna di Betlemme e la stella cometa, solo che accanto a Gesù bambino appaiono due Madonne. Ad accompagnare l’opera, la scritta: “Gesù è nato da una coppia di fatto”. L’immagine è stata dipinta a poche ore dal via libera della giunta al registro delle unioni civili. Provvedimento, questo, frutto appunto dell’impegno di Arcigay Messina, il cui presidente Rosario Duca ha così dichiarato: “Ovviamente siamo molto soddisfatti e il nostro ringraziamento va all’amministrazione Accorinti. Adesso c’è lo scoglio del Consiglio comunale, che dovrà dare l’approvazione definitiva. Dopo le feste inizieremo ad avere contatti con le varie forze politiche, valutando le singole posizioni di ciascun schieramento”. Non sono mancate le polemiche, con svariati cittadini che si sono rivolti alla Curia di Messina, perché elevi formale protesta contro il graffito ritenuto blasfemo. Ma tale non lo considera affatto l’Arcigay, che ha voluto soltanto lanciare un messaggio forte contro le discriminazioni subite dalle persone lgbt.
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“Gesù è nato da una coppia di fatto”: il Presepe apparso a Messina
Pubblicato da tdy22 in dicembre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/23/gesu-e-nato-da-una-coppia-di-fatto-il-presepe-apparso-a-messina/
Spegniamo l’odio: un video e una petizione per la legge anti-omofobia
E’ stata Arcigay a indirizzare ai senatori della Commissione Giustizia una nuova campagna-petizione a favore di una legge anti-omofobia e anti-transfobia. Nella petizione, si chiede inoltre l’estensione della legge Reale-Mancino a chi rilascia dichiarazioni omofobe e offensive nei confronti degli omosessuali. Nel testo è presente proprio una considerazione su questa legge, al centro di quello che viene definito “imbarazzante balletto attorno ad una non meglio identificata libertà di opinione2”. Viene chiesto, inoltre, che la Commissione Giustizia tolga dal testo di legge l’emendamento Verini‐Gitti.
La legge Reale‐Mancino è stata istituita per punire i crimini d’odio, la violenza e la discriminazione per motivi di razza, etnia e religione. Da anni stiamo chiedendo che anche le violenze e le discriminazioni ai danni delle persone gay, lesbiche e trans vengano punite al pari delle violenze e discriminazioni per razzismo, xenofobia e odio religioso. Ci appare quindi del tutto strumentale e persino offensiva questa preoccupazione rispetto alla restrizione della libertà di opinione, che mai in questi decenni è stata sollevata, e che viene paventata solo ora, nel momento in cui si chiede che anche le persone gay, lesbiche e trans vengano tutelate ai sensi di questa legge. Siamo i primi a difendere la libertà di pensiero, che riteniamo preziosa e intoccabile, principio fondamentale di ogni paese democratico, libertà che la nostra Costituzione difende in maniera cristallina. Non possiamo accettare però che la libertà di pensiero venga usata come scudo per nascondere la precisa volontà di impedire che anche in questo paese si inizi finalmente un’evoluzione culturale che porti alla fine dello stigma sociale e legalizzato che ancora pesa sulla vita delle persone gay, lesbiche e trans.
La petizione è accompagnata da un video che, come spiega Giornalettismo, raccoglie alcune delle dichiarazioni che politici e personaggi pubblici hanno reso in televisione, dichiarazioni forti che Arcigay non esita a definire omofobe. Nel video, che non mostra volti ma solo le parole, sono riconoscibili le voci di Vittorio Sgarbi, Alessandra Mussolini, Daniela Santanchè, Giancarlo Gentilini, Giancarlo Cervelli, Pino Scotto, Mariano Apicella, Romano La Russa e Padre Livio di Radio Maria. “Mentre l’Europa da diversi anni ha adottato politiche ben precise e determinate per tutelare i cittadini LGBT con reali misure di inclusione sociale – spiega il presidente di Arcigay, Flavio Romani – L’Italia è riuscita a far sistematicamente naufragare tutti i progetti di legge […]. Vogliamo una legge che senza se e senza ma, stabilisca anche per i crimini d’odio omofobico e transfobico quello che stabilisce da decenni anche per diverse altre fattispecie, come il razzismo e l’antisemitismo”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/20/spegniamo-lodio-un-video-e-una-petizione-per-la-legge-anti-omofobia/
“Essere gay è una colpa”, test shock di religione a Perugia
Tra le colpe evidenziate in un test di religione che è stato fornito agli studenti del liceo classico Mariotti di Perugia dal loro professore di religione e al quale gli studenti dovevano rispondere assegnando un punteggio da 1 a 10 comparivano omicidio, infanticidio, abusare di bambini e smerciare droga, ma anche l’omosessualità e le esperienze prematrimoniali. In definitiva si confrontavano le “colpe” fra di loro e si doveva stilare una classifica. Alcuni studenti immediatamente hanno segnalato il test all’associazione Omphalos di Perugia che riunisce arcigay e arcilesbica:
“L’associazione Omphalos (arcigay e arcilesbica) di Perugia, ricevuta la segnalazione da alcuni allievi, ha presentato una denuncia all’Ufficio antidiscriminazioni (Unar) del ministero per le Pari opportunità. L’Unione degli studenti ha chiesto un intervento del ministero dell’Istruzione. Un ex alunno del docente — gay dichiarato — racconta: «Quel questionario non è del professore, ma su di me ebbe un impatto forte, mi sentii offeso e discriminato. Non è un insegnante omofobo, ma ha sbagliato a non dare spiegazioni». L’associazione di Perugia aveva già denunciato per comportamenti e didattica anti-gay un docente dell’istituto professionale Cavour-Marconi”.
Ora si spera che almeno in futuro quel test non si ripeta più dopo la denuncia all’Ufficio antidiscriminazioni (Unar) del ministero per le Pari opportunità.
Pubblicato da tdy22 in settembre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/23/essere-gay-e-una-colpa-test-shock-di-religione-a-perugia/
Laura Boldrini e Josefa Idem al gay pride di Palermo
“Ho deciso di partecipare con Laura Boldrini al gay pride nazionale a Palermo il 14 giugno. E’ necessario un forte impegno nazionale ed europeo per garantire parità di trattamento e dignità dei gay e delle lesbiche”, con queste parole il ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem, nell’audizione in commissione alla Camera ha dichiarato di voler prendere parte insieme alla presidente della Camera alla manifestazione siciliana.
Pubblicato da tdy22 in giugno 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/05/laura-boldrini-e-josefa-idem-al-gay-pride-di-palermo/
“Non siete uomini, ma… ” L’ARROGANZA BANCARIA CONTRO I GAY!
“Non siete uomini, ma froci”. Così una bancaria ha apostrofato oggi una coppia di medici gay che si era recata in una banca di Palermo. A raccontare l’accaduto è uno dei due medici, Giovanni M. di 34 anni, pediatra, ancora visibilmente sotto choc. “Quello che è accaduto è gravissimo – dice – io e il mio compagno Augusto, che è un ginecologo, questa mattina siamo andati in banca per un disguido che si era verificato su un assegno. La bancaria che poi ci ha offesi, già al telefono ha usato un tono arrogante e poco consono alla sua professione”. “Così con Augusto siamo andati in banca per chiarire il disguido – racconta ancora il giovane pediatra – Qui ho incontrato il direttore della filiale che è stato con me molto gentile e così abbiamo risolto subito il problema che si era verificato per un banale disguido”. Ed ecco l’arrivo della dipendente bancaria con la quale di mattina c’è stato il colloquio telefonico.
“Mentre uscivamo dalla filiale – racconta ancora Giovanni – nell’area che separa le casse dall’uscita, senza alcun motivo siamo stati aggrediti verbalmente e pubblicamente con ingiurie, in presenza degli impiegati e dei clienti dalla bancaria. Ci ha detto: ‘Mi auguro di non avere mai a che fare con due medici come voi, pezzenti, non siete uomini, froci!”
A questo punto Giovanni M. e Augusto A., hanno lasciato la banca scossi da quanto accaduto. “Non sapevamo come reagire a queste offese – racconta ancora il pediatra – cosi’ dopo essermi consultato con il mio avvocato, abbiamo deciso di presentare una denuncia nei confronti della dipendente bancaria. La citerò in giudizio, sia penalmente che civilmente. In caso di risarcimento devolverò il ricavato all’Arcigay e alle associazioni che si battono per la causa degli omosessuali. Non è pensabile che nel 2013 ci sia ancora una omofobia così estesa. A volte succede di ricevere delle occhiate, ma finora nessuno ci aveva mai offesi in questo modo. La nostra dignità di persone è stata calpestata da una omofoba. Siamo due medici stimati da tutti e svolgiamo il nostro lavoro con grande professionalità. La nostra omosessualità non c’entra niente. Siamo stati offesi, per questo abbiamo deciso di denunciare la bancaria. Adesso basta prendersela con persone per bene, solo perchè sono gay e non eterosessuali”. Lo scorso anno una coppia di gay venne picchiata e offesa a Palermo.
Proprio sabato prossimo verrà presentato, a Palermo, il Gay Pride nazionale che quest’anno ha scelto come città proprio il capoluogo siciliano. Alla presentazione ci sarà anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che è un gay dichiarato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/14/non-siete-uomini-ma-larroganza-bancaria-contro-i-gay/
Il potere politico della chiesa! Al rogo i gay…
Le ingerenze dal Capo dello Stato in campagna elettorale (ormai Napolitano ha fatto perdere credibilità anche al ruolo istituzionale, quindi, il danno è stato minimo) non bastavano. Ci si è messa anche la chiesa con il card Carlo Caffara invitato dall’Arcigay a dimettersi. E’ l’invito del circolo “Il Cassero” di Bologna, commentando la lettera di ‘orientamento’ per le elezioni rivolta ai cittadini e diffusa dall’Arcivescovo, in cui sottolinea la ”salvaguardia dell’incomparabilita’ del matrimonio-famiglia e la loro promozione”. E Franco Grillini, presidente di Gaynet: ”nessuna intromissione indebita nella campagna elettorale. Se la Chiesa vuole fare propaganda si spogli del Concordato”. LA CHIESA SI DOVREBBE SOLO VERGOGNARE… Tra preti pedofili, intrighi di potere e tornando indietro nella storia, anche le crociate, delle guerre in nome di Dio, che hanno portato innumerevoli tesori e fortune al potere temporale della chiesa. I gay non hanno mai fatto una guerra, promulgano l’amore in ogni sua forma e chiedono solo uguali diritti… forse il vero cristianesimo è quello professato dai gay invece che dalla chiesa?
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/17/il-potere-politico-della-chiesa-al-rogo-i-gay/
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