Quando il set… è di carta!

friends-tuttacronacaNostalgia del telefilm Friends? Sicuramente la prova l’artista brasiliana Bruna Salvador Conforto, che ha creato una replica perfetta dell’appartamenti di Monica Geller. L’opera è stata creata interamente con la carta e poi dipinta a mano, con una cura dei dettagli a dir poco estrema, con tanto della foto del matrimonio di Monica e Chandler e il famoso spincino della porta.

“Sono una grande fan della serie e adorerei vivere in un appartamento come quello di Monica. Visto che non posso, me ne sono creato uno di carta”, ha spiegato l’artista, che, a Deviantart, ha spiegato che ha impiegato due anni per terminare l’opera. E ancora mancano le camere da letto! Ecco una galleria del più seguito soggiorno della televisione, e non scordatevi di visitare tumblr per altri dettagli sull’artista!

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Hollande e Gayet: l’appartamento degli incontri è intestato a un criminale

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L’appartamento utilizzato dal presidente Francois Hollande per gli incontri con l’amante, l’attrice Julie Gayet, è intestato a Michel Ferracci, un cittadino corso accusato di far parte della criminalità organizzata. Lo afferma il sito on line Mediapart. La notizia viene diffusa mentre la compagna di Hollande, Valerie Trierweiler è ricoverata a Parigi proprio a seguito delle notizie sul tradimento del marito. Sulla cassetta della posta dell’appartamento che ospitava gli incontri fra Hollande e la Gayet figura il nome di Michel Ferracci. Secondo la rivista dello “scoop”, Closer, la Gayet occupa l’appartamento da oltre sei mesi. Ferracci, compagno dell’attrice Emilie Dequenne, ha subito una condanna nell’inchiesta sul cosiddetto “circolo Wagram”, una sala da gioco vicino agli Champs-Elysees diventata associazione per delinquere dedicata al riciclaggio del denaro sporco delle grandi gang della criminalità corsa. Ferracci è considerato un fedelissimo di un ex boss corso della Brise de Mer, la mafia corsa, Richard Casanova, assassinato nel 2008. Ferracci, condannato a 18 mesi con la condizionale, si è riciclato come attore, in una serie tv dedicata alla criminalità (“Mafiosa”). Nell’appartamento corrispondente alla cassetta della posta, risulta affittuario. La proprietà sarebbe, secondo il periodico Valeurs actuelles, della moglie di un big della Borsa di Parigi, mecenate di artisti e attori. L’appartamento sarebbe stato utilizzato, a quanto risulta, anche da un altro presidente, Jacques Chirac, durante la sua permanenza all’Eliseo.

Poco più di 4 milioni per vivere come Jimi: la casa di Hendrix in vendita

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A fuoco un appartamento nel cuore di Manhattan

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Un edificio di 42 piani nel cuore di Manhattan, è andato a fuoco sulla 43esima strada . Un uomo, Mickey Atwal, è rimasto bloccato al 26° piano, e ha twittato la sua richiesta d’aiuto. Il 911 è intervenuto immediatamente insieme alla Croce Rossa, per portare in salvo i residenti. Al momento si stima che siano 3 i feriti di cui uno è in gravi condizioni.

https://twitter.com/MickeyAtwal/status/419865701289959424

Favoloso ritrovamento a Parigi: l’appartamento dimenticato

appartamento-parigino-tuttacronacaEra dal 1942 che nessno entrava più in quell’appartamento parigino, vicino all’Opèra Garnier, in cui un tempo viveva la socialista e attrice Madame de Florian, che fu costretta ad abbandonarlo durante la seconda guerra mondiale. La donna non fece più ritorno alla capitale francese ma continuò a pagare la casa fino all’età di 91 anni, quando morì. E nell’occasione la polizia parigina ha riaperto quell’appartamento rimasto chiuso per 70 anni. Il Commissario che ha fatto la scoperta ha raccontato che “C’era un odore di antico, di polvere”. All’interno, tra la tappezzeria polverosa, tutti gli oggetti là abbandonati hanno una loro storia da narrare e rendono l’abitazione un viaggio nel passato. Tra gli altri oggetti, uno struzzo impagliato, un vecchio Mickey Mouse, vestiti e quadri. Tra questi è stato scoperto anche dipinto di Giovanni Boldini, che, in un abito rosa e in una posa elegante, raffigura la proprietaria Madame de Florian.

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La convivente è come la moglie: la compagna ha diritto di restare a casa

buttare-fuori-convivente-tuttacronacaLa Cassazione ha dato ragione a una donna di Torino messa alla porta dal fratello del suo compagno, proprietario dell’appartamento e che aveva dato in comodato gratuito l’abitazione al compagno della donna che, a seguito di un incidente, si è trovato a trascorrere un lungo periodo di ricovero in ospedale. Approfittando dell’assenza dell’uomo, i familiari si erano introdotti nell’appartamento e avevano cambiato la serratura per impedire alla compagna di tornare a casa.La donna ha quindi portato in tribunale i parenti acquisiti e si è vista riconoscere il diritto ad abitare nella casa in base all’accordo di comodato. La Corte d’Appello di Torino, tuttavia, le ha poi negato il diritto, Ora la Cassazione, con la sentenza n.7 di quest’anno, ha accolto il suo ricorso. In ragione “del rilievo sociale che ha ormai assunto per l’ordinamento la famiglia di fatto”, sottolinea la seconda sezione civile, “la convivenza more uxorio, quale forma sociale che dà vita ad un autentico consorzio familiare”, determina sulla casa di abitazione dove si svolge e si attua il programma di vita in comune, “un potere di fatto basato su di un interesse proprio del convivente ben diverso da quello derivante da ragioni di pura ospitalità, tale da assumere i connotati tipici di una detenzione qualificata”. E quindi non è legittima “l’estromissione violenta o clandestina dall’unità abitativa”. La Cassazione ha così stabilito che le conviventi hanno un ruolo sempre più simile alle mogli, anche per la legge.

Diversi feriti a Minneapolis: esplosione in un edificio

Minneapolis-apartment-fire-tuttacronacaErano da poco passate le 8 questa mattina, circa le 16 ora italiana, quando è avvenuta un’esplosione all’interno di un edificio di tre piani negli Stati Uniti. La deflagrazione, che ha provocato un grande incendio, è avvenuta nel quartiere West Bank a Minneapolis, in Minnesota. Diverse persone sono rimaste ferite a causa delle ustioni o, stando a quanto riportato da alcuni media locali, lanciandosi dalle finestre nel tentativo di mettersi in salvo. Nell’edificio ci sono sia uffici che appartamenti residenziali. Al momento non ci sono notizie di persone morte nell’incidente.

Giallo nell’Agrigentino: due cadaveri in un appartamento

carabinieri-cadaveri-tuttacronacaE’ giallo a Ribera, in provincia di Agrigento, dove in una appartamento del centro storico, in via Gullo, sono stati rinvenuti due cadaveri in avanzato stato di decomposizione. Nell’abitazione sono stati trovati dai carabinieri, inoltre, cumuli di rifiuti. Gli investigatori attendono l’arrivo del medico legale.

8 ambienti in 17 mq, la casa in tempo di crisi in cui non manca nulla

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E’ possibile in soli 17 mq avere 8 ambienti diversi? Sembra proprio che sia possibile.

Camera da letto, sala video con TV a schermo piatto, una sezione caffetteria con vista sul marciapiede, cucina che ospita 6 persone, bagno con vasca da bagno giapponese.

Questi gli ambienti della mini casa di Seattle.

Grazie ai soffitti alti circa 3 metri, il suo progettista Steve Sauer ha pensato bene di creare tre differenti livelli impilabili, da utilizzare al momento del bisogno. Tre livelli per un totale di otto spazi differenti.

Sono stati necessari 10 anni di progettazione, e forse per perfezionarla ce ne vorranno degli altri, ma oggi il risultato fa strabuzzare gli occhi. All’interno del suo micro-appartamento di Seattle, Steve vanta soluzioni su misura e tutti i comfort.

Un video dimostra che è possibile avere una vera e propria casa in soli 17mq!

Tranquillante nella pizza per rubare la pensione a un anziano

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Un anziano aveva invitato a cena due “amici”, Enrico Pagano e Alberto Buono rispettivamente di 29 e 42 anni. I due uomini però hanno aggiunto alcune gocce di un potente tranquillante sulla pizza così che il 73enne dopo pochi morsi si è addormentato e i due hanno rubato la pensione di 800 euro ritirata appena qualche giorno prima. La polizia ha rintracciato i due uomini in un appartamento di Nola, dove è stato anche rinvenuto il sonnifero usato per far addormentare l’anziano. 

 

Furto a casa D’Antona, la moglie: ” hanno preso solo quello che era rimasto”

Olga Di Serio D’Antona, furto-abitazione-tuttacronaca

Questa mattina, a Roma, quando il collaboratore domestico è arrivato in casa ha trovato forzato il portoncino d’ingresso. I ladri avevano fatto saltare la serratura e messo a soqquadro l’appartamento. E’ stato proprio il domestico che senza perdere tempo ha chiamato il 112. L’ennesimo nome noto che subisce un furto a Roma nei mesi estivi ormai siamo arrivati a una decina di furti.

Olga Di Serio D’Antona, vedova del giuslavorista Massimo D’Antona, ucciso dalle brigate rosse 20 maggio del 1999,  non si trovava a Roma. La donna che è stata anche sindacalista per molto tempo e ha un passato nel direttivo nazionale della Cgil e ora è componente della commissione affari istituzionali ha commentato così il furto nella sua abitazione: «Ma non credo che la notizia posa avere una rilevanza così importante, in fondo non hanno fatto male a nessuno. È stato un furto, come ne accadono tanti a Roma, senza violenza».

Al quotidiano Il Messaggero ha poi rilasciato un’intervista:

Ha già avuto modo di sapere cosa le hanno rubato? «Guardi tutto quello che c’era da rubare lo hanno già preso in una precedente visita. Molti effetti personali, ricordi di mio marito. Ora hanno preso solo quello che era rimasto, ninnoli d’argenteria, le posate d’argento, vassoi».
Quando era accaduto? «Alcuni anni fa, non ricordo nemmeno esattamente il periodo. Comunque questa volta non c’erano nè documenti, nè nulla, credo, di particolarmente interessante. Ma devo ancora vedere cosa manca in casa».
Si seppe chi erano stati i ladri? «Si la precedente visita furono pure visti, era una ragazza nomade con un bambino».
Roma in questo periodo è in balia dei predoni. «Purtroppo in questo periodo siamo assaltati. E purtroppo molte volte lo fanno anche con gente in casa. Questo mi fa più paura. Io infatti ho amici che hanno avuto visite piuttosto spaventose, con coltelli alla gola. Tutto sommato, stavolta, è andata bene non esserci».
È in vacanza? «Si sono in vacanza. In città, quando si svuota il mio quartiere, i miei amici sono tutti fuori, preferisco fare una pausa anche io. L’unica ragione è questa, non c’è altro. Roma mi piace piena, così com’è».
Vivace e rumorosa? «Roma in realtà ricostruisce il villaggio in ogni quartiere e quindi quando il mio villaggio si svuota preferisco andare altrove. È vero poi che con l’attività politica le mie vacanze d’agosto sono quasi forzate».
E dove va di solito? «In Sicilia, una vacanza italiana. Una delle mie mete predilette. Ci vengo sempre volentieri. Per me è come una seconda casa».

Rapina a casa di Marina Ripa di Meana

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L’abitazione romana, sita nel quartiere Prati, dove Marina Ripa di Meana abita con il marito Carlo è stata svaligiata. Il furto è stato scoperto questa mattina alle 8 dal personale di servizio della coppia che recatosi nell’abitazione ha trovato il cancello del giardino fronte strada e una finestra aperti. L’appartamento è stato messo completamente a soqquadro. La coppia che si trovava fuori Roma per trascorrere le vacanze sta facendo ritorno nella capitale per fare l’inventario del materiale rubato.

“Mi hanno svegliato stamani per darmi la notizia. Ora a casa – racconta all’Ansa Marina Ripa di Meana in questi giorni in vacanza a Cortina con il marito – ci sono i carabinieri. Sono entrati dal giardino, hanno divelto inferriate, saracinesca e porta blindata. Hanno devastato l’appartamento e portato via gioielli e opere d’arte. Ma dei gioielli – aggiunge – non mi importa nulla. Sono preoccupata per i miei cani. Ce n’erano due in casa e li hanno rinchiusi in una stanza al piano di sotto. Spero non abbiano fatto loro del male. Il mio segretario è partito per Roma e spero di avere notizie al più presto”. Marina Ripa Di racconta che alcuni giorni fa i ladri erano già entrati nel palazzo, in un appartamento al piano di sopra. “Avevo chiesto di aumentare la vigilanza ma… non si può stare più tranquilli”.

A Biella un pregiudicato accoltella il fratello al culmine della lite

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Sarebbe stato il fratello di 41 anni, già pregiudicato, che al culmine di una violenta lite avrebbe accoltellato il fratello 39enne nel loro appartamento di Biella. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, mentre il fratello ricoverato d’urgenza non sarebbe in pericolo di vita. Il 41enne era già stato denunciato per minacce aggravate tempo fa quando aveva puntato una balestra contro i figli di una vicina di casa che giocavano rumorosamente in cortile.

La morte dei fratellini Iacovone: il padre iscritto nella lista degli indagati

bimbi_iacovone-tuttacronacaPasquale Iacovone, il padre dei due fratellini Andrea e Davide, trovati morti nell’abitazione del genitore devastata da un incendio lo scorso martedì 16 luglio a Ono San Pietro, in provincia di Brescia, è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di duplice omicidio volontario aggravato. Al momento il 40enne si trova ancora ricoverato all’ospedale di Padova, in condizioni gravissime per le ustioni che ha riportato sul 90% del corpo. L’uomo, così sembra, si sarebbe infatti poi cosparso con della benzina nel tentativo di togliersi la vita. Il sospetto che grava su di lui è di aver dato fuoco alla propria abitazione per uccidere i figli di 9 e 12 anni, tragico epilogo della fine del suo matrimonio con la madre dei bambini. Non è stata ancora stabilita la causa esatta della morte dei piccoli: stando all’autopsia, infatti, non è attribuibile nè al fuoco cè al fumo inalato. Il sostituto procuratore Eliana Dolce, titolare dell’inchiesta, ha disposto che vengano eseguite ulteriori analisi e perizie.

Nuova ipotesi: i fratellini morti nell’incendio uccisi con un cuscino?

fratellini-uccisi-soffocamento-tuttacronacaL’ultima ipotesi che gli investigatori impegnati sul caso della morte di Davide e Andrea Iacovone hanno lasciato trapelare è che i due fratellini morti a Ono San Pietro, in provincia di Brescia, il 16 luglio sarebbero stati prima soffocati nel sonno con un cuscino. Le ipotesi vagliate in precedenza prendevano in considerazione la possibilità che i bambini fossero stati avvelenati o narcotizzati prima dell’incendio in casa dal padre, Pasquale Iacovone. L’esito di ulteriori esami è atteso dagli inquirenti.

Tragedia nel bresciano: fuoco in casa, corpi di bimbi carbonizzati e un ferito grave

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I corpi di due bambini, di 9 e di 11 anni, Davide e Andrea Iacovone, sono stati trovati carbonizzati in un appartamento a Ono San Pietro,  in Valcamonica, nel bresciano, dove è divampato un incendio. Nel rogo il padre Pasquale è rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. I due bambini sono stati trovati già morti sui letti: il più piccolo aveva appena finito la terza elementare nella scuola del paese mentre il più grande doveva andare in terza media nella vicina scuola di Capo di Ponte.

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Pasquale Iacovone aveva già minacciato di minacciare i suoi figli, arrivando a dire alla madre dei piccoli, Enrica Patti, “ora me li porto 15 giorni al mare e poi non li vedrai più. Li ammazzo”, come ha riferito il legale della donna, l’avv. Pier Luigi Milani che ha aggiunto: ‘Non siamo riusciti a fermarlo”. L’uomo ha poi aggiunto: “Nessuno parli di incidente-. È una tragedia annunciata. C’erano dieci denunce a carico di quest’uomo per stalking. Proprio ieri è stata fissata la prima udienza per un processo ad ottobre”. Il sindaco del paese ha invece parlato di rapporti tesi tra la coppia separata: “È una tragedia che colpisce l’intera comunità ma prima di fare qualsiasi analisi, dobbiamo capire esattamente cosa è successo. Sappiamo che i genitori erano separati e la situazione era pesante: i rapporti tra loro erano tesi, la donna aveva denunciato minacce e aveva paura che il marito potesse fare qualcosa, ma prima di tutto aspettiamo di capire com’è andata”. Uno dei primi ad accorrere sul luogo è stato il parroco, don Pierangelo, che ha spiegato all’ANSA: “Mi hanno telefonato per avvisarmi e mi hanno detto che si era sentito uno scoppio. Io non saprei dire, La casa vista dall’esterno mostra solo qualche segno di fumo. Il fuoco ha fatto danni solo all’interno”.

Trasloco a sua insaputa? Scajola non abita più al Colosseo

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Scajola non abita più al Colosseo. L’ex ministro ha traslocato dalla casa comprata a sua insaputa sita a via del Fagutale. Il trasloco è avvenuto circa due settimane fa a insaputa degli inquilini. L’ex deputato Pdl infatti si è fatto “aiutare” da un amico… un proprietario di un’azienda alimentare di prodotti tipici liguri di Ceriana, in provincia di Imperia. Il 12 giugno, sul primo far del giorno,  gli operai con un camion verde hanno caricato tutti i mobili e le scatole di Scajola. E’ polemico l’ex ministro quando risponde ai giornalisti del quotidiano diretto da  Antonio Padellaro:

“Sì ho traslocato – conferma Scajola – e mi sono fatto aiutare da un amico”.

Un trasloco avvenuto in diverse fasi come si può vedere dal video, che avrebbe coinvolto anche un’auto-blu. In particolare l’auto sarebbe stata intestata al partito del Pdl di via dell’Umiltà. L’auto con a bordo due persone avrebbe caricato il bagagliaio e i sedili posteriori con scatoloni, computer e paralumi.

Ancora una volta la risposta di Scajola è secca:

“Non ho utilizzato nessuna auto di servizio. Dove volete arrivare? Io ho la mia macchina, non mi risulta nessuna Fiat Punto – dichiara l’ex onorevole a ilfattoquotidiano.it -, mi sono stancato a rispondere alle vostre falsità”.

A smentire l’ex ministro però ci sarebbe la testimonianza del portiere dello stabile che avrebbe notato due uomini con “un’auto della segreteria” caricare alcune cose provenienti dall’appartamento.

Ora l’appartamento dovrebbe esser messo in vendita… speriamo bene con i tempi che corrono!

Violenza per le strade di Pisa: pugnala e ferisce con l’acido un passante

aggressione-pisa
Si è presentato in questura ed è stato arrestato un 40enne pisano che, senza movente e scegliendo a caso la vittima, ieri ha accoltellato alla schiena un passante e, quando questi è fuggito, l’ha rincorso versandogli una sostanza corrosiva sul volto. L’aggressore aveva perso il portafogli nella fuga e gli investigatori erano comunque già sulle sue tracce. La vittima, un 50enne pisano colpito ripetutamente con un coltello mentre stava rientrando in scooter, non è in pericolo di vita, ma ha riportato cicatrici permanenti al volto. Da quanto risultato dalle indagini che si stavano svolgendo l’aggressore, si legge in una nota della questura, è una persona violenta incline a scatti d’ira ingiustificati. Pare che negli ultimi anni abbia vissuto in una specie di ‘isolamento’ sociale soprattutto dopo che la ex compagna, madre di suo figlio, fu costretta a lasciare la città, temendo per la sua vita e quella di suo figlio, dopo una serie di maltrattamenti. La squadra mobile di Pisa, raggiunta l’abitazione dell’uomo, vi ha trovato una palestra per il combattimento e il lancio di coltelli, con tanto di pareti di compensato e di un manichino da sarte da usare come bersaglio. Sempre nella nota si legge anche che sono stati trovati “numerosi coltelli, armi bianche, materiale da esercitazione per il combattimento con arma bianca nonché sostanze chimiche, baker e tanks usate per miscelare composizioni chimiche”. In una stanza c’era un pannello di compensato con conficcati due coltelli ‘da lancio’ e un manichino, “di quelli usati dalle sarte per le prove degli abiti, con numerosi segni di arma da taglio sul rivestimento – aggiunge la nota – Questo non ha lasciato dubbi sul fatto che l’uomo si stesse esercitando alla lotta con l’arma bianca. Sparsi per l’appartamento, peraltro in pessime condizioni igieniche e senza acqua corrente, c’erano numerosi flaconi vuoti di metadone”. Gli agenti hanno trovato anche felpe scure con cappuccio e guanti tagliati alle dita, oltre a libri sulle arti marziali e sul combattimento con armi bianche.

Quel cittadino che denuncia la polizia, ma…

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Un cittadino ha filmato un’infrazione di cui si sarebbero macchiati alcuni Carabienieri di Cavenago di Brianza, in provincia di Monza. Nel filmato, il cittadino, ha rilevato un’autovettura delle forze dell’ordine parcheggiata in prossimità di un semaforo, con le ruote sul marciapiede, sulle  strisce pedonali e in contromano.

L’uomo indignato per quanto osservato ha deciso di filmare il tutto e postare le immagini online.

I Carabinieri prontamente hanno rintracciato il cittadino che aveva diffuso il video in rete e secondo quanto riporta un blog e un profilo Facebook, l’uomo sarebbe stato minacciato, insultato, denigrato ed abusato (?). Sempre secondo le fonti citate i Carabinieri hanno poi effettuato una perquisizione non autorizzata nel suo appartamento. Alla fine l’uomo sarebbe stato fermato con l’accusa di “diffamazione aggravata in flagranza di reato”. In seguito si è aperta una causa in cui l’uomo definisce il suo caso un abuso di potere.

Suicidio dopo la strage.

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Ancora donne, ancora violenze… ancora morte. Un romeno che nel primo pomeriggio si è gettato sotto un treno aveva già compiuto la sua strage uccidendo la ex moglie e una convivente che abitavano in via Di Marco a Palermo. La polizia non riuscendo a identificare il cadavere dell’uomo sui binari della ferrovia, ha preso il cellulare della vittima e ha provato a comporre alcuni numeri. Finalmente ha risposto una donna, un’amica della moglie che ha dato alla polizia l’indirizzo dell’appartamento. Una volta arrivati sul posto i poliziotti hanno provato più volte a suonare il campanello ma non ricevendo risposta hanno deciso di sfondare la porta ed entrare nell’appartamento. Qui hanno fatto la macabra scoperta: la moglie era stata uccisa con un’arma da taglio, mentre la sua coinquilina è stata ritrovata soffocata con un sacchetto di plastica.

 

La casa da 3 mln della Minetti in via della spiga a Milano. Pagata da chi?

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Forse dovremmo far fare il presidente della Repubblica a Nicole Minetti che a soli 28 anni ha “risparmiato” 3 milioni di euro che le sono serviti per comprare una casa a Milano a via della Spiga. L’informazione è stata rivelata da un commesso di un negozio che si trova proprio di fronte al palazzo “Abita qui da tempo. S’è comprata casa, pare per tre milioni di euro”. Non male per una ragazza che ora si trova anche disoccupata dopo che ha perso il posto in Regione. Ma chi l’ha pagata? Berlusconi o gli italiani hanno pagato quella casa? Anche se l’avesse pagata Berlusconi… sarebbe stato con i soldi degli italiani! Ammettendo pure che 3 milioni sembrano esagerati, ma sicuramente quale è il giovane italiano che oggi può comprarsi anche solo un appartamento di due stanze? La crisi avanza, ma la Minetti non la sente!  

 

Le foto dell’uomo sul tetto alla maratona di Boston.

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Su Twitter vengono diffuse numerose immagini che mostrano un uomo sul tetto di un edificio nel momento dell’esplosione a Boston. Ancora non è chiaro se possa veramente avere una rilevanza con le esplosioni della maratona di Boston, sicuramente le foto mostrano un uomo che si allontana tranquillamente, non sembra spaventato dall’accaduto e questo ha indotto a pensare che possa essere uno degli autori del gesto ma al momento non ci sono conferme o smentite.

Esplosioni a Boston: sono in corso perquisizioni!

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Le autorità locali americane stanno svolgendo una perquisizione in un appartamento che potrebbe essere connessa con le esplosioni alla maratona avvenute qualche ora fa.

Una fonte locale ha detto che le forze dell’ordine di Revere, sobborgo di Boston, hanno fermato un guidatore sospetto, che continuava a girare intorno alla caserma della polizia.

Il conducente fermato ha avuto subito un “atteggiamento nervoso.” Poi la polizia e FBI insieme al conducente si sono recati in un appartamento nella zona di Ocean Avenue all’incrocio con Beach Street e in questo appartamento è iniziata una perquisizione.

Intanto l’ultima stima degli ospedali parlano di 116 ricoverati e 3 morti secondo Nbc, mentre l’Ansa parla di almeno 140 feriti, alcuni feriti probabilmente non hanno avuto bisogno del ricovero. I pazienti ricoverati in condizioni gravi sono al momento 17.

Valeria è andata a salutare Ratzinger!

papa- ratzinger- chiesa-vaticano- tuttacronaca

Non ha voluto mancare all’ultima udienza del Papa in Piazza San Pietro in Vaticano. Valeria Marini era nell’area riservata, in mezzo a tanti prelati. Valeria Marini ha spesso parlato della sua fede cattolica e del suo partecipare alle celebrazioni della domenica.

Sigillato l’appartamento papale!

PAPA:ALLE 20 SIGILLI APPARTAMENTO, CHIUSURA PORTA C.GANDOLFO

Questa sera, dopo la fine del pontificato di Benedetto XVI, l’appartamento nel quale il Papa ha vissuto per quasi otto anni e’ stato sigillato dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, in veste di Camerlengo. E’ stato apposto un sigillo fatto con un nastro adesivo robusto e con sopra il timbro della ”sede vacante”.

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