Le larghe intese sicuramente non hanno da brindare con la Bindi presidente della commissione Antimafia. La deputata del Pd infatti oggi è stata eletta al ballottaggio con 25 voti, contro gli 8 di Luigi Gaetti, dell’M5S. Il Pdl alla fine ha preferito non partecipare al voto e annuncia che diserterà le riunioni della commissione di palazzo San Macuto. Un elettore del Pdl, si potrebbe anche sentire tradito pensando che il proprio partito non ha mostrato interesse e non lo mostrerà neppure in futuro in un tema così importante. Come reagirà quindi il popolo della libertà? Per il momento le dichiarazioni sono state:
“Inaccettabile strappo del Pd pur di dare una poltrona a Rosy Bindi” ha immediatamente attaccato il senatore Pdl Maurizio Gasparri su Twitter.
I capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani, in una nota avevano annunciato che “la delegazione parlamentare del Popolo della libertà in Commissione Antimafia non parteciperà al voto odierno per l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza, dal momento che il Partito democratico intende imporre un proprio candidato usando solo la forza dei numeri e senza la necessaria condivisione per una scelta così importante”.
“La delegazione del Popolo della libertà – spiegano i capigruppo – in caso di elezione di un presidente nella seduta odierna, non parteciperà ai lavori della Commissione per l’intera legislatura, denunciando con questo atto l’irresponsabilità del Pd ed affermando la necessità di avere alla presidenza di una Commissione così importante una personalità condivisa dall’insieme delle forze politiche”.