Finestra cade in testa a un alunno, 5 punti di sutura. Allarme scuola?

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E’ allarme per la sicurezza nelle scuole?  Alcune davvero sono al collasso per la mancata manutenzione dovuta ai tagli operati dalla spending review. L’ultimo caso è accaduto nell’istituto  “Parolini” di via Sonda, a Bassano dove uno studente è stato coinvolto nel crollo di una finestra ed è ricorso all’intervento dei sanitari del San Bassiano per l’applicazione di cinque punti di sutura al capo. «La causa – come spiega Francesco Frigo, preside del plesso, ospitato da quest’anno anche nello stabile di via Sonda – è stata la caduta di una delle finestre sulla testa del ragazzo. Nel male è andata anche bene perché il vetro della finestra si sarebbe potuto rompere in mille pezzi. Per fortuna, si fa per dire, l’infisso ha colpito l’alunno con l’armatura in ferro e le conseguenze, comunque serie, sono state limitate».  
Non sarebbe il primo episodio del genere come si legge nel Giornale di Vicenza: già nei giorni scorsi altri due infissi si sono staccati, senza conseguenze. A quanto risulta il preside ha denunciato la situazione precaria dell’edificio: nel mirino anche i punti di raccolta in caso di emergenza che darebbero proprio sulla strada trafficata.

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La suora fece innamorare Benigni di Dante

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Fu suor Teresa D’Alessandro, insegnate di letteratura all’istituto Datini di Prato che fece avvicinare il giovane Roberto Benigni a Dante Alighieri e alla Commedia. Sui banchi di scuola la religiosa riuscì a trasferire l’amore per quell'”avventura” tra i gironi e poi consigliò la madre di far proseguire il ragazzo nella sua passione per il teatro. Che alunno era Benigni? Secondo l’anziana suor Teresa, Roberto ”In italiano era veramente brillante e fantasioso”.

 

La docente fa togliere la maglia all’alunno: ma è anti-berlusconismo?

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All’istituto Michelangelo Buonarroti di Caserta un alunno è stato umiliato dalla sua professoressa che l’ha costretto a indossare al contrario una t-shirt con impresso il volto di Silvio Berlusconi. Al momento di sporgere denuncia, i genitori del ragazzo hanno anche riferito le frasi pronunciate dall’insegnante, riportate testualmente nella querela:  “Ti dovresti impiccare tu e Berlusconi” e “Ti ucciderei a te e pure a lui”. (Ci auguriamo non con questa grammatica, altrimenti sarebbe il caso di preoccuparsi più quanto già non lo siamo per il livello delle scuole italiane!). Appresa la notizia, i politici dell’area dell’ex Presidente del Consiglio hanno dimostrato la loro insofferenza per simili atteggiamenti. Ad esempio Elena Cementero ha sottolineato che “a scuola mi è capitato di vedere miei alunni o giovani che indossavano maglie con, ad esempio, l’immagine di Che Guevara, ma non mi sono mai permessa d’intervenire come risulta aver fatto l’insegnante di Caserta. Mentre Mara Carfagna, portavoce dei deputati Pdl, ha biasimato l’accaduto: “Ciò che preoccupa maggiormente non è il fatto in sé, piuttosto che il germe  dell’intolleranza, di qualunque genere, venga inculcato nelle giovani generazioni che, per costruzione, sono post ideologiche e dovrebbero essere invece educate al rispetto e alla tolleranza”.Ma le critiche hanno continuato a susseguirsi, lamentando la presenza di un clima “antiberlusconiano” nelle scuole, e la presenza di professori prevenuti contro il PDL. Ecco allora che Danilo D’Angelo, riferimento del Pdl a Casagiove, che conosce bene la famiglia, ha diramato una nota durissima: “E’ un caso che ci fa pensare molto e rabbrividire: cercare di manipolare e gestire la mente di un sedicenne è plagio. Più grave è la mancanza di rispetto che l’educatrice dovrebbe insegnare agli alunni, futuri protagonisti di questa terra. Ha sfruttato il ruolo rivestito all’interno della Pubblica Amministrazione per denigrare un uomo di largo spessore politico, presidente del mio partito. Ma non è da meno Nitto Palma, che a Libero ha dichiarato:  “Il clima si è fatto pesante, l’antagonismo politico ha raggiunto livelli inaccettabili: tra adulti, in un certo senso, si può tollerare ma che si scarichi tutto su un ragazzino, nel contesto della scuola pubblica tra l’altro, è il segno di un vero e proprio impazzimento. Mi auguro che la ovvia ispezione del Ministero che ne seguirà faccia definitivamente chiarezza”. Pronta la risposta della preside del Buonarroti, Antonia Di Pippo, che ha già dichiarato di aver avviato un’inchiesta per appurare le responsabilità e che entro il 10 giugno si farà chiarezza. “Non mi risulta che la prof si interessi di politica” ha aggiunto ieri sotto il fuoco incrociato dei media: il che non vuol dire che non abbia un suo modo di pensare e di immaginare le libertà altrui.

Ora, a parte che forse è “un po’” esagerato voler fare un paragone con l’immagine di Che Guevara e del Cav, però a vedere l’immagine stampata ci si chiede se fossero davvero necessarie delle critiche così aspre. La scuola, in quanto luogo pubblico, ha, o dovrebbe avere, un codice di abbigliamento, a parte questo, l’immagine raffigura Berlusconi che mostra il suo “famoso” gesto a tringolo delle dita, che da sempre si è prestato a interpretazioni maliziose, mentre una didascalia reca la scritta “I am the illuminated” (Sono l’Illuminato, ndr), che può benissimo essere interpretato come un gesto offensivo nei confronti delle donne, tanto più grave nel clima attuale visto che è tutt’ora argomento di discussione l’uso del corpo della donna sia in pubblicità che nel caso di episodi di violenza. Oltretutto non dà l’impressione di essere tanto “pro-Silvio” quanto piuttosto un insulto, visto che l’espresione è “spiritata”: insomma, raffigura, se non un pervertito, un pazzo. Naturale quindi chiedersi se chi ha commentato l’accaduto abbia prima visionato la t-shirt o si sia limitato a commentare un episodio “per sentito dire” .

Fa sesso con l’allievo dislessico, indagata per reato a sfondo sessuale!

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Un’insegnante della Scuola cattolica di Dumfries, in Scozia,  ha ammesso di aver fatto sesso con un alunno dislessico di diciassette anni.

Eppie Sprung Dawson, l’insegnante, 26 anni, sposata, aveva accettato di far qualche ‘lezione extra’ per aiutare il giovane alunno. Dawson ha ammesso che lo scorso 21 dicembre , dopo aver ‘caricato’ in macchina l’alunno, si è appartata in campagna in una piazzola di sosta.

Freno a mano tirato insegnante e alunno hanno iniziato a fare sesso fino a che, alle 17.20 circa, la polizia ha notato la vettura, bussato ai finestrini e scoperto la coppia. Eppie Sprung Dawson adesso è indagata “per reato a sfondo sessuale”. Un portavoce della scuola cattolica ha annunciato che Eppie Sprung Dawson non riprenderà più servizio.

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